giovedì 5 novembre 2009

La protesta agricola si sposta a Roma

Una settimana fa è terminata la protesta del mondo agricolo del Metapontino, organizzata dal Cam (Comitato agricolo del Metapontino) e dal coordinamento dei sindaci del comprensorio guidati dagli assessori: Saverio Carbone, Gino Boccarelli e Vincenzo De Vincenzis, e alla cui manifestazione a Policoro hanno dato il loro supporto istituzionale i consiglieri provinciali Serafino Di Sanza e Giuseppe Labriola, oltre a single sindacali come L’Ugl e Altragricoltura. Dopo la sospensione del pagamento dei canoni irrigui (e futuri dilazionamenti) al Consorzio di bonifica Bradano Metaponto, martedì scorso è arrivato anche il provvedimento già annunciato nel vertice in Prefettura del 27 ottobre da parte della Regione Basilicata sulla dichiarazione dello stato di crisi del primo comparto dell’agricoltura lucana al Governo nazionale. E a tal proposito gli organizzatori dello sciopero, tra cui Ovidio De Stefano, Massimo Zaccaria e Pino Melidoro, aderenti al Cam, ringraziano l’assessore regionale Vincenzo Viti e il Direttore generale Pietro Quinto per aver mantenuto fede agli impegni presi, ma ora il loro obiettivo diventa la Capitale. Infatti è prevista per le prossime settimane una grande protesta da parte di tutto il settore agricolo meridionale affinché le loro rimostranze siano fatte proprie dalle istituzioni competenti. Infatti oltre al pacchetto di agevolazioni di natura fiscale, previdenziale e fondo di solidarietà che conterebbe lo stato di calamità nazionale, il mondo agricolo della fascia jonica chiede anche interventi urgenti sul fronte della commercializzazione con aiuti, statali o europei, sulla falsariga di quelli presi a favore del settore lattiero-caseario che ha compensato i mancati guadagni delle vendite. Il loro ragionamento è semplice: chiedono un prezzo minimo di sopravvivenza poiché i costi sono più alti dei prezzi di vendita per colpa di una filiera lunga che penalizza i produttori e in aggiunta la piattaforma logistica (di competenza regionale) che unisca tutti i produttori, i quali così avrebbero più peso nella contrattazione del prodotto da vendere aumentando il valore aggiunto, utile, che rimarrebbe nelle loro aziende. Il Cam e il coordinamento dei sindaci della fascia jonica, inoltre, comunicano che il prossimo 27 novembre il presidente della commissione del Senato, Scarpa Bonazza, sarà a Policoro per un’ampia discussione sul documento sottopostogli dallo scorso mese di febbraio dagli stessi agricoltori e invitano tutti gli addetti ai lavori ad essere compatti sulla piattaforma rivendicativa del settore.

Gabriele Elia

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