venerdì 14 maggio 2010

Tra caccia e agricoltura Francesco Antonio Giannone ha compiuto un secolo di vita





POLICORO – In via Santacroce n.18 tra palloncini, champagne, tarantella e torta, domenica 9 maggio è stata festa grande per tutti. Parenti arrivati da Lecce, Torino e altre località dello Stivale nel celebrare un evento storico. Non solo per la famiglia Giannone ma per tutta la città di Policoro: il secolo di vita di Francesco Antonio. E’ l’ennesimo cittadino a tagliare questo traguardo i cui fortunati si possono contare sulle punta della dita di una mano, superato solo da Anita Filomena Di Giacomo che appena un mese fa è andata oltre i cento anni: 101 per la precisione. A Pisticci è vissuto fino alla metà degli anni ’50, conosciuto da tutti come Cicciullo u’ cacciator per la sua passione per la caccia e l’agricoltura, che si è portato dietro anche nella sua seconda patria: Policoro. Città nella quale si è sempre trovato bene, come spiega, e nella quale ci sono delle similitudini ambientali con la sua città d’origine. Vivendo a stretto contatto con la natura, fino a sabato 8 tagliava l’erba nel suo podere, è questo il segreto dell’elisir della “giovinezza” di Francesco Giannone che ancora oggi è perfettamente autonomo in quello che fa: sveglia alle 07:30-08:00 e poi via nella sua “quota” adiacente la palazzina che lo ha visto crescere anche 5 figli, di cui uno scomparso; nove nipoti e due pronipoti. Anch’egli come tanti di quella generazione è figlio della Riforma Fondiaria, motivo per il quale si è trasferito da Pisticci a Policoro in quanto assegnatario di una casa colonica. E la sua vita è sempre ruotata intorno a quel pezzetto di terra, grazie al quale è vissuto 100 anni. Ma la sua esistenza è stata caratterizzata anche dalla guerra in Abissina degli anni ’30 voluta dal Duce e di cui Giannone ricorda le vittime e le paure; con un aneddoto, a proposito di guerra, del secondo conflitto mondiale che ricorda lucidamente: “quando sbarcarono gli alleati ce ne siamo tutti scappati...eravamo a piedi e andai fino a Bari e poi da lì ritornai a Pistticci…che fortuna abbiamo avuto…”. Conseguenze negative sia sul piano psicologico che fisico non ce ne sono state, tant’ è vero che non sa nemmeno dove si trova di casa una farmacia a parte la pasticca contro la pressione alta e le gocce dell’occhio continua a trascorrere la vita come se fosse un giovanotto: mangia di tutto e non rinuncia ad un bicchiere di vino, e dopo una pennichella pomeridiana si rimette in moto. Se non l’avessimo visto con i nostri occhi durante il compleanno non avremmo creduto che a 100 anni balla ancora la tarantella: “100 con la buona salute per Giannone non è più un augurio ma una certezza”. L’Amministrazione comunale gli ha donato una torta e consegnato una pergamena per mano del presidente del Consiglio comunale: Otello Marsano, per il grande contributo dato alla causa della crescita civile e sociale di Policoro.

Gabriele Elia
fonte il Quotidiano della Basilicata

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