sabato 2 ottobre 2010

Forse entro la fine di ottobre la riesumazione dei fidanzatini

P O L I C O R O. Potrebbe essere effettuata già in ottobre la riesumazione delle salme dei “fidan - zatini di Policoro” Luca Orioli e Marirosa Andreotta. Il giudice per le indagini preliminari Ro s a Bia, infatti, ha rigettato la richiesta di incidente probatorio presentata dal pubblico ministero Rosanna De Fraia per far luce sulla morte dei due ragazzi, 20 anni lui, 22 lei, avvenuta in circostanze mai chiarite la sera del 23 marzo 1988. Lo stesso gip ha stabilito che deve essere il pm a decidere sulla riesumazione dei due cadaveri. Sull’inchiesta si è sviluppata nei mesi scorsi una contesa tra la Procura e le difesa delle famiglie di Luca e di Marirosa. Procura che, nel giugno 2007, affidò un nuovo fascicolo al pm De Fraia e chiese all’Unità anticrimine violento (Uacv) della Polizia scientifica di Roma di effettuare una perizia sul materiale raccolto nelle varie indagini. Nell’aprile scorso, la richiesta di archiviazione fondata, in gran parte, sulle valutazioni dell’Uacv. Valutazioni che, tra le ipotesi alla base della morte dei “fi - danzatini”, esclusero il duplice omicidio tornando all’incidente: folgorazione o ossido di carbonio. Incidente, però, già scartato in passato. Da qui l’opposizione dell’avv. Franco Auletta, legale di Olimpia Fuina, la madre coraggio di Luca. «Vogliamo la riesumazione delle salme – disse Auletta – per verificare fratture ossee tra cui quella dell’os - so ioide di cui ha scritto il prof. Giancarlo Umani Ro n chi , nel 1966. Per lui, Luca fu strangolato. E va verificata la presenza di tracce di Dna». Così, Il 21 luglio scorso, il gip respinse la richiesta di archiviazione. Il magistrato, tra l’altro, accogliendo le istanze presentate dagli avvocati delle due famiglie, dispose la restituzione degli atti al pm per dar corso ad ulteriori indagini e affinchè conferisse l’incarico a un consulente medico - legale. Ieri, il rigetto dell’istanza di incidente probatorio motivato con la insussistenza delle ragioni per procedere alla sua effettuazione. Il gip ha stabilito, perciò, che il pm De Fraia, sulla scorta delle indicazioni fornite dal consulente, «dovrà decidere se procedere a una nuova riesumazione del corpo dei due giovani per fare chiarezza sull’ipo - tesi di duplice omicidio sostenuta dai parenti dalle vittime ed alla base della riapertura delle indagini». La decisione è accolta favorevolmente dall’avv. Auletta: «L’incidente probatorio non aveva senso non essendoci alcun indagato e non dovendo esaminare prove irripetibili. A questo punto, attendiamo solo la nomina dei consulenti e la data della riesumazione».

Fonte
Filippo Mele
La Gazzetta della Basilicata

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