giovedì 9 dicembre 2010

I lavori del Consiglio comunale: privatizzato il servizio di riscossione imposte

Il Consiglio comunale nella giornata di lunedì 29 novembre ha votato, a maggioranza, l’argomento all’ordine del giorno relativo alla gestione del servizio di accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi comunali. A relazionare è stato in consigliere delegato Cosimo Simone (Dc): “entro il 31 dicembre bisogna pubblicare l’evidenza pubblica con la quale affidare a terzi il servizio di accertamento, liquidazione e riscossione delle imposte comunali (Ici, Tarsu, Tosap) come prescrive un’apposita legge nazionale. In pratica si tratta di una “privatizzazione” del servizio dopo un’attenta valutazione delle scelte organizzative dell’Ente per dare più efficienza ed efficacia all’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale sulle imposte comunali”. Nel dibattito che n’è scaturito, il consigliere di minoranza del Pd, Franco Labriola, ha manifestato le sue perplessità riguardo il mancato passaggio in commissione di questo atto chiedendone il ritiro. La sua proposta è stata però bocciata e dunque il dibattito è continuato. Lo stesso consigliere si è detto preoccupato di questa esternalizzazione viste le esperienze negative anche di Comuni limitrofi, Scanzano con l’Arit, e di come si andrà a rideterminare la posizione organica dei dipendenti comunali che operano in questo settore. L’altro consigliere del Pd, Fabiano Montesano, dichiarando il suo voto contrario, come tutta la minoranza, ha invece fatto esplicito riferimento ad un’esperienza passata al Comune di Policoro negli anni ’90 non sortendo i benefici sperati; viceversa il Municipio avendo una banca dati e un ufficio con buone professionalità potrebbe tranquillamente, a suo dire, mantenere in house il servizio. Il primo cittadino, assessore ad interim al Bilancio, Nicola Lopatriello ha risposto che la cassa la detiene l’Ente e il servizio funzionerà pressappoco in questo modo: “il versamento avverrà su un c/c del Comune; pertanto prima incassiamo e poi paghiamo”. Rocco Colucci (Pdl) ha poi tranquillizzato tutti dicendo: “il servizio sarà dato in affidamento comunque ad una società certificata dal ministero dell’Economia e dunque di assoluta affidabilità”. Successivamente il Consiglio all’unanimità ha votato un altro punto all’ordine del giorno relativo alla modifica di un articolo del regolamento edilizio che consente di poter svolgere attività commerciali ed artigianali in locali sotto il livello del fabbricato, a patto di non superare i parametri di dimensionamento dei piani e di pagare i relativi oneri. Due interrogazioni di Franco Labriola sono state rinviate perché il consigliere nel frattempo ha dovuto abbandonare l’aula per impegni personali. Infine la delibera sulla pronuncia della Corte dei Conti per l’accensione di un mutuo presso la Cassa depositi e prestiti per il pagamento di un debito fuori bilancio risalente ad una sentenza esecutiva della Corte d’Appello di Potenza di un esproprio del 1986, è stata ritirata dal presidente del Consiglio.

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