mercoledì 20 gennaio 2010

Lopatriello dice no alla candidatura di Digilio

POLICORO - A poche settimane dalle elezioni regionali, il centro-destra lucano non ha definitivamente sciolto il nome del candidato presidente anche se ufficiosamente il nome più gettonato è quello del Senatore del Pdl, corrente An, Egidio Digilio. A tal proposito il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, componente del direttivo regionale del Partito del popolo delle libertà, rileva: “Non sono disponibile ad appoggiare la candidatura di Digilio poiché la scelta non è stata avallata dal coordinamento regionale che si era espresso, viceversa, per una figura politicamente più spendibile che andasse ad allargare la coalizione, e uno di questi poteva essere il sindaco di Melfi Ernesto Navazio. Invece si continua, come se le provinciali non avessero insegnato nulla, in questo stillicidio politico. Pertanto a questo gioco al massacro non ci sto. Noi sindaci e amministratori locali stiamo ogni giorno a contatto con i cittadini e abbiamo il polso della situazione. Se davvero il centro-destra vuole rappresentare un’alternativa in questa regione dove da sempre è perdente con percentuali con non lasciano dubbi non tanto sulla forza dell’avversario (vedi i tanti problemi irrisolti) ma quanto sulla nostra debolezza, deve cambiare strategia politica. E sulla stessa lunghezza d’onda la pensano come me tanti sindaci, a partire proprio da Navazio, guarda caso anch’egli espressione di un territorio, il Vulture Melfese, che insieme al Metapontino rappresenta una fetta consistente di lucani che non vogliono il centro-sinistra alla Regione e tra le zone più feconde di attività produttive di tutta la Basilicata. La candidatura di Digilio è stata decisa a Roma, a cui la Lucania interessa poco per i suoi piccoli numeri, e pertanto scendessero loro a perorare la causa del centro-destra e in futuro non escludo una mia fuoriuscita dal direttivo visto che non serve a nulla: le scelte vengono fatte altrove. Io sono abituato a scendere in campo per vincere. Infatti in questi giorni tanti sono stati i cittadini della mia città che hanno avanzato perplessità su questa candidatura ufficiosa tutta interna alla corrente di An e necessaria per liberare un posto in Senato a qualche altro mio collega. E dopo le regionali, se lo scenario dovesse essere quello da più parti previsto: Digilio consigliere di opposizione e Mario Venezia parlamentare della Repubblica, almeno mi auguro che quest’ultimo abbandoni la vice presidenza di Acquedotto Lucano Spa, carica per la quale anche noi avevamo avanzato la nostra candidatura come città di Policoro. In questa debacle generale a sorridere saranno solo questi ultimi e non il popolo delle libertà, sicuramente politicamente più numeroso dei voti che la coalizione prenderà alle regionali come le Europee dimostrano. A meno che nelle ultime ore non ci sia uno scatto di orgoglio dei nostri parlamentari nella Capitale e si cambi passo una volta per tutte con progetti e candidati nuovi, spendibili e autorevoli”.

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