giovedì 21 gennaio 2010

La città che produce. Nasce l’impresa rosa Wi-Fast















POLICORO – Per le donne trovare lavoro è sempre un’impresa. In un mercato ingessato con poca mobilità sociale dove anche gli uomini hanno le loro difficoltà, soprattutto se laureati, ad inserirsi stabilmente nel mercato del lavoro, figuriamoci le donne, che spesso sono anche mamme. E se sono proprio giovanissime non se ne parla nemmeno per la prospettiva maternità che allarma i datori di lavoro maschi prima dell’assunzione. Così si vivacchia tra nero e precariato quando va bene. Ma c’è chi invece si è ingegnata mettendosi in proprio creando un’impresa rosa. Non con una ditta individuale bensì addirittura con una Srl (Società a responsabilità limitata), dando così la possibilità ad altre amiche di cimentarsi con il mondo dell’imprenditoria. Per Maria Carmela Fusaro, Teresa Marsigliese e Miriam Fernandez Acien l’avventura con la società di capitali Wi-Fast inizia più o meno nel mese di maggio per poi concretizzarsi durante l’anno 2009. Perchè non creare un provider ex novo, si sono chieste le tre ragazze di cui la Acien proveniente addirittura da Barcellona e in pianta stabile a Policoro per amore e ora anche per lavoro! Detto fatto. In via Gonzaga dalle 09:00 alle 19:00 le tre ragazze hanno messo su un piccolo ufficio da dove monitorano i loro clienti di questo servizio di linea internet che copre tre Comuni: Policoro, Scanzano e Marconia, ma prossimo ad allargarsi a tutto il Metapontino. La novità è la connessione senza fili ad internet h24 e senza linea telefonica con assistenza diretta ed immediata di un operatore di pronto intervento tecnologico. Una sorta di risolvi problemi per le tre ragazze che tecniche non sono, ma ingegnose si. E lo hanno dimostrando non standosene con le braccia conserte ad aspettare la solita promessa elettorale da marinaio (le regionali sono alle porte!) e nemmeno un concorso, quando arriva, che ti può dare un posto da 1000 euro al mese chissà dove. Ammesso che lo si vinca vista la platea sempre più lunga di disoccupati in cerca dell’agognato posto fisso. Loro il posto se lo sono creati da sole, dove e con chi hanno voluto, e nemmeno senza grossi oneri per le rispettive famiglie. Infatti essendo un’attività di servizi alle imprese e ai cittadini, con connettività anche mobile, non c’è stato nemmeno bisogno di un grande investimento economico e strumentale. L’idea è stata premiata proprio come il risultato vincente del basso costo per un servizio indispensabile. Provare per credere.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)






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