sabato 31 ottobre 2009

Dalla guerra civile al perdono: presentato il libro sul terrorismo “Le verità nascoste”















POLICORO – Gli anni bui del terrorismo in Italia raccontanti da chi ha vissuto in prima persona una delle pagine di sangue più brutte della storia repubblicana. La Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni e affari), sezione di Policoro, ha voluto così iniziare il nuovo corso culturale della neo-presidentessa, Elisa Polistena, presentando nella sala consiliare sabato scorso il libro scritto dal commissario di Polizia di Stato, Gianfranco Di Santo: “Le verità nascoste”, nell’ambito della traccia nazionale dall’associazione: “Alla ricerca di un valore perduto, il rispetto”. Ed è stato proprio l’autore a raccontare la sua diretta esperienza di quei tristi anni ’70 in prima linea contro il terrorismo e le bombe: “che hanno causato più di 400 vittime e 2000 feriti. Una vera e propria guerra civile costata allo Stato molto non solo in termini di vite umane ma anche in denaro, 200 mila miliardi di vecchie lire”, secondo l’agente. “Un pezzo di storia –continua- che non si legge più da nessuna parte e le cui responsabilità morali da parte di mandanti ed esecutori non sono state ancora espiate. Pensavano di distruggere lo Stato, singolarmente non valevano nulla, la loro forza era il gruppo e non avevano il coraggio di guardare in faccia le loro vittime”. Quando però il fenomeno era al crepuscolo, un' ex terrorista pentita, Anna Laura Braghetti, dice: “nessuna legge potrà mai sanare il dolore inflitto”, conclude così il suo intervento Di Santo a sottolineare come tra i terroristi c’erano vigliacchi ma anche gente che a bocce ferme ha capito di aver sbagliato. Il giovane magistrato, Paola Incalza, ha parlato della legislazione d’emergenza che c’era in quegli anni e necessaria per porre un argine al fenomeno dilagante del terrorismo, avallata anche dalla Corte Costituzionale e dunque in linea con i principi costituzionali, tra cui quello di uguaglianza e ragionevolezza, capace di difendere la democrazia da coloro che la volevano sovvertire con la forza. Ma se da un lato lo Stato ha mostrato il bastone con la forza, dall’altro ha dovuto usare la carota, “la premialità –spiega il magistrato- di sconti di pena nei confronti di coloro che hanno collaborato con la giustizia dissociandosi dalle cellule terroristiche e fornendo indicazioni utili per evitare attentati e stragi. Tale legislazione ha dato la stura negli anni seguenti all’attuale legge sul pentitismo mafioso”. Un altro rappresentante dello Stato, il Questore di Matera, Carmelo Gugliotta, nella sua relazione ha voluto ricordare il sacrificio di sangue che pagò la città di Matera con la morte dell’agente Saponara, originario di Salandra, a cui verrà intitolata a breve una caserma nella città dei Sassi e il contesto politico e sociale in cui si è inserito il fenomeno del terrorismo di quegli anni in cui andavano di moda anche miti rivoluzionari. Inoltre ha ricordato dov’è nato il terrorismo rosso, nelle fabbriche e nel triangolo Torino-Milano-Genova, e la sua buona organizzazione interna: “sottovalutato dalle forze dell’ordine incapaci di contrastarlo poiché sconosciuto. Ma a sconfiggerlo non è stata solo la legislazione speciale e gli ex brigatisti, ma anche l’indignazione dell’opinione pubblica davanti a stragi e uccisioni spesso senza un perché, culminata poi con l’attacco al cuore dello Stato con la morte di Aldo Moro. Oggi però abbiamo tutti i mezzi per contrastare qualsiasi organizzazione”. Un saluto è stato portato dalla giovane Luisa Lasaponara, assessore all’Ambiente, che ha sostituito il sindaco Lopatriello fuori per impegni istituzionali, raccontando come in quegli anni le venisse spiegato in famiglia dal padre pretore cosa fosse il terrorismo; mentre una testimonianza più diretta l’ha portata Maria Antonietta Amoroso, past president della Fidapa: “io il 16 marzo del 1978 (rapimento di Aldo Moro ndr) mi sono laureata a Roma e proprio in quella giornata ricordo che chiusero subito dopo piazza Esedra”. Un contributo più “garantista” invece è stato portato dal direttore de “il Quotidiano della Basilicata”, Paride Leporace, il quale non ha nascosto le sue simpatie adolescenziali verso la sinistra anti-sistema che voleva combattere con la strategia della tensione il sistema Stato: “ma grazie agli anticorpi della mia regione, la Calabria, il terrorismo lì non ha mai attecchito”; interrogandosi poi se lo Stato ha fatto veramente di tutto per combattere il terrorismo, la mafia e la corruzione con le leggi speciali, e se non sia sceso addirittura in qualche caso a compromessi. Queste verità però non si sapranno mai. “Ma il libro di Di Santo –continua Leporace- deve servire a creare una memoria condivisa da trasmettere ai posteri prendendo come esempio il Sud Africa in cui si è raggiunta una pax civile tra le tre razze che si sono odiate tra loro in passato, grazie alla cultura del perdono, della tolleranza e della comprensione nei confronti di coloro che stavano dalla parte sbagliata e lo hanno capito. E in Italia un primo passo è stato fatto proprio il giorno in cui la vedova Calabresi e la vedona Pinelli si sono strette la mano al Quirinale in segno di speranza e senza guardarsi in faccia con rancore”. Si sono congratulate per l’iniziativa Lucia Moccia e Pina Seidita, rispettivamente presidente del distretto Sud-Est e nazionale della Fidapa. Testimonianze di familiari delle vittime sono state citate dalla voce narrante di Michele Dragonetti, con il sottofondo musicale della chitarrista Silvia Lardo con la regia di Carlo Montano. Il ricavato della vendita del libro, con prefazione di Giancarlo Caselli e presentazione dell’Avv. Capitella, sono destinati al fondo assistenza delle vittime del terrorismo, le cui norme a loro favore ancora giacciono in qualche cassetto dei Palazzi romani e il cui giorno della memoria delle vittime del terrorismo è stato istituito solo nel 2008 e coincide con il 9 maggio.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 30 ottobre 2009

Corse suppletive di pullman per il 2 novembre

In occasione del giorno di commemorazione dei defunti, lunedì 2 novembre, saranno istituite cose suppletive di trasporto su gomma dal centro urbano di Policoro al cimitero cittadino di via Puglia. Gli orari di partenza (andata e ritorno) dal Terminal Bus “Egeo” di via Bologna al cimitero sono rispettivamente i seguenti: 08:30-09:00; 09:30-10:00; 11:30-12:00; 15:30-16:00.

Gabriele Elia

Lopatriello su Marinagri: grande giornata di festa

“Finalmente in questa Repubblica c’è un magistrato che si legge le carte processuali. Lo sblocco da parte del Gup (Giudice per l’udienza preliminare) del tribunale di Catanzaro di 180 ettari di terreni della cittadella sull’acqua ‘Marinagri’, avvenuta giovedì 29 ottobre, è una data che Policoro non dimenticherà mai perché viene fatta giustizia dopo tre anni di teoremi costruiti sulla sabbia, complotti orditi da chissà chi e quant’altro. Mi sono sempre battuto per l’investimento turistico in prima persona, e siccome il tempo è galantuomo mi sta dando ragione sulla legittimità degli atti sia comunali che extraterritoriali a partire da quelli dell’Autorità di bacino che ha sempre scongiurato il pericolo inondazione per almeno 500 anni. Il sequestro preventivo ha tenuto, e tiene ancora in parte, imprigionata un’intera comunità che stava per decollare non solo turisticamente ma soprattutto economicamente, avendo gettando sul lastrico imprese e maestranze in questi mesi di calvario e di accanimento giudiziario sia verso l’imprenditore che verso l’investimento. Ho sempre sostenuto, pubblicamente e in ogni circostanza, che ‘Marinagri’ è per tutta la regione un grande volano di sviluppo e di risorsa per tanti giovani che cercano occupazione in una regione dove trovare lavoro non è semplice. Ma il dissequestro di una parte del cantiere è soltanto la prima fase di un’azione giudiziaria mirata a colpire questa comunità. Spero che il venti novembre, giorno dell’udienza preliminare, ci sarà il non luogo a procedere per il sottoscritto e gli altri tre indagati coinvolti in un’inchiesta ‘Toghe lucane’ archiviata ancora prima di partire e depotenziata delle accuse infondate non solo nei miei confronti ma anche degli altri soggetti coinvolti come testimonia il dissequestro di ieri. Dopo il venti novembre mi auguro che gli organi giudiziari preposti indaghino su chi ha veramente responsabilità in questa inchiesta giudiziaria, utilizzata anche come trampolino di lancio per costruirsi altre carriere, il quale non so cosa potrà dire quando verrà in Basilicata. Mi sono esposto in prima persona su questa vicenda, attirandomi l’antipatia dei giustizialisti di sempre, che ora non sanno dove nascondersi, e ne vado orgoglioso perché in ballo c’erano e ci sono gli interessi legittimi di una città che ha le carte in regola per crescere e fulcro di un’area che ha le vocazioni giuste per puntare sullo sviluppo turistico. Ma l’altra bella notizia di giornata arrivata come una nemesi riguarda la revoca degli arresti domiciliari di un altro imprenditore di Policoro, Franco Ferrara, anch’egli finito sotto la ghigliottina di una magistratura, le cui accuse sono ancora tutte da dimostrare, che lo ha tenuto dallo scorso mese di febbraio bloccato in casa impedendogli di uscire”, commenta il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello.

Gabriele Elia

Fidapa:"Le verità nascoste"

Questa sera (venerdì 30 ottobre) presso la sala consiliare del Comune di
Policoro, ore 18:00, la locale sezione della Fidapa (Federazione italiana
donne arti professioni affari) presenta il libro sul terrorismo: "Le
verità nascoste". Interverranno magistrati e rappresentanti delle
istituzioni. L'incontro sarà moderato dal direttore de "il Quotidiano
della Basilicata", Paride Leporace.

Dissequestrate aree non soggette ad interventi edilizi di Marinagri

Come un fulmine a ciel sereno ieri (giovedì 29 ottobre) il Giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Catanzaro ha accolto la tesi difensiva dei legali di Marinagri Spa e disposto il dissequestro delle aree della cittadella sull’acqua che sorge al confine tra Policoro e Scanzano Jonico non soggette ad interventi edilizi per circa 180 ettari.

Gabriele Elia

giovedì 29 ottobre 2009

Chiuso il pozzo di Policoro per l’estrazione di gas

Questa mattina (29 ottobre) è stata notificata alla società Gas Plus il provvedimento amministrativo comunale di interdizione e sospensione dei lavori di trivellamento nel territorio di Policoro (zona Bosco Pantano) finalizzato all’estrazione del gas dal sottosuolo. L’ufficio tecnico comunale, su incarico del sindaco Nicola Lopatriello, dopo alcuni accertamenti di natura amministrativa sulla documentazione pervenuta, ha rilevato una carenza nella documentazione arrivata e pertanto si è proceduto al blocco dei lavori. Mercoledì mattina c’era stato anche un sopralluogo della locale Polizia municipale nei pressi del pozzo oggetto oggi della sospensione dei lavori. Sempre nella giornata di mercoledì sia il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, che l’assessore all’Ambiente, Luisa Lasaponara, avevano manifestato delle perplessità sul metodo adottato dalla Regione Basilicata in merito a questa delicata vicenda dall’impatto ambientale oggi indecifrabile e così sono passati dalle parole ai fatti: “Per ora ho disposto la chiusura –afferma Lopatriello- del pozzo e nei prossimi giorni vedremo chi tra le due istituzioni ha le ragioni più forti. Non possiamo tollerare un' invasione di campo di altre istituzioni sul nostro territorio. Siano noi ad essere stati eletti amministratori di questa città e a noi i cittadini ci chiedono spiegazioni su quello che accade all’interno del perimetro della città di Policoro. Se altri amministratori, anche loro eletti, di questa regione pensano che il territorio sia di loro proprietà privata troveranno in noi prima in qualità di cittadini e poi di amministratori persone pronti a difenderci in tutti i modi poiché riteniamo che nella fattispecie ci siano delle motivazioni valide che mi hanno portato alla decisione così drastica di chiudere il pozzo. Visto che il metodo del confronto democratico e del dialogo istituzionale è stato scavalcato, non certamente per colpa mia, non avevo altre alternative che emanare un atto amministrativo ablativo di questo genere, convinto che già dai prossimi giorni troveremo una soluzione salomonica per dirimere questa spiacevole controversia nell’interesse di tutti”.

Gabriele Elia

L’amore è il sale della vita

POLICORO – Terzo appuntamento settimanale del ciclo di incontri “Volontari per la vita” rivolto ad operatrici sociali organizzato dal Csv (Centro servizi di volontariato) di Basilicata in collaborazione con la locale associazione Cav (Centro di aiuto alla vita), che ha in Mariella Acciaro una delle fondatrici. Mercoledì 28 ottobre nella sala convegni del centro giovanile “Padre Minozzi” il tema della seduta pomeridiana è stato: “L’amore dona la vita: affettività, sessualità e procreazione responsabile”. Relatrice è stata la giovane psicologa pugliese, Raffaella De Michele, la quale ha raccontato la sua esperienza professionale e privata della bellezza dell’amore che dev’essere comunicato non solo tra partner, ma nel senso più ampio del termine in famiglia, tra amici, in associazioni, “perché la comunicazione dell’amore irradia chi lo diffonde e chi gli sta intorno. Tanto più c’è ascolto, tanto più la comunicazione diventa efficace. Un dialogo sincero serve anche ad affinare la coppia, e tanto più è sincero durante la fase pre-matrimoniale tanto più la coppia è solida durante il cammino della vita post matrimonio. Ma amore significa anche empatia, immedesimarsi nell’altro capirne le esigenze e i problemi ed adoperasi per risolverli. Per dare amore però c’è bisogno di averlo ricevuto, e qui entra in gioco l’educazione che si dà agli esseri umani, soprattutto figli, che devono crescere con questo valore, di amore visto come affetto e tenerezza che poi sfocia nella sessualità tra un uomo e una donna e dalla quale, grazie alla fecondità femminile, la famiglia si realizza con il dono più bello: un bambino. Se vediamo un rapporto di coppia che poggia su queste basi, ci sono i presupposti di una società sana e forte, quella basata appunto sulla famiglia, in caso contrario la coppia scoppia con gravi ripercussioni”. E una di queste è una società basata sui litigi continui in famiglia che molto spesso portano a gesti estremi come ne sono piene le cronache, purtroppo, nazionali di delitti dovuti a raptus tra coniugi, è stato il concetto esplicitato da Mons. Francesco Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, che ha portato i suoi saluti all’organizzatrice e ai partecipanti aggiungendo poi come separazioni e divorzi sono il male della società da estirpare solo con la forza dell’amore, la cui funzione sociale è insostituibile. I coniugi Fanelli hanno raccontato l’esperienza del metodo naturale, Billings, in cui è possibile capire quando si è nel momento dell'ovulazione, ovvero giorno di massima fertilità. Era presente anche la presidentessa del Cav, Avv. Franca Mauro, la quale nel citare affermazioni di Giovanni Paolo II (2005) e del messaggio dei vescovi alla comunità ecclessiale, ha affermato come il dialogo rappresenti la sfida per la vita incentrata sulla: pace e libertà.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Aperte le iscrizioni per il campus italo-canadese a Policoro

La prossima estate nel Comune di Policoro sarà organizzato il primo campus giovanile italo-canadese. Il Prof. Alberto Di Giovanni, direttore del centro-scuola e cultura italiana di Toronto “Dante Alighieri” e cittadino onorario del centro jonico dallo scorso maggio, in una nota inviata all’Amministrazione comunale fa sapere che ha già aperto le iscrizioni in Canada tra tutti i giovani che vorranno perfezionare l’italiano venendo a Policoro. L’iniziativa rientra in un più ampio progetto di scambi culturali-economici tra il Canada e il centro jonico, avviati dall’Amministrazione comunale grazie al trade-union dell’ambasciatore lucano in Canada, Rocco Lofranco. Sul sito www.canadascuola.ca si può visionare l’attività del centro studi guidato dal Prof. Di Giovanni, il quale ha già aperto altri campus giovanili in Calabria, Marche, Abruzzo e dall’anno prossimo sarà presente anche in Basilicata. Nella stessa nota inviata all’Amministrazione comunale, egli esalta la baricentricità di Policoro, definita la Venezia del Sud per il suo mare e per le sue case che si trovano a ridosso della costa e da cui si può facilmente raggiungere altre località storiche e turistiche del Sud Italia: Paestum, Amalfi, il Salento. Inoltre la storia che dà le origini all’attuale Policoro affonda le radici nella gloriosa civiltà della Magna Grecia, i cui tesori si possono ammirare nel locale museo della “Siritide” del centro jonico. Ecco spiegati i motivi per i quali è stata prescelta Policoro come città della Basilicata dove ubicare tale scuola di 120 studenti in tre turni mensili di 40 a partire dal mese di giugno-luglio; i cui crediti ottenuti durante i corsi estivi in Italia hanno valore a tutti gli effetti: “La prima esperienza in tal senso, risale al 1985, -spiega Di Giovanni- con un corso di studio a L’Aquila, in Abruzzo. Da allora, l’ adesione sempre maggiore, ha determinato l’allargamento delle esperienze di studio in loco a diverse regioni italiane, e la Basilicata è l’ultima in ordine cronologico. Prima della partenza, gli studenti canadesi partecipanti si preparano con un corso settimanale nel proprio provveditorato di appartenenza, a cui segue un programma di studio in Italia, tenuto in edifici scolastici siti in prossimità degli alberghi dei luoghi di soggiorno”. Ma i buoni rapporti di amicizia con il Canada non si fermano al campus giovanile, ma continuano con l’organizzazione, sempre per l’anno prossimo, di una fiera dei prodotti ortofrutticoli della fascia jonica nella capitale, Toronto, durante la quale il sindaco di Vaughan, città di 250 mila abitanti in cui gli italiani sono la comunità più numerosa, Linda Jackson, riceverà l’omologo di Policoro Nicola Lopatriello per stringere legami ancora più forti con il Nord America, un’area in cui sono presenti numerosissimi cittadini di origini italiane e grande bacino di utenza anche per i nostri imprenditori non solo agricoli dove poter esportare i loro prodotti.

Gabriele Elia

A novembre incontro tra Lopatriello e Pfanner

Il prossimo 4 novembre il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, si recherà in Austria a visitare gli stabilimenti dell’imprenditore Hermann Pfanner: “Ricambierò così la visita fatta da Pfanner nei mesi scorsi quando è venuto nella mia città con le idee ben chiare: quelle di creare occupazione e sviluppo. Infatti il suo è un marchio (omonimo del cognome) consolidato nel settore alimentare e in particolare nel confezionamento di succhi di frutta. E siccome la nostra area, quella del Metapontino, si caratterizza proprio per avere un’agricoltura intensiva, nonostante i problemi che gravano da tempo sul settore e di cui proprio in questi giorni è stata organizzata una protesta da parte di agricoltori della fascia jonica; pertanto quando è venuto a manifestarmi questa possibilità, insieme ad alcuni suoi collaboratori, mi sono subito attivato per concretizzare l’investimento. Dapprima mi sono recato a Roma, all’Agenzia del territorio, per accelerare l’iter di dismissione del locale di via Puglia, di proprietà comunale e rientrante in un piano più ampio di dismissioni comunali già approvato in Consiglio comunale, i cui funzionari statali hanno stimato, tramite l’Ute (Ufficio tecnico erariale), in 5 milioni di euro tutto l’immobile di cui una parte sarà ceduto all’imprenditore, le cui migliorie apportate dallo stesso saranno scomputate poi dal costo di alienazione dello stabile. Dunque con il passare del tempo quella che sembrava un’ipotesi fino a qualche mese fa, oggi si và sempre più materializzandosi. Negli ultimi mesi non sono mancati, da parte di altri sindaci italiani (uno piemontese) e stranieri (Ucraina), tentativi di convincere Pfanner ad investire altrove. Da qui la necessità di andare in Austria e spiegare ancora una volta le buone ragioni del nostro territorio a tutti gli imprenditori che vedono nella nostra area un luogo fertile dove insediare attività produttive. Nello stesso tempo però fino a quando il contratto di cessione non sarà concretizzato, bisogna essere prudenti ed evitare facili trionfalismi che in questi giorni stanno circolando in città su promesse di lavoro. Non c’è nulla di definitivo ancora, e quando tutto sarà messo nero su bianco allora sì che si potrà procedere ad assunzioni previa concertazione sindacale privilegiando inoccupati locali non solo del centro jonico ma anche di altre municipalità della fascia Metapontina, che oggi vedono in Policoro il normale riferimento del comprensorio”.

Gabriele Elia

mercoledì 28 ottobre 2009

Perforazioni sul territorio di Policoro per l’estrazione di gas

Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, dopo l’autorizzazione concessa dalla Regione Basilicata per la trivellazione nel territorio di Policoro (zona Bosco Pantano) per l’estrazione di gas da parte di una società del settore, e l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’associazione ambientalista Ola, sostiene, insieme all’assessore comunale all’Ambiente, Luisa Lasaponara: “Vogliamo vederci chiaro su questa vicenda dai contorni ancora oggi molto strani poiché abbiamo chiesto subito dopo la pausa ferragostana un incontro con l’assessore regionale Santochirico per conoscere le motivazioni che lo hanno spinto a concedere l’autorizzazione, però ad oggi non siamo stati ricevuti”. “E comunque il mio compito –spiega Lopatriello- in qualità di primo cittadino, in quanto autorità di pubblica sicurezza e di igiene pubblica nel territorio di mia competenza, è quello di vigilare affinché non ci siano ripercussioni per la salute dei miei concittadini. Politicamente è una scelta molto discutibile in quanto prima la Regione predica trasparenza sulle procedure amministrative in materia di tutela ambientale, vedi la creazione del tavolo della trasparenza per l’Itrect di Rotondella, però poi razzola male quando accorda unilateralmente un’autorizzazione per l’estrazione sul territorio regionale, nel mio Comune in questo caso, di gas. Non conosco i motivi che hanno spinto il Dipartimento a firmare tale atto, poiché in passato per una situazione molto simile a Nova Siri non ci sono state perforazioni. Perché a Policoro si? Sui temi della salvaguardia ed integrità ambientale siamo stati tutti d’accordo, associazioni incluse, nel concertare determinate decisioni. Politicamente contesto il metodo anche perchè recentemente esponenti politici del centro sinistra hanno condannato metodi verticistici su temi meno importanti, vedi questione immigrati a Policoro del settembre 2008, però poi si sono comportati usando lo stesso criterio quando si è trattato di trivellare il sottosuolo policorese. Infatti mi sarei aspettato che l’assessore Santochirico mi avvisasse che all’interno di Policoro era in programma un’altra estrazione di gas dopo quella di qualche decennio fa. Io ho appreso la notizia solo dalla stampa. Già questa mattina mi sono attivato con il potere che la legge mi attribuisce per verificare se ci sono le condizioni per bloccare i lavori fino a quando il quadro della situazione ambientale non sarà sotto controllo. Ci sono stati molti cittadini che vedono con preoccupazione queste perforazioni, ed è giusto fare chiarezza sulle conseguenze e ognuno deve prendersi le proprie responsabilità davanti all’opinione pubblica senza fare lo ‘scaricabarile’ quando si tratta di temi così scottanti”. E poi Lopatriello e Lasaponara concludono: “ci stiamo attivando per chiedere, e insisteremo su questo, anche un congruo risarcimento danni ambientali per l’uso delle risorse del sottosuolo di Policoro rispetto ai pochi spiccioli che ci daranno prendendo come metro di valutazione le royalties del petrolio che vengono ben redistribuite ai Comuni danneggiati dalle estrazioni”.

Gabriele Elia

A breve puliti i canali di bonifica?

L’assessore comunale all’Agricoltura, Saverio Carbone, ha inviato una missiva nei giorni scorsi all’assessore regionale al ramo, Vincenzo Viti, e al presidente del Consorzio di Bonifica Bradano Metaponto, Angelo Carriero, con la quale chiedeva un intervento urgente ed immediato dell’ente competente, il Consorzio appunto, per la pulizia dei canali di bonifica ricadenti nel territorio di Policoro: “Già in passato –spiega Carbone- abbiamo avanzato richieste del genere per far fronte alle tante lamentele di cittadini che vedono i canali occupati da erba, terra, carte e tutto il materiale possibile e immaginabile, che ostruiscono il normale decorso dell’acqua nei poderi degli imprenditori agricoli. Siccome la stagione delle piogge è ormai alle porte, per evitare gli errori del passato mi sono giunte richieste di cittadini che quotidianamente si recano nel mio assessorato chiedendomi un intervento urgente. Non essendo io la persona competente né l’Ente che rappresento preposto a questo genere di servizio, ho girato questa istanza espressa agli organi titolari di tale potestà affinché si attivino immediatamente per soddisfare queste esigenze preventivamente, prima che l’approssimarsi dell’inverno possa provocare danni irreparabili alle colture e all’incolumità stessa delle persone. In uno spirito di collaborazione istituzionale che mi ha visto sempre favorevole e pronto all’applicazione del principio di sussidiarietà verticale tra organi dello Stato, ho ricevuto una telefonata dall’assessore regionale Viti con la quale mi ha assicurato che presto saranno puliti i canali di bonifica più urgenti, e a tal proposito proprio i tecnici del Consorzio hanno già fatto un sopralluogo generale su tutto il territorio di Policoro. Pertanto le mie doglianze, che poi erano quelle dei consorziati che pagano la quota consortile ogni anno, sono state superate grazie all’intervento dell’organo competente, l’Ente consortile su sollecitazione della Regione, e a breve vedremo così puliti i canali che si trovano nelle vicinanze delle loro aziende”.

Gabriele Elia

martedì 27 ottobre 2009

Smobilitano gli agricoltori da piazza Eraclea

POLICORO – Smobilitano gli agricoltori della fascia jonica aderenti al Cam (Comitato agricolo del Matapontino) che da giovedì scorso hanno occupato la centralissima via De Gasperi di Policoro dove sono ubicati gli uffici del Dipartimento agricoltura della Regione Basilicata. Dopo il vertice in Prefettura di martedì 27 l’assessore regionale Vincenzo Viti si è impegnato a far votare un ordine del giorno in Consiglio regionale il 3 novembre prossimo dove vengono prorogati i termini per il pagamento dei canoni irrigui al Consorzio di Bonifica Bradano Metaponto, mentre per la loro abolizione non ci sarebbero al momento i presupposti. Inoltre altra novità rilevante emersa dopo la riunione con il Prefetto Monteleone riguarda una dettagliata relazione sui problemi del settore che lo stesso rappresentante dello Stato nella circoscrizione di Matera farà al Governo centrale, dopo la quale gli agricoltori si aspettano la declaratoria dello stato di crisi dell’agricoltura all’interno della quale sarebbero previsti automaticamente incentivi al settore sotto forma di pagamenti fiscali e previdenziali, un fondo di solidarietà nazionale contro le calamità naturali e facilitazioni di accesso al credito oggi precluso per molti di loro per via di una situazione debitoria che li condiziona molto, oggi. Nel frattempo dunque che la situazione si sblocchi nei palazzi della politica romana, oggi pomeriggio (martedì) in piazza Eraclea è iniziata lentamente la smobilitazione dopo sei giorni intensi di protesta sfociati, nel pomeriggio di lunedì, anche con l’occupazione del campanile della chiesa Madre SS. Maria del Ponte da parte di due temerari agricoltori che anno sfidato anche il presidio delle forze dell’ordine appositamente costituito e sono saliti dopo 30 metri di scale laddove suonano le campane. La Regione dal canto suo, stando sempre all’incontro di ieri mattina, sembra che abbia fatto tutto il possibile per non tradire le attese degli imprenditori dell’area che presenta un’agricoltura intensiva e tra le più fiorenti non solo della Lucania ma di tutto il Sud Italia. Per il resto ora il cerino è nelle mani del Governo nazionale, il quale dopo la relazione del Prefetto e dell’approvazione del provvedimento regionale dello stato di crisi del settore primario economico regionale dovrà prendersi la responsabilità di approvare o respingere tale istanza. Nel sit-in di ieri non serpeggiava né ottimismo né pessimismo tra gli agricoltori, ma l’impressione è quella che a breve potrebbero ritornare in piazza qualora dalla Capitale dovessero arrivare notizie negative. Parallelamente il Direttore generale del Dipartimento agricoltura della Regione, Piero Quinto, sta lavorando anche sul fronte europeo per consentire al comparto di avere agevolazioni senza che queste ultime ricadano nella trappola degli aiuti di Stato, vietati dall’Unione europea perché contrari ad uno dei pilastri della sua fondazione: il principio di concorrenza economica.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

La squadra di calcio "Re Leone" scende in campo con sedute di educazione sportiva




















NELLA FOTO DA SINISTRA: GIOVANNI IANNELLA, DARIO PISANO E GIANDOMENICO BISCOTTO

POLICORO – Inizierà sabato prossimo, 31 ottobre, presso i campi di calcio della chiesa Buon Pastore, alle ore 14:30, la prima di una serie di sedute didattiche per calciatori in erba nelle seguenti categorie: “Piccoli amici”, “Pulcini” ed “Esordienti”. Inoltre per domenica primo novembre gli organizzatori della squadra di calcio “Re Leone”, Giandomenico Biscotto e Giovanni Iannella, hanno previsto un’amichevole (09:30) tra la loro squadra di calcio e l’Inter Capus di Matera guidata da mister Panico. Al match amichevole saranno presenti il presidente della Figc regionale della Lnd, Rinaldi, il coordinatore federale del settore giovanile scolastico della Basilicata, Carlo Ottavio, il professore Bavarese Biagio, delegato regionale attività di base e il trainer Grado Passerella, presidente regionale Aiac. Direttamente da Roma, invece, arriverà per questa importante iniziativa educativa Dario Pisano, coordinatore nazionale delle scuole calcio affiliate A.S. Roma calcio, alla quale fa parte anche il team di giovani calciatori del “Re Leone”: “Da tempo –commentano gli organizzatori dell’evento- avevamo in mente di coinvolgere altre squadre di calcio in iniziative dall’alto contenuto sociale. E quella del prossimo week-end và proprio nella direzione da noi auspicata quando siamo sorti: ovvero coniugare lo sport agonistico con l’educazione dei ragazzi ai valori che esso trasmette. Da qui il nostro impegno pedagogico sempre costante nel tempo non limitato solo alle gare di campionato previste, ma anche a tutte quelle attività che possano far crescere fisicamente e psicologicamente nel migliore dei modi i nostri iscritti. E in questo contesto la stessa affiliazione all’A.S. Roma calcio ci è stata di grande aiuto poiché ci ha responsabilizzato ancora di più, visto che le regole per l’affiliazione ad una delle società di calcio più importanti d’Italia sono state rigide e vengono sempre monitorate per verificarne il rispetto. E sulla scia di questo percorso umano prima e sportivo poi, sempre all’interno dell’A.S. Re Leone, da quest’anno possiamo vantare anche una squadra di calcio per ragazzi ‘Telethon’, l’associazione no profit che ogni anno organizza una serie di manifestazioni finalizzate alla raccolta fondi per combattere malattie genetiche. Un aiuto concreto a chi soffre nel segno della solidarietà”.

Gabriele Elia

(fonte Il Quotidiano della Basilicata)

Agricoltori sul campanile di piazza Eraclea, sale la tensione

POLICORO – C'è chi sale sui campanili perchè ha perso il posto di lavoro e chi invece lo emula perchè è stanco di sentire sempre le stesse cose. Sale la protesta degli agricoltori del Cam (Comitato agricolo metapontino) che da giovedì scorso hanno bloccato piazza Eraclea, dove hanno sede gli uffici periferici del Dipartimento agricoltura della Regione Basilicata, stanchi a loro modo di dire di essere presi in giro dalle istituzioni a tutti i livelli sui problemi che attanagliano il mondo agricolo da anni. Le rassicurazioni verbali dei giorni scorsi da parte dell'assessore regionale, Vincenzo Viti e del Direttore Generale dello stesso Dipartimento, Piero Quinto, non li hanno convinti. E così nel pomeriggio di oggi (lunedì) due di loro (sembra che si chiamino Stigliani di Scanzano e Guarino di Policoro) hanno eluso i controlli delle forze dell'ordine presenti e sono saliti sul campanile di piazza Eraclea, dai quali sventolavano striscioni di sindacati e associazioni di categoria: “Di au prevet che non suonanss i campan!” è stata l'affermazione di uno di loro che si è affacciato dal campanile poco prima delle 17:00 preoccupato che poi il sacerdote della Chiesa Madre SS. Maria del Ponte, Don Carlo Ferrarotti, potesse suonare le campane come fa più volte durante le giornata e stonarli. A convincerli che non era il caso di alzare il livello della protesta è salito subito dopo un ispettore della Polizia di Stato di Scanzano Jonico, ma fino alle 17:15 il suo tentativo è risultato vano, anche se la situazione era sotto controllo e nessuno ha mai temuto il peggio. Nel tardo pomeriggio sul posto sono arrivati anche i Vigili del Fuoco della locale caserma pronti con una scaletta a salire sull'alto campanile. Il giorno fatidico per i protestanti è oggi (martedì) quando alle parole del dilazionamento dei canoni irrigui al Consorzio di bonifica Bradano Metaponto; la sua abolizione futura e la declaratoria dello stato di crisi del settore e agevolazioni varie di natura fiscale e previdenziale dovrebbero essere messi nero su bianco. Però evidentemente hanno avuto il sentore che si trattava delle solite “chiacchiere”, e così hanno deciso di passare loro ai fatti salendo sul campanile di piazza Eraclea minacciando come gesto estremo di buttarsi giù qualora non arrivassero soluzioni pratiche e certe ai loro problemi. Sullo stato di crisi del settore e conseguente fondo di solidarietà però nel giorni scorso l'assessore Viti è stato chiaro sostenendo che non dipende solo dalla Regione Basilicata, ma soprattutto dal Governo centrale che ha l'ultima parola. Entro martedì, comunque, si dovranno scoprire le carte in tavola. Non sono ammesse proroghe, altrimenti il campanile di piazza Eraclea potrebbe diventare il simbolo dei martiri dell'agricoltura jonica. Anche se la protesta è stata strumentalizzata.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

lunedì 26 ottobre 2009

Presentato il pacchetto turistico “Welcome Lucania” ad imprenditori pugliesi















POLICORO – All’interno della rassegna culturale “Boccali di vino” che si tiene nel castello baronale che fu residenza del barone Luigi Berlingieri, domenica mattina (25 ottobre) il tour operator lucano, Franco Garofalo, ha presentato ad operatori turistici pugliesi il catalogo:“Welcome Lucania” di cui egli stesso è l’ideatore: “Negli ultimi 15 anni la nostra regione ha avuto un notevole incremento turistico, culminato proprio nei giorni scorsi con l’inaugurazione del porto degli Argonauti a Marina di Pisticci con 450 posti barche e yatch fino a 40 metri, con una clientela medio alta che si integra alla perfezione con altri target turistici che la Basilicata può offrire. E in questo contesto noi siamo di supporto anche alla nuova infrastruttura nell’attrarre nuova utenza per il territorio. Da quando siamo nati tre anni fa, abbiamo instaurato rapporti con il Club Med, con l’Alpitour, oltre ad essere partner del distretto agroalimentare del Metapontino e del consorzio Vini doc di Matera. Inoltre abbiamo messo a sistema le strutture ricettive per l’ospitalità della clientela, la quale in base alla loro domanda può scegliere un pacchetto turistico dai due a sei giorni, off-day, on-day, nei classici alberghi o in agriturismi, relays, eccetera (minimo 8 perone, massimo 50). Gli spostamenti non sono faticosi, essendo comunque la regione molto concentrata, al massimo c’è da fare un’ora e mezza di strada per raggiungere Melfi e per una clientela più di nicchia abbiamo previsto itinerari culturali e archeologici grazie alla fattiva collaborazione di guide turistiche altamente specializzate. Nei nostri pacchetti –continua l’imprenditore- non mancano nemmeno le degustazioni dei prodotti tipici lucani e conseguentemente della cucina regionale, grazie anche alla collaborazione dell’unione cuochi lucani con la quale organizziamo serate tematiche itineranti in affascinanti location come quella che ci ospita oggi (castello baronale ndr) o il Palazzo dei Poeti nella Rabatana di Tursi per fare alcuni esempi, e negli scorsi mesi abbiamo anche organizzato il primo torneo di golf in un impianto di Metaponto. Dunque Welcome Lucania è un prodotto turistico completo e tagliato su misura in base ad ogni esigenza di gruppi di arrivo”. Il giovane Pier Michele Lasala ha invece spiegato la mission del distretto ortofrutticolo: “Strumento di programmazione che parte dal basso coinvolgendo gli imprenditori del settore in collaborazione anche con la Cciaa e la Provincia di Matera. In un contesto così competitivo c’è bisogno di legare il prodotto al territorio in una politica di internazionalizzazione, di promozione e di certificazione, vedi Igp (Indicazione geografica protetta), delle nostre colture di qualità”.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

domenica 25 ottobre 2009

Si apre uno spiraglio per i manifestanti in piazza Eraclea?
















POLICORO – Giornata campale quella di sabato per gli agricoltori della fascia jonica che da giovedì sono sul piede di guerra contro, a loro dire, l’insensibilità istituzionale davanti ai problemi di cui il comporto agricolo soffre da troppi anni. Così trattori e mezzi agricoli, tra cui camion ma anche autoveicoli, sono fermi da giorni in pieno centro a Policoro nelle vicinanze della sede staccata del dipartimento agricoltura della Regione Basilicata ubicato nella centralissima via De Gasperi. L’arteria tra le più importanti del centro jonico è transennata da quattro giorni, nello momento in cui scriviamo, e lo sarà presumibilmente fino a martedì prossimo, il giorno della verità per gli agricoltori e il loro futuro lavorativo. Infatti sembrerebbe che l’assessore regionale Vincenzo Viti, non sia rimasto a guardare e si sia attivato, anche con la mediazione della Prefettura di Matera, e sollecitare la Giunta regionale ad approvare una declaratoria contro le calamità naturali, anticamera dello stato di crisi, che negli anni hanno messo in ginocchio il settore produttivo principale della Lucania. Ma non sarebbe sufficiente a far uscire dal tunnel della crisi il mondo agricolo della fascia jonica. E il motivo è semplice: per dichiarare lo stato di crisi del mondo agricolo non sarebbe sufficiente un semplice provvedimento della Regione, la quale pur avendo, costituzione alla mano, competenze per quanto riguarda l’agricoltura, in questo caso particolare l’ultima parola spetterebbe al Governo centrale. E comunque nella settimana prossima sicuramente qualche novità, in un senso o nell’altro arriverebbe. Viti sarebbe propenso a fare la sua parte, ma i margini per raggiungere l’obiettivo finale non spetta a lui né all’esecutivo regionale. Viceversa sul fronte del dilazionamento del pagamento dei canoni irrigui al Consorzio di bonifica Bradano-Metaponto, altra spina nel fianco della Regione, Viti avrebbe garantito agli scioperanti il suo massimo impegno affinché questa loro istanza venga accolta dato che l’Ente consortile, essendo di stretta emanazione della Regione, dipende solo ed essenzialmente da lui. Sull’abolizione dello stesso ci sarebbero invece problemi di bilancio e comunque se ne riparlerebbe in un prossimo futuro. Su questi tre problemi gli agricoltori chiedono una mano perché gli altri dipendono da fattori internazionali, nazionali e congiunturali: politica fiscale più equa; sistema delle infrastrutture da ammodernare; crisi del mercato; marchio di qualità; facilità di accesso al credito ecc. Intanto in questi giorni gli scioperanti si sono resi conto di aver creato disagi ai cittadini per il blocco di una strada centrale, ma giudicano tale atto come l’unico per interloquire con la Regione: “sapevamo –dichiarano Pino Melidoro e Ovidio De Stefano portavoci del Cam (Comitato agricolo del Matapontino)- già prima di giovedì che avremmo danneggiato cittadini e commercianti dell’area, e chiediamo loro scusa pubblicamente, ma non avevamo altre alternative. Anzi ringraziamo loro per la solidarietà e la vicinanza dimostrataci tramite uno dei portavoce, Luigi Lavieri di Confcommercio, per il semplice fatto che questi problemi toccano da vicino tutti noi, non solo addetti ai lavori, ma anche chi grazie al mondo agricolo ha trovato un’ occupazione e creato così un progetto di vita. Intorno all’agricoltura soprattutto Policoro è cresciuta affermandosi tra le realtà della Basilicata più grosse, ed è per questo che noi protestiamo perché vogliamo che tra altri cinquant’anni con il nostro lavoro e quello di tutti diventi ancora più grande, bella e vivibile. Ma per concretizzare questo sogno c’è bisogno dell’aiuto dei nostri governanti, i quali tramite l’assessore all’Agricoltura, Saverio Carbone e il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, quello di Montalbano, Leonardo Giordano e il consigliere provinciale Serafino Di Sanza, ci sono vicini in questo momento e speriamo che nei prossimi giorni altri amministratori facciano lo stesso”.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

sabato 24 ottobre 2009

La crisi agricola preoccupa la Confcommercio di Policoro















“La protesta di questi ultimi giorni del mondo agricolo della fascia jonica preoccupa tutti noi, sia in qualità di operatori commerciali che di cittadini tutti. L’agricoltura costituisce tutt’oggi, nonostante la crisi del comparto che dura da anni, la base socio-economioca delle nostre comunità. E’ quel settore che da più posti di lavoro all’interno del mondo produttivo, e intorno al quale negli ultimi anni sono nate anche tante attività, medie e piccole, di servizi in cui tanti giovani e meno giovani hanno trovato delle opportunità di autoimpego accrescendo così il loro know-now; oltre ad essere portatore di esperienze positive di vita vissuta che ci sono state tramandate dai nostri genitori e grazie alle quali ci siamo anche noi temprati. E questa crisi si riversa automaticamente sui consumi dei cittadini, la cui contrazione è molto significativa e non dipende solo dalla crisi internazionale dell’ultimo anno, ma è acuita proprio da questa recessione di settore che sta danneggiando tutti i miei soci e piccoli imprenditori tutti”: con queste parole il locale presidente della Confcommercio ed autorevole esponente della Cciaa di Matera, Luigi Lavieri, commenta lo sciopero di giovedì e il seguente sit-in degli addetti ai lavori del mondo agricolo vicino la sede distaccata del Dipartimento agricoltura della Regione Basilicata, via De Gasperi, di Policoro. “Le loro –conclude- sono rivendicazioni legittime di aiuto, in quanto in passato sono stati sempre trascurati e non si sono mai lamentati pensando solo a lavorare e produrre. Ora però che la situazione è diventata insostenibile, come è stato fatto in passato per altre attività produttive, anche loro meritano un’aiuto dalle istituzioni che hanno le competenze in materia agricola. In ballo c’è il futuro di tutti noi e non soltanto degli imprenditori agricoli ai quali porto la solidarietà dell’associazione che rappresento”.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 23 ottobre 2009

Mostra di "Boccali di vino" al castello di Policoro

Nel recuperato "Castello di Policoro", ha aperto i battenti il 23 ottobre la mostra "Boccali di vini", che si concluderà il 22 novembre. Promossa dall’associazione “Arte al Castello”, la rassegna espone pezzi provenienti dalla collezione del marchigiano Gianni Brandozzi, ha lo scopo di valorizzare «oggetti vissuti» della dispensa e delle osterie per parlare anche di tradizione enologica e culinaria, della maestria di ceramisti e maiolicari, di prodotti tipici e di cultura del vino tra arte, letteratura e archeologia. I manufatti, esposti su tavoli, banconi, madie e mobili da osteria, accanto a stampe d’epoca, sono contrassegnati da scritte e decorazioni che hanno segnato la vita di generazioni di famiglie di Basilicata, Campania, Puglia, Marche e Abruzzo. “La mostra per il presidente dell’associazione “Arte al Castello”, Ottavio Padula – è l’occasione per far conoscere l’antico castello restaurato e per promuovere altre esposizioni tematiche come quella che seguirà sul presepe».
Nel corso della mostra ci saranno altri due appuntamenti. Il primo nel pomeriggio di domenica 25, dove si parlerà soprattutto di folklore con particolari rappresentazioni e proiezioni di documentari e l'altro a fine mese, sabato 31. Qui l'argomento centrale sarà l'industria del forestiero enogastronomico e culturale. Vista come risorsa primaria di sviluppo del territorio, ma anche di aggregazione sociale e culturale, il castello, dimora del barone Luigi Berlingieri, può diventare grazie ad iniziative di questo genere un contenitore culturale a cui Padula ha contribuito essendo stato l’autore del restauro conservativo e funzionale del maniero, situato su una collinetta e “dominante” la città di Policoro. Il vino, cui si legano tradizioni laiche e religiose, è stato associato alla bevanda della salvezza.

Gabriele Elia

Dal Cav di Policoro un grande si alla vita















POLICORO - Secondo appuntamento settimanale dei quattro previsti dal programma: “Volontari per la vita” promosso dal Csv (Centro di servizio volontariato) di Basilicata in collaborazione con l’associazione locale Cav (Centro di aiuto alla vita) e voluto fortemente da Mariella Acciaro, una delle volontarie del Cav del centro jonico. Oggetto dell’incontro tenutosi nella sala convegni del centro giovanile “Padre Minozzi” mercoledì sera e rivolto ad operatrici sociali ma anche a cittadini comuni: “Bioetica della vita nascente”, che ha visto tra i relatori due medici lucani: Marcello Ricciuti e Vito Aicale, entrambi professionisti da sempre in prima linea a difesa della vita, tanto da coniare lo slogan: “Una vita che ci occupiamo della vita”. Il dato di partenza delle loro riflessioni è stato il concetto di bioetica, ovvero quella disciplina che come la definì lo scienziato americano Potter si occupa di questioni morali applicate alla medicina, “un ponte –secondo i medici- tra la scienza umana e quella spirituale. Accettare cioè i progressi della scienza in tema di processi biologici, ma nello stesso tempo riflettere eticamente fino a dove la medicina può arrivare e quello che può fare per la vita umana, senza manipolazioni di nessun tipo, anche perché la bioetica essendo una scienza umanistica parte dal dato biologico certo, non astratto, per poi sviluppare una serie di riflessioni reali e scientifiche”. E’ stato spiegato inoltre con un linguaggio semplice e comprensibile l’origine della vita facendo un parallelo con la nascita dell’universo, un puntino nero dal quale con il big bang si è sviluppato il mondo. Per la vita umana il big bang è lo zigote, prima cellula umana dove risiede il Dna, la carta di identità di ciascuno di noi. Poi hanno parlato delle potenzialità delle cellule staminali di svilupparsi e addirittura creare embrioni e tutte quelle linee cellulari che portano alla creazione anche di un cuore, fegato e altri organi vitali per l’essere umano, e di quanto sia delicato il dibattito che da anni circonda temi così eticamente sensibili. Per quel che concerne invece la fecondazione artificiale, desiderio di maternità della donna, per ogni bambino che nasce con questa tecnica, otto embrioni (già esseri umani) vengono perduti; di come giuridicamente massimo tre embrioni possono essere impiantati nell’utero femminile e di come una diagnosi pre-impianto servirebbe a salvare al massimo 1000 bambini sui 30 mila annuali che nascono purtroppo con malformazioni. La cosiddetta legge 40 dice no alle gravidanze plurime ed ha meno effetti collaterali sulla stimolazione ormonale femminile. In conclusione non poteva essere trascurata la madre di tutte le battaglie tra laici e cattolici della storia repubblicana italiana: la legge 194 che legalizza l’aborto interrompendo la gravidanza. Secondo gli studiosi tale legge ha comportato un aumento degli aborti in Italia, con addirittura il 47% che la pratica e insieme alla RU 486 (aborto farmacologico), anch’essa legalizzata, si aumentano gli omicidi di Stato invece di tutelare sempre la vita.

Gabriele Elia

(il Quotidiano della Basilicata)

giovedì 22 ottobre 2009

Il mondo agricolo scende in piazza

POLICORO – Trattori in strada questa mattina (22 ottobre) nel centro jonico. La protesta minacciata nei giorni scorsi dal coordinamento dei sindaci del comprensorio e degli agricoltori, alcuni aderenti al Cam (Comitato agricolo metapontino), è culminata giovedì mattina con una forte manifestazione per lo stato perenne di crisi in cui versa il comparto primario dell’economia regionale. Hanno dapprima invaso civilmente la 106 jonica, partendo da Montalbano, e poi hanno protestato in tarda mattinata di fronte gli uffici di via De Gasperi, in pieno centro a Policoro, dove si trova una sede staccata del Dipartimento agricoltura della Regione Basilicata. Già dallo scorso mese di febbraio covava nel pianeta agricoltura una manifestazione spontanea contro gli atavici problemi del settore, più volte rivendicati dallo stesso coordinamento e addetti ai lavori, in numerose assemblee intercomunali in cui è stata presentata la piattaforma programmatica agricola ad oggi rimasta per buona parte nei cassetti della politica: regionale e nazionale. Gli agricoltori ritengono dei palliativi le timide aperture istituzionali trasversali, a tutti i livelli, di questi mesi sulle agevolazioni previdenziali ad esempio, e chiedono un impegno più strutturale ad un settore che ad oggi è rimasto ai margini dell’agenda politica e fuori dai più tradizionali strumenti di aiuto, come gli ammortizzatori sociali di cui gode ad esempio la cosiddetta industria pesante. Oltretutto gli scioperanti hanno più volte sostenuto come la loro voce sia rimasta inascoltata finora, nonostante il comparto agricolo rappresenti il fatturato maggiore, soprattutto nella fascia jonica, del Pil (Prodotto interno lordo) della Basilicata. Ma i venti di crisi internazionale degli ultimi tempi hanno dato il colpo di grazia mettendo in ginocchio anche loro e le produzioni locali, da qui il termometro della protesta si è impennato, già esposte ad una concorrenza impari con le altre colture europee per colpa di un sistema infrastrutturale carente; politiche fiscali e contributive non armonizzate con il resto d’Europa; alto costo del lavoro; difficoltà di raggiungere mercati esteri (più di 1000 chilometri); passività pregresse; cattiva gestione delle risorse idriche; difficoltà di accesso al credito per un eccessivo indebitamento. A tutto ciò si deve aggiungere, ma questo non dipende dai governanti, le numerose calamità naturali (gelate, grandinate, forti acquazzoni e in alcuni casi anche trombe d’aria) che negli ultimi anni hanno letteralmente affossato l’economia agricola. Questa la situazione attuale, un vero e proprio stillicidio economico, che ha portato gli agricoltori ad una così forte iniziativa mediante la quale chiedono una normativa regionale per fronteggiare le calamità naturali; un alleggerimento dei debiti e una moratoria sui pagamenti relativi a scadenze amministrative; la cancellazione dei canoni consortili 2009 e il dilazionamento di quelli ancora da pagare. Tra i politici presenti, oltre al sindaco di Montalbano Jonico, Leonardo Giordano, anche il parigrado di Policoro, Nicola Lopatriello, e il consigliere provinciale Serafino Di Sanza. In tarda mattinata i manifestanti in un sit-in, sempre vicino gli uffici periferici regionali di Policoro, hanno atteso che arrivasse qualche interlocutore da Potenza. Non si sono visti striscioni delle sigle sindacali più rappresentative, tranne L’Ugl (Unione generale del lavoro) e Altragricoltura. Il prossimo appuntamento, salvo variazioni di programma, è previsto a novembre a Napoli in un maxi raduno del Sud Italia.

Gabriele Elia

(il Quotidiano della Basilicata)

L’Ute ha stimato in 5 milioni di euro l’immobile pubblico destinato all’imprenditore Pfanner

POLICORO - L’Ute (Ufficio tecnico erariale), dietro sollecitazione dell’Amministrazione comunale, ha provveduto nei giorni scorsi con tempestività a stimare l’immobile pubblico comunale di via Puglia in oltre 5 milioni di euro e all’interno del quale l’imprenditore austriaco Pfanner effettuerà un investimento per il confezionamento e la successiva commercializzazione di succhi di frutta. L’immobile, come previsto da un elenco approvato in Consiglio comunale, sarà dismesso poiché non porta utili alle casse comunali, anzi per la manutenzione l’Ente è costretto a sobbarcarsi spese improduttive: “Questa è una buona notizia per tutta la cittadinanza –osserva il sindaco Nicola Lopatriello- in quanto ora l’investimento si fa sempre più concreto. Dopo che nei giorni scorsi il suo titolare, leader in questo settore soprattutto nel Nord Europa, mi aveva chiesto di voler creare ricchezza qui a Policoro, per la sua strategicità nella fascia jonica e per la sua vicinanza ai Balcani, mi sono subito adoperato per accelerare l’iter industriale recandomi a Roma, presso il ministero delle Finanze, Agenzia del territorio, dai tecnici: Nolè, Iacobino e Guerrieri, illustrando loro sia la portata dell’investimento che il ritorno economico in una regione che in questo periodo sta attraversando una congiuntura economica negativa. Devo dire ad onor del vero che anche i responsabili nazionali si sono detti d’accordo con me nella bontà di questo intervento e si sono subito messi a disposizione. Ora dopo la prima convenzione tra il Comune di Policoro e la stessa Agenzia sottoscritta ad agosto, ci sarà una seconda convenzione alla luce della stima effettuata dopodichè con un successivo atto di vendita trasferiremo a titolo di proprietà alla Pfanner l’immobile. Un ringraziamento va anche alla sede staccata dell’Agenzia del territorio di Napoli, competente anche per la Basilicata, nella persona dell’Ing. Bifero, che ringrazio per la grande apertura manifestatami nella valutazione dello stabile. Sono sempre stato ottimista nella buona riuscita dell’operazione, a maggior ragione dopo che Hermann Pfanner mi ha detto di aver già stipulato i primi contratti di tetrapak per il confezionamento di prodotti alimentari che porterà un incremento della produzione nell’ex stabilimento Allione di almeno 200 unità lavorative, compreso l’indotto, con la possibilità anche per altre imprese del settore di aumentare la produttività e finalizzato ad accorciare la filiera e a conquistare nuove fette di mercato internazionale esportando, con la base logistica qui a Policoro, attraverso il Corridoio 8 anche nei Paesi dell’Est europeo, un’area fertile da aggredire commercialmente vista la crisi agricola in cui versa ormai da anni la Basilicata”. Infine, conclude: “Una volta che l’immobile sarà venduto si dovrà procedere alle assunzioni con il coinvolgimento delle parti sociali nella speranza che facciano prevalere le esigenze del lavoro a quella delle corporazioni.”

Gabriele Elia

Il sindaco Lopatriello aderisce al Pdl

Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, è entrato ufficialmente nel Partito del popolo delle libertà (Pdl), ricoprendo la carica di componente del coordinamento regionale.

mercoledì 21 ottobre 2009

Una nuova sala lettura nella scuola primaria papa “Giovanni Paolo II”






























La scuola primaria (o elementare) di Policoro, intitolata a papa “Giovani Paolo II” ha una nuova sala lettura. E’ stata inaugurata nella serata di martedì 20 in corso Pandosia, dov’è ubicato l’istituto scolastico, alla presenza di studenti, genitori, personale docente e non, e del vice sindaco di Policoro, nonché assessore alla Pubblica istruzione, Rocco Leone. Il neo dirigente scolastico, Giuseppe Spataro, ha sottolineato come il libro sia sinonimo di cultura e antesignano dei nuovi processi tecnologici che oggi portano i giovani ad usare internet e le telecomunicazioni: “Con la differenza però che soprattutto la televisione è passiva, mentre la lettura aiuta a ragionare e riflettere meglio creando l’homo sapiens. In questo processo di apprendimento però sono gli stessi genitori che devono dare il buon esempio leggendo, per poi trasmettere tale passione ai figli soprattutto in questa fase delicata della loro crescita. Tutte le attività didattiche ed extradidattiche passano attraverso la lettura, ma una sala lettura è anche uno spazio di aggregazione non solo per i discenti di questa scuola ma per tutti coloro che vorranno fruirne. E a tal proposito ringrazio chi ha donato già dei libri alla scuola, e tutti coloro che vorranno arricchire la sala lettura con altri testi utilizzabili anche per la ricerca e l’approfondimento, che poi può anche essere integrata con le nuove forme di comunicazione. Però alla base ci deve essere sempre il libro e la sua lettura, che aiuta i ragazzi a crearsi un metodo di studio”. Dello stesso avviso l’intervento di Rocco Leone, secondo il quale il libro è il cibo della mente: “Quando la signora Agresti (dipendente della scuola ndr) mi ha proposto questo progetto l’ho accolto di buon grado, anche perché per la professione che svolgo (pediatra ndr) sto a contatto con i bambini e penso che la lettura li aiuti a crescere meglio e con più sicurezza. Il mio primo libro che ho letto quando ero adolescente è stato quello di David Copperfield, un ragazzo intelligente, temprato dalle avversità che la vita e il destino gli hanno riservato; senza però perdere la felicità che la vita gli può dare, e può dare a ciascuno di noi partendo dalla lettura nel senso lato del termine; perché la lettura è un modo diverso di crescere, suscita curiosità, aiuta a rispettare il prossimo, ci fa amare la vita e ci accompagna nel nostro cammino a vederla con un occhio particolare di fiducia e ottimismo”.

Gabriele Elia

martedì 20 ottobre 2009

Un protocollo di intesa per la valorizzazione del mare

Nel pomeriggio di sabato 17 ottobre presso il Palazzo di città si è tenuta una tavola rotonda sul tema della valorizzazione del turismo sociale e ambientale. All’incontro erano presenti oltre al sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, insieme all’Assessore alla Promozione del territorio, Luisa Lasaponara, e al Turismo, Tommaso Siepe; Sigismondo Mangialardi, presidente della cooperativa Akiris che controlla la struttura ricettiva per ragazzi del Circolo velico lucano (Cvl); e rappresentanti: della Lega navale italiana, sede di Policoro, e di altre località di regioni limitrofe; del Coni di Basilicata; della Rete nautica nazionale; Anpefss (associazione che riunisce i docenti di educazione fisica italiana e riconosciuta dal Miur); degli uffici scolastici di Matera e della provincia di Lecce. Oggetto della discussione è stata la firma di un protocollo di intesa tra tutti i delegati delle istituzioni, enti ed associazioni presenti, affinché ognuno per le proprie competenze metta in campo azioni per la valorizzazione di una delle ricchezze principali di Policoro e di tutta la fascia jonica: il mare. Tanti gli interventi tutti mirati alle grandi potenzialità che il territorio ha, che non sono ancora espresse al cento per cento nonostante qualche passo in avanti fatto negli ultimi anni per potenziarne l’accoglienza, soprattutto per quel che concerne però il settore giovanile, e non solo sotto il profilo sportivo, ma anche sociale grazie ad attività educative e culturali presenti in alcune strutture ubicate sul territorio di Policoro che creano anche ricchezza e opportunità di lavoro. E in questo contesto un accenno è stato fatto anche alla diversificazione delle opportunità per il turismo culturale, grazie a certificazioni di qualità come la “Bandiera Arancione” di alcune località limitrofe che vantano parchi letterari e agriturismi. Ma mare significa anche ambiente salubre e sport sano, primo fra tutti la vela. Ed è proprio in tale direzione che i presenti si sono detti disponibili da subito a presentare progetti e candidature come attrattori di utenza dei 10 milioni di studenti circa in tutta Italia, che frequentano scuole tecniche nautiche e per turismo (istituti di mobilità secondo il nuovo neologismo della Gelmini) legando anche le opportunità che la riforma della scuola dovrebbe offrire loro: teoria a scuola e formazione pratica in strutture per l’ospitalità e accoglienza. Inoltre è stato fatto anche un cenno all’importanza della formazione degli stessi docenti di educazione fisica, sempre in questi centri, necessaria per educarsi prima per poter educare dopo i discenti prendendo come esempio i 2000 studenti circa che arrivano a Policoro ogni anno in un’esperienza che gli intervenuti hanno definito molto costruttiva e da consolidare nel tempo. Da qui la stipula del protocollo di intesa. Il sindaco del centro jonico ha sottolineato come Policoro negli ultimi mesi si sia internazionalizzata in nazioni come la Romania e il Canada, e in virtù di questi accordi Policoro ospiterà un campus di giovani canadesi. Infine ha concluso affermando il grande mercato europeo al quale bisogna guardare in tutti i settori se si vuol crescere e allargare conoscenze ed esperienze.

Gabriele Elia

lunedì 19 ottobre 2009

Un nuovo campo di calcio

“Dopo aver completato i lavori del campo sportivo ‘Rocco Perriello’ di prossima apertura, ci stiamo dedicando al nuovo progetto di costruzione del campo di calcio di terza generazione in erba sintetica alle spalle del Municipio e complementare al nuovo impianto polifunzionale ‘PalaErcole’ di via Umbria. Sarà una struttura aperta a tutti e destinata ad ospitare gratuitamente le tante squadre di calcio minori che ci sono a Policoro. Nel frattempo che i lavori inizino tra qualche giorno spianeremo la superficie all’interno della quale sarà costruito, in modo tale che già da subito possa essere utilizzato. Abbiamo accelerato i tempi poiché le esigenze agonistiche dello stadio comunale, che sarà trasferito in via Lido con il progetto in itinere di riqualificazione urbana Iazzo-Ricino, delle due squadre che militano nel campionato di Eccellenza lucana e quelle che disputano i campionati minori sono tante, e l’uso eccessivo del manto erboso dello stadio principale comporta una manutenzione eccessiva con il rischio di ripetere gli interventi nel tempo con un aggravio di risorse pubbliche e perdita di tempo delle maestranze comunali. L’idea di questo nuovo campo di calcio nasce dall’esigenza di ampliare l’offerta sportiva dei nostri impianti pubblici, per dare la possibilità a quanti praticano il calcio di poter usufruire anche di questo campo dove svolgere partite e tornei, salvaguardando così lo stesso Polivalente, adiacente, che utilizzeremo solo per i grandi eventi”, spiegano il sindaco Nicola Lopatriello e l’assessore ai Lavori pubblici ed Urbanistica Cosimo Ierone.

Gabriele Elia

domenica 18 ottobre 2009

Nuova presidentessa della Fidapa, Elisa Polistena prende il posto di Maria Antonietta Amoroso















POLICORO – In Russia le donne che hanno coraggio, tenacia e fascino sono definite donne tre volte. Gli occhi delle socie, vecchie e nuove della locale sezione della Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari), sono lucidi di gioia nella sala riunioni dell’Hermes hotel che sabato sera le ha ospitate. Non è la prima volta che mostrano il loro coraggio quando c’è da rendicontare il tema del biennio 2007/2009: “Alla ricerca di un valore perduto: il rispetto”. E la loro tenacia su questo principio viene proiettato su un video, con sottofondo musicale, della loro intensa mission sociale in cui hanno sempre creduto al fianco delle donne. E infine il loro fascino ha catturato la simpatia di tante altre donne che si sono iscritte alla Fidapa di Policoro. Se ci fosse la pari opportunità sarebbe più grande di un partito: ma è un club esclusivo di sole donne. Da quindici anni operano nel centro jonico, ma l’ultimo mandato sotto la guida di Maria Antonietta Amoroso è stato particolarmente ricco di attività: “Il simbolo del girasole che ho scelto –commenta- è quello dell’accoglienza delle donne in cui mi sono riconosciuta facendo apprezzare il senso dell’esistenza della donna attraverso l’ascolto e comprensione, stimolando sempre la sua funzione di protagonista della società e portatrice di sensibilità diverse”. Poi il passaggio del testimone alla nuova presidentessa, Elisa Polistena, che non è riuscita a trattenere l’emozione, ma nel suo breve discorso di insediamento ha sostenuto come continuerà nel solco tracciato dalla Amoroso e dalle linee guida nazionali nel percorso del rispetto, soprattutto verso la donna, calato però nella realtà socio-culturale-economico del territorio (questo vale per ogni singola associazione delle 300 presenti in tutta Italia con 11 mila socie complessive). Ma questa linea guida dev’essere sviluppata attraverso tre direttrici nazionali: cultura-morale-legalità. E la Polistena si impegnerà a svolgere tale attività il cui primo appuntamento è previsto per il 30 ottobre con la presentazione del libro sul terrorismo: “Le verità nascoste”. Per il nazionale era presente la vice-presidentessa Eufemia Ippolito, che nel presentare la sua candidatura alla presidenza nazionale della Fidapa ha lodato l’ottimo lavoro svolto dalla Amoroso, che è entrata nel consiglio distrettuale Sud-Est, sottolineando però come bisogna continuare a svolgere attività culturale ed educare alla partecipazione la donna nella vita sociale perché il deficit di rappresentanza è ancora basso in alcuni settori, citando le istituzioni con l’11% di sole donne presenti: “solo aumentando la nostra presenza avremo il potere di fare la differenza”. L’archeologa Marta Golin si è soffermata invece sul ruolo della Dea-donna nell’antica Grecia, contestualizzando il suo intervento alle colonie greche di Siris ed Herakleia, attuale Policoro, dove è presente il santuario di Demetra, la dea dell’agricoltura (settore trainante dell’economia regionale); la Dea Io, da cui prende il nome il mar Jonico dove si specchia Policoro, che per scappare dalle ire di Hera si buttò in mare secondo la mitologia greca; la stessa Hera (o Giunone) moglie di Zeus il cui tempio si può ammirare alle Tavole Palatine di Metaponto e infine Atena, divinità cittadina di Herakleia, dea della guerra giusta, quella con le regole, e protettrice di Ercole. Dunque c’è molto, secondo la Golin, di donna anche nella nascita di Policoro: “e comunque –aggiunge- il primo elemento di venerazione già dal IV secolo a.C. è proprio la donna, che con la sua fertilità rappresenta la terra”.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 16 ottobre 2009

Una mano tesa ai più sfortunati. Iniziato il corso di formazione sul volontariato.

POLICORO – E’ iniziato mercoledì 14 presso la sala convegni del centro giovanile “Padre Minozzi” il primo dei quattro incontri settimanali di fila, tutti di mercoledì con inizio alle 15:30, dal tema: “Volontari per la vita”, organizzato dal Cav (Centro di aiuto alla vita) del centro jonico con la supervisione del Csv (Centro di servizio al volontariato) di Basilicata rappresentato dal giovane Gianleo Iosca, il quale nella prima seduta il cui oggetto è stato: “Io, l’altro: accoglienza, relazione e reciprocità”, ha esordito sostenendo come il mondo del volontariato ha bisogno necessariamente di formazione e professionalità degli operatori del settore, il cui lavoro di affiancamento è complementare a quello delle istituzioni, e in questo contesto in ogni Comune di Basilicata ci sarebbero strutture (associazioni) di supporto privato al pubblico. Un saluto è stato portato poi dall’organizzatrice di questo ciclo in incontri, nonché responsabile del Cav di Policoro, Mariella Acciaro, la quale in un breve excursus della sua associazione nata due anni fa a Policoro ha tracciato un bilancio evidenziando le tante iniziative messe in campo di: “accoglienza, sostegno e ascolto delle persone che si trovano in uno stato di svantaggio psicologico promuovendo sempre la cultura della vita, anche con giornate monotematiche di sensibilizzazione, e di preparazione al matrimonio per giovani coppie”. Entrando più nel vivo del tema del giorno, lo psicologo tarantino Donato Salfi, ha privilegiato il coinvolgimento di circa una trentina di operatori sociali alla più tradizionale e pedante lezione, spiegando dapprima brevemente il concetto dell’assertività, modello sociale da evitare, perché porta all’indifferenza l’essere umano nei confronti dei più bisognosi o deboli; che va invece sostituito con quello della pro-socialità. E proprio questo concetto è stato sviscerato poi dai presenti, tra cui molte mamme e ragazze, in un lavoro di gruppo composto ciascuno da quattro persone, e la cui traccia del professionista è stata: volontariato-relazione-gratuità. Così dopo aver riflettuto in un fecondo confronto, i presenti hanno poi relazionato il lavoro di ogni gruppo dove tutti sono stati concordi nell’evidenziare il legame morale che lega le tre parole: aiutare chi si trova in difficoltà, indipendentemente dal suo status; farlo senza chiedere e aspettarsi nulla di materiale in cambio, anche se nel momento in cui ci si dona si riceve automaticamente anche felicità andando così a riequilibrare la sproporzione sociale che a volte esiste tra esseri umani; la relazione è intrinseca nel momento in cui si compie un gesto di nobiltà, come appunto donarsi. Tutti i tre questi termini hanno poi come base comune il rispetto per gli altri in un rapporto parietico senza discriminazioni: “Io credo in te più di quanto tu non creda in te stesso”, è stata la frase con la quale Salfi ha sintetizzato il messaggio di tutta la serata.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

giovedì 15 ottobre 2009

E’ iniziato il conto alla rovescia per la riapertura dello stadio comunale















Foto Luciano Esposito

POLICORO - “I lavori del campo sportivo comunale ‘Rocco Perriello’ sono partiti come da tempo annunciato durante l’estate prima con la rizollatura e poi con il rifacimento del manto erboso. Purtroppo le condizioni meteo altalenanti impediscono che l’erba possa attecchire in profondità, e dunque i lavori di consegna sono slittati di qualche settimana rispetto all’inizio del campionato di calcio dilettantistico di Eccellenza in cui militano le due squadre di questa città. Oltretutto se avessimo iniziato i lavori in piena estate avremmo impedito la disputa di alcuni tornei per ragazzi e pertanto ci sarebbero state altre polemiche. Comunque i tecnici comunali mi hanno rassicurato che per fine mese il campo sportivo ‘Rocco Perriello’ sarà nuovamente aperto al pubblico e alle squadre di calcio di questa città, con buona pace di tutti mettendo così a tacere polemiche che non giovano più a nessuno. Volendo, infatti, potevamo tranquillamente inaugurare il nuovo manto erboso dello stadio prima, ovvero un mese fa ad inizio campionato. Se avessimo azzardato una tale scelta avremmo messo a serio rischio nuovamente come in passato il manto erboso e ci saremmo trovati nella stessa situazione che oggi i due presidenti denunciano. Per evitare di gettare ulteriore benzina sul fuoco abbiamo pazientato e siccome il tempo è galantuomo restituiamo a giorni una struttura idonea ed efficiente da utilizzare nel lungo periodo, nella speranza che i due team calcistici possano un domani giocare in altri campionati all’altezza della storia di questa città. Oggi nella Basilicata solo Policoro, come grande città, è fuori dal giro del calcio che conta in quanto il Potenza milita nella ex C1, oggi Lega Pro, anche se ripescata; il Melfi nella ex C2; il Matera e il Pisticci nell’interregionale o serie D come si chiamava una volta. Pertanto spero che giocando a tutti gli effetti in casa sin dalle prossime settimane non ci siano più scuse affinché le due società, e i rispettivi presidenti, possano in un futuro prossimo allestire una o più squadre vincenti per far ritornare nel grande circuito la città e la sua storia calcistica che l’ha vista militare in serie D”, spiega il sindaco Nicola Lopatriello.

Gabriele Elia

mercoledì 14 ottobre 2009

Buon bilancio della prima edizione della “Festa dei Comuni”

POLICORO - La prima edizione della festa dei Comuni và in archivio. La tre giorni che ha caratterizzato le serate in piazza Segni dell’ultimo week-end ha visto la partecipazione di un notevole pubblico alla “Sagra del porcino e della castagna”. A quest’appuntamento gastronomico non hanno fatto mancare il proprio apporto molti Comuni della Lucania: “che ringraziamo –osservano l’assessore comunale all’Agricoltura Saverio Carbone e quello allo Spettacolo Tommaso Siepe- per la collaborazione nell’organizzare un evento di così grande importanza non tanto per i tre giorni in sé, ma quello che può rappresentare una manifestazione di questo tipo in prospettiva. Questo è il trampolino di lancio per un' unione sempre più stretta tra le nostre municipalità che vuole esaltare le tante peculiarità dei nostri territori che sono emerse anche durante la festa di Comuni: non solo gastronomia, ma anche arte, bellezze storiche e cultuali che la nostra regione può vantare che fa il paio con il mare, dunque turismo, e ambiente. Eventi come quest’ ultimo andrebbero incentivati durante tutto l’anno magari in un percorso itinerante tra tutte le località della nostra regione. Solo unendo energie ed idee si può superare il gap che ci separa da altre regioni dove proprio grazie a questi appuntamenti si veicola un messaggio positivo di territori tutti da scoprire e di conseguenza meta di numerose presenze. Noi stiamo lavorando per raggiungere quegli standard organizzativi partendo da una base comune: la collaborazione tra noi amministratori superando anche idee politiche diverse che forse in passato hanno condizionato negativamente la crescita culturale di interi comprensori, e la scelta di Policoro come città battistrada, riconosciuta da tutti i presenti, è il primo segnale positivo verso un’ inversione di tendenza di una mentalità che sta cambiando e mettendo da parte campanilismi che non dovrebbero più esistere. Ora più che mai si sente l’esigenza delle macro aree dettate istituzionalmente non solo dalle Comunità locali, gestione di fondi comunitari (vedi Pois), ma anche per superare le emergenze delle nostre comunità, prima fra tutte quella dell’esclusione sociale, figlia purtroppo di un’emigrazione costante, che penalizza tanti municipi da quello che è il circuito economico meridionale e nazionale tutto. Eppure in conclusione di questa festa dei Comuni siamo fiducioso per il futuro proprio perché abbiamo costatato sul campo la disponibilità di tutti, durante il 9/10/11 ottobre, ad aiutarci reciprocamente per raggiungere obiettivi comuni di rilancio delle nostre aree. In tutte e tre le serate notevole è stata l’affluenza di persone che sono arrivate anche dai paesi limitrofi, segnale confortante per i prossimi appuntamenti che vedranno l’organizzazione di altri eventi durante i prossimi mesi che ci accompagneranno fino alla seconda edizione prevista per il 2010”.

Gabriele Elia

lunedì 12 ottobre 2009

Morto un autotrasportatore policorese a Rimini

POLICORO – Poco dopo l’alba di ieri mattina (venerdì 9 ottobre) intorno alle 05:30 sull’autostrada A14 nei pressi del cavalcavia di San Vito (Rimini), un camion frigorifero carico di ortaggi, diretto a nord partito dal centro jonico, è finito contro un guard rail strisciando per oltre 100 metri prima di ribaltarsi in un fossato. A bordo c’era un giovane di Policoro, Ilario Gruosso di 31 anni. Dalle prime ricostruzioni dell’incidente da parte delle forze dell’ordine romagnole, il mezzo è andato a fuoco e il conducente, dopo essere stato sbalzato fuori dall'abitacolo, è morto carbonizzato. Difficile dire se sia stato colpito da un malore o se si è trattato di un colpo di sonno. Certo, se si fosse addormentato il primo urto contro il guard rail avrebbe dovuto svegliarlo. Inizialmente per i primi soccorsi non è stato semplice risalire all’indentità del conducente, perché il corpo era irriconoscibile e non sono stati rinvenuti documenti. Ma poi con il passare del tempo l’agghiacciante scoperta per tutti i cittadini del centro jonico che si trattava di Ilario Gruosso. Il titolare dell’impresa per la quale lavorava ha detto che il dipendente era partito da solo, ma i Vigili del fuoco del posto hanno voluto controllare se ci fosse un secondo corpo tra le lamiere della cabina di guida. Sembra che le fiamme hanno fatto esplodere le gomme del veicolo ed il boato è stato avvertito anche dalle case circostanti. Il fumo ha rallentato per un po' il traffico, che é stato incanalato su una sola corsia. Alle 07:00 la situazione è tornata alla normalità. Il camion, posto sotto sequestro, è andato completamente distrutto e i mezzi di soccorso hanno impiegato ore per recuperarne i rottami.

Gabriele Elia

La Fiv Basilicata è presente con uno stand al salone nautico di Genova

POLICORO – C’è anche uno stand della Federazione italiana vela (Fiv) al salone nautico di Genova. Tra i rappresentanti della Fiv c’è Sigismondo Mangialardi, presidente della cooperativa Akiris controllante il Circolo velico lucano (Cvl). E’ partito domenica 4 ottobre per il capoluogo ligure in quanto la struttura ricettiva per ragazzi presente nel centro jonico è affiliata alla Fiv, poiché si svolgono attività sportive legate la mare: vela appunto, sci nautico, nuoto, canoa. Per Mangialardi l’appuntamento ligure è una vetrina importante per quelle regioni o sue aree che vogliono vivere di turismo; e infatti egli stesso è uno dei frequentatori abituali ogni anno: “Al salone nautico –commenta- ci sono le imprese più importanti d’Italia che operano nel settore turistico e che vogliono potenziarlo con imbarcazioni di ultima generazione. Essendo oltretutto un evento settoriale ed un unicum, la nostra presenza come Fiv è complementare a questo appuntamento dove comunque vengono esaltate le nostre tradizioni marine e turistiche, dato che l’Italia è una Penisola bagnata per tre quarti dal mare e di cui la Lucania è una regione che si affaccia sul mare, essendo baciata dal Mar Jonico e da quello tirrenico. Dunque quale migliore opportunità per noi per diffondere il verbo turistico della nostra regione?”. Durante la settimana di apertura del salone nautico, sono stati protagonisti squadre nazionali di vela, di cui fanno parte anche atleti di gruppi militari, ed è stato presentato il concorso nazionale “Vivi il mare e vinci il sole” (per informazioni www.allianz.it) con in palio cinque vacanze all inclusive di una settimana a Marrakech (Marocco) nel villaggio Club Med “La Palmeraie” e 50 abbonamenti semestrali alla rivista Yacht&Sail; oltre ad una serie di iniziative volte ad inculcare ai presenti la voglia di mare e di vela.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)