martedì 10 agosto 2010

L’elisoccorso regionale del 118 ha festeggiato il 25° anno di attività. Simulazione in acqua con la collaborazione dell’Anml





In 25 anni di attività di soccorso in aria con l’elicottero il 118 regionale non poteva avere un’idea più felice che simulare il salvataggio di bagnanti al lido “Rivolta” di Rotondella e festeggiare così il quarto di secolo. Domenica 8 in collaborazione con Vincenzo Pastore, responsabile regionale dell’associazione nautica e motonautica lucana (Anml), in mattinata sì è svolta un’attività dimostrativa di intervento con la partecipazione anche della Protezione civile Minerva di Nova Siri; la Croce d'Oro e Protezione civile Heraclea di Policoro; quella di Rotondella; mentre l'ordine pubblico è stato curato dalla Polizia locale dello stesso Comune ospitante guidata dal tenente Suriano Nicola. “Il 118 e l’Anml collaborano –osserva Pastore- da anni lavorano sinergicamente in attività di prevenzione sulle acque della fascia jonica cercando di far emergere le professionalità presenti in questo settore come si è evidenziato domenica, in cui nei momenti più tesi dell’attività di salvamento, seppur simulato, abbiamo rispettato i classici tempi di: allarme, recupero e arrivo del 118 come l’avessimo chiamato per un’emergenza reale. E proprio qui che tutti gli operatori del 118 e Asml hanno dimostrato la loro preparazione, frutto di anni di lavoro, affinità e coordinamento, che ci hanno portato in passato a prevenire incidenti in acqua quando siamo stati chiamati in causa. L’attività di prevenzione, ahimè, è quella che ancora manca dalle nostre parti dove c’è la cultura di intervenire dopo la sciagura mancando gli investimenti non solo economici ma anche professionali. Per esempio ci sono spiagge incustodite e anche lidi privati senza che nessuno garantisca l’esigenza e l’emergenza in mare di bagnanti e natanti. Noi invece sensibilizziamo l’opinione pubblica e le istituzioni a mettersi al passo con i tempi vedendo il mare non come un costo ma come una risorsa da valorizzare. Non esistono, giustamente, solo le politiche ambientali da salvaguardare, ma anche il mare e i suoi fruitori devono essere difesi e tutelati da possibili incidenti come quello del 2006 nelle acque di Policoro dove una ragazza di Senise perse, purtroppo, la vita mentre era in acqua a farsi il bagno; ma in passato nella mia attività di pattugliamento delle spiagge di Policoro denominato “Mare Sicuro” mi sono spesso imbattuto anche nel recupero di natanti dispersi in mare aperto e in qualche circostanza mi sono recato oltre le acque che circondano Policoro per un supporto ed aiuto, qualificato, più a vasto raggio”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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