giovedì 7 ottobre 2010

Policoro, aula più grande per la maxiclasse della “Giovanni Paolo II”

La maxiclasse, prima A, della scuola elementare “Giovanni Paolo II” di corso Pandosia avrà una nuova aula. Dopo un mese di proteste da parte dei genitori degli oltre 30 ragazzi nei confronti dell’Ufficio scolastico regionale, e su cui anche il reggente Prof. Francesco Dellorusso aveva sollecitato un intervento urgente dell’istituzione preposta per la risoluzione del problema nel più breve tempo possibile, si pone la parola fine. “Dopo due incontri –osserva il primo cittadino Nicola Lopatriello- a distanza di pochi giorni nel Palazzo di città dove ho raccolto le legittime aspettative delle mamme di questi bambini, avevamo calendarizzato una serie di interventi. Il primo prevedeva il sollecito all’ufficio scolastico; il secondo al sottosegretario alla Pubblica istruzione, Guido Viceconte; il terzo una nuova e più grande aula dove poter svolgere le lezioni con i giusti spazi per i discenti e infine qualora nessuna di queste fosse andata in porto avevo anche pensato ad un’ordinanza di chiusura della prima A. Nonostante il silenzio perenne delle istituzioni in queste settimane, mi sono deciso a passare alla fase operativa e nell’ambito dello stesso plesso ho trovato una stanza idonea per ospitare questi studenti. Credo che sia la soluzione più logica perché salvaguarda le ore di lezione e la sicurezza degli stessi alunni in un’aula ora idonea rispetto a quella precedente che non aveva le misure giuste, un metro e novanta centimetri per ogni scolaro, previste dalla normativa. Anche lo stesso ufficiale sanitario aveva certificato l’inidoneità della stanza. Nonostante tutto però nessun segnale è arrivato dagli organi competenti che andasse nella direzione auspicata da tutti: sdoppiamento della classe. Davanti a questo immobilismo mi sono preso io la responsabilità, dato che la competenza sulle scuole d’infanzia ed elementare è del Comune, di agire in prima persona risolvendo il problema logistico di questi ragazzi che ora potranno trascorrere l’intero anno scolastico negli spazi che più si addicono alla loro età e sicuramente più confortevoli. Lo sdoppiamento sarebbe stato l’ideale però per motivi di cui non conosco le ragioni, poiché la platea dei docenti precari è ampia, non è stato possibile. Ringrazio anche il sindacato dell’Ugl nella persona di Giuseppe Giordano per aver preso a cuore questo problema chiedendomi un appoggio istituzionale concreto per la causa di questi bambini”.

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