lunedì 23 novembre 2009

Ascoltare di più i bambini. Il monito viene lanciato dalla cooperativa sociale “Genesis”

POLICORO – I bambini sono spesso il terminale involontario dei nostri disagi, problemi e vicissitudini che accadono durante la giornata. Però in pochi sanno che c’è una carta dei diritti dell’infanzia dell’Onu che li tutela dai tanti soprusi che ricevono durante la giornata. Questi diritti negati sono stati al centro di un convegno nella serata di venerdì 20 novembre presso la sala consiliare del Comune di Policoro dal tema: “Bambini per un mondo migliore: diritti e partecipazione”, nell’ambito della giornata universale del bambino. A promuoverlo la cooperativa sociale “Genesis” del centro jonico, molto attiva sul territorio, all’interno della quale è presente la casa famiglia per minori “Peter Pan”. Durante i lavori si è parlato del ventesimo anniversario della convenzione dei diritti per l’infanzia, trascurata dal tritacarne mediatico quotidiano che ogni giorno si sofferma sempre sugli stessi argomenti e si ricorda dei più indifesi, i bambini, solo allorquando balzano agli onori delle cronache nazionali per vicende tristi. Per affrontare il disagio che colpisce migliaia di bambini, in Italia, per esempio, operatori sociali sono in prima linea nelle case famiglia; e a Policoro la “Peter Pan” con laboratori, Pet Therapy e progetti collegati mirati rallegrano i minori e li fanno sentire più sereni e circondati di affetto. Questa attività oltre ad essere un lavoro è una vera e propria missione per la crescita sana psico-fisica dei fanciulli indifesi, ma che grazie all’ascolto di tante operatrici vengono coinvolti in scelte partecipative della loro vita. Purtroppo il disagio minorile è molto presente nelle nostre realtà meridionali, basti citare il dato dei 100 attori impegnati in provincia su questo fronte tra: parrocchie, associazioni, cooperative e quant’altro. Un mondo sconosciuto ai più, perché lavorano silenziosamente, ma efficace e di cui necessita di una rete unica proprio per metterli a sistema, e questo obiettivo, secondo i presenti, dovrebbe essere al primo posto del nuovo piano regionale assistenziale, favorendo anche nuovi percorsi di formazione e di servizi all’infanzia violata. Nel mondo ad esempio ogni anno muoiono tantissimi bambini per il morbillo nei Paesi in via di sviluppo, però l’Occidente non fa molto nel debellare tale malattia che nel mondo più evoluto è innocua. Inoltre è stato sottolineato, per rimanere nel nostro piccolo, come i genitori a volte abituano troppo bene i loro bambini accontentandoli sempre e facendoli passare buona parte della giornata davanti a oggetti elettronici privandoli così della capacità di comunicazione, educandoli male e portandoli sulla strada della devianza. Per prevenire tutto ciò, oltre a progetti pubblici e al lavoro encomiabile delle operatrici sociali, ci sarebbe bisogno di ridiventare genitori e seguire di più i figli. I relatori intervenuti portano i seguenti nomi: Carolina Liuzzi, Giuseppe Bruno, Iolanda Caprara, Lucia Benedetto, Margherita Colucci, Rocco Leone, Maria Teresa Buongiorno, Carmela Francolino, Maria Anna Fanelli, Rocco Luigi Gliro.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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