venerdì 3 settembre 2010

Stagione estiva 2010, bilancio altalenante. Alcuni operatori turistici sono soddisfatti, altri no: i loro commenti.





POLICORO – Non è semplice tirare le somme della stagione turistica in una città, quella jonica, che tra lido e mare ha visto innumerevoli e diversificati eventi. Così a margine dell’estate, che finisce ufficialmente il 21 settembre, ci siamo recati da alcuni operatori turistici, i neofiti, per fare il punto della situazione, che vede li stessi fornire pareri contrastanti sulle singole realtà, sinonimo questo di un’offerta veramente ampia. Solo a maggio ad esempio i fratelli Salvatore hanno preso in gestione il “Barò”, pizzeria, paninoteca, birreria nell’incantevole scenario del castello baronale con una panoramica dalla collinetta su tutta la città di Policoro, oltre ad essere l’area più ventilata. Sicuramente è stata una delle novità della stagione 2010 ormai alle spalle: “Per noi –commenta uno dei fratelli- è stata una stagione positiva in termini di presenze. Ogni sera abbiamo lavorato con residenti e forestieri, soprattutto della vicina Puglia, i quali hanno acquistato casa qui a Policoro e ci tornano volentieri anche l’inverno nel fine settimana. E qualcuno di loro ci ha già preannunciato che tornerà a trovarci anche nei prossimi mesi. Al di là però della bellezza del paesaggio e del luogo, non hanno trovato nel castello grosse attrazioni e qualcuno ci ha suggerito di creare una sorta di percorso culturale a piedi che li possa portare al museo senza prendere la macchina. In linea d’aria è vicinissimo”. Ai Casalini, invece, la Mecca delle presenze negli ultimi anni, a passare la sera sembrava un pullulare di gente, e invece ad Angelo Ricciardi del “Divino Lucano” gli affari non sono poi andati così bene come la scenografia poteva far pensare: “Rispetto ad un anno fa ho avuto il 50% in meno di incasso. La gente c’è stata però di turisti ne ho visti pochi, il problema è che quelli arrivati qui sono amici dei policoresi, il vero turista di Milano non c’era. Oltretutto io e il mio collega a fianco (Happy Hour ndr) abbiamo finanziato da soli il nostro personale cartellone estivo grazie alla collaborazione dell’associazione “Demetra”: 14 appuntamenti da metà luglio fino all’ultimo week end di agosto investendo di nostro bei soldini, però il gioco non è valso la candela”. A piovere sul bagnato poi ci hanno pensato anche le forze dell’ordine che hanno multato molti esercenti commerciali, appesantendo le loro spese cui vanno aggiunte quelle dell’occupazione del suolo pubblico: “Io –osserva Pasquale Calò del Bar Charly- a fine anno tiro le somme e dico che sono in pareggio. Ho investito in musica dal vivo, tra cui alcune cover band in piazza Ripoli tra cui quella dei Pink Floyd che ha spopolato, per il resto normale amministrazione le altre sere. A occhio e croce credo che ci sia stata minore affluenza di gente quest’anno, anche se i tanti locali ha disperso l’utenza e comunque un anno fa nel mio locale è venuta più gente. L’investimento di quest’anno mi servirà per l’anno prossimo”. Dalla città ci spostiamo a mare fermandoci all’Oro Hotel dove ci accoglie il direttore Rocco Larocca, il quale ci apre un raccoglitore rosso con all’interno un mucchio di schede di gradimento dei suoi utenti: “Posso dire che abbiamo incrementato le presenze anche se noi ci diversifichiamo offrendo la nostra struttura per convegni, meeting, riunioni d’affari e grazie alla collaborazione con altre strutture simili ci siamo messi in sinergia tra di noi. Devo dire però che tra le criticità del nostro turismo c’è quella della mancanza di una cultura del mare, del senso civico e della pianificazione. Vedi quante segnalazioni di: pineta e spiaggia sporca, percorso vita impercorribile, tram cittadino che passava solo ad ogni ora, la mancanza di attività commerciali a mare, primo fra tutti un supermercato, e il centro urbano troppo scollegato con la zona Lido. Urge come primo intervento l’unione delle due ali del lungomare centrale, la piazza commerciale, e grandi eventi-attrattori pubblici se non vogliamo trasformare gli alberghi in luoghi chiusi come i villaggi; e anche il cartellone “Siritidestate 2010” andrebbe rivisto: più qualità e meno quantità. Ti racconto –conclude- un aneddoto: una ragazza ha voluto in prima serata visitare la città e arrivata in piazza Eraclea in pieno centro ha trovato la desolazione, e c’era addirittura un bar chiuso; e poi i collegamenti con il Pollino e Matera sono ancora arretrati; manca il piano dei lidi. Il nostro non è un turismo maturo”. A pochi metri di distanza andiamo a trovare Massimo De Lorenzo titolare del lido mobile “Sporting Beach”, uno di quelli insieme al “Bambulè”, “Sirena” e “Capannina” dove si è divisa la movida notturna giù a mare: “Non mi lamento –ammette-. Ho registrato numeri positivi rispetto ad un anno fa e sono contento così. Alcuni eventi hanno fatto da traino come la tappa del concorso “Bella d’Italia” il 19 agosto o la tre giorni di diretta su Rai-Radio 1 “Lido Lorena” dal 25 al 27 agosto, con la Bianchetti che ha entusiasmato il pubblico sia dal vivo che via etere e poi gli appuntamenti classici del cartellone estivo, tra cui ha spiccato “Meraviglie di sabbia”. Per l’anno prossimo mi auguro che ci si metta tutti intorno ad un tavolo per programmare già da febbraio la stagione facendola partire prima; mentre per il futuro –conclude- spero in più posti letto. Senza gli alberghi il turismo cammina con una sola gamba”. Infine un’esercente dei tanti punti commerciali mobili sulla “Duna” ci dice che il suo punto vendita ha lavorato parecchio.

P.S. Ci siamo recati nei locali di “ultima generazione” per testare la situazione, in quanto i più tradizionali: Tunnel, Cherokee, Camelot, Absolute, ecc. hanno una clientela più fidelizzata.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Nessun commento:

Posta un commento