lunedì 20 dicembre 2010

RIESUMAZIONE FIDANZATINI DI POLICORO Roberta Bruzzone: "Quello che stiamo cercando c'è"






Policoro – Sono stati riesumati per la seconda volta (la prima 27/1/96 ma l'apparecchio raggi X non funzionò!) ed è stata svolta venerdì 17 dicembre, nel cimitero di Policoro, la prima sommaria ispezione cadaverica sui corpi di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i “Fidanzatini di Policoro”, trovati morti il 23 marzo del 1988 nell'abitazione della famiglia di lei, avevano 20 e 21 anni. In serata, a Matera, la tac 3d i cui esiti sono attesi nei prossimi giorni. A Policoro, in mattinata, cimitero chiuso, come ha ordinato giovedì il sindaco, per agevolare le operazioni. Che sono cominciate alle 10, quando il professor Francesco Introna, anatomopatologo nominato dalla Procura di Matera, con l'avvocato Auletta, la criminologa Roberta Bruzzone, consulente di Olimpia, la mamma di Luca, e una equipe del reparto Medicina Legale dell'Università di Bari, hanno varcato il cancello del cimitero. Il luogo in cui per 22 anni potrebbe essere stata sepolta la verità. Intorno alle 16, a bordo di un mezzo furgonato, le salme di Luca e Marirosa hanno lasciato Policoro: destinazione Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Lì in serata sono stati fatti gli esami radiologici e gli apparecchi hanno funzionato. Oggi, invece, alle 12, il professor Francesco Introna eseguirà l'autopsia. La Nuova lo ha intervistato prima che lasciasse Policoro. “ Le salme sono parzialmente mummificate, sicuramente meglio di quanto pensassi di trovare”, ha detto. E, ancora: “Ora (ieri per chi legge, ndr) faremo le tac sui resti che mantengono la loro integrità nonostante sia stata già fatta una riesumazione. Dopo di che svilupperemo e studieremo gli esiti delle tac e alla luce delle risultanze procederemo domani (oggi per chi legge, ndr) all'esame autoptico delle salme. L'esame valido per accertare la presenza di dna estraneo sarà effettuato solo su alcune zone del corpo, come le unghie, che sono state ritrovate”, ha concluso Introna. Dopo la tac a Matera, già nella serata di ieri i corpi di Luca e Marirosa sono stati trasferiti all'Istituto di Medicina Legale di Bari “dove resteranno per tutto il tempo necessario alle indagini”. Ieri al cimitero di Policoro c'era Olimpia Fuina, la mamma di Luca, la donna che in tutti questi anni non ha mai rinunciato a cercare la verità. “ Mai come oggi gioia e dolore si sono mischiati”, ha detto Olimpia prima che l'emozione le impedisse di continuare a parlare. Al cimitero ieri c'erano i famigliari dei due ragazzi. Era presente anche una delegazione lucana di Libera. Infine, l'avvocato di Olimpia Fuina, Franco Auletta, ascoltato quando era a Policoro. “ Dall'esame esterno ci sarebbero elementi molto importanti ai fini dell'accertamento della verità”, ha detto. Che ha aggiunto: “ Non sono un medico legale, ma dallo stato di conservazione delle salme, quasi mummificate, emergerebbero elementi molto interessanti”. Quali sono? “ Lesioni. Non solo l'osso ioide. Ma non sono un medico non m'intendo di anatomia. Ora aspettiamo la tac. A Matera è una delle migliori in Italia”.

L'INTERVISTA. Roberta Bruzzone: "Quello che stiamo cercando c'è"


Policoro. Un delitto (duplice) o un incidente? Attorno a questi interrogativi, in questi 22 anni, si è aggrovigliata la vicenda dei Fidanzatini di Policoro. I familiari dei due ragazzi hanno sempre rifiutato l'ipotesi dell'incidente. Non hanno mai convinto le ipotesi elettrocuzione e avvelenamento da monossido di carbonio. Apparse più che altro come la conseguenza di indagini condotte in maniera incompleta. Così, Olimpia Fuina (madre di Luca), l'avvocato Franco Auletta e la criminologa Roberta Bruzzone, sono ripartiti, tra gli altri elementi, dalla frattura dell'osso ioide del ragazzo di cui scrisse il professor Giancarlo Umani Ronchi. Una eventualità che farebbe pensare all'ipotesi strangolamento. Ieri La Nuova ha rivolto alcune domande alla criminologa Bruzzone, consulente di Olimpia, poco dopo l'ispezione esterna svolta sui corpi nel cimitero di Policoro.

In che condizioni erano i corpi?
Erano mummificati.

Quanto sveleranno i cadaveri di Luca e Marirosa?
Dall'esame ispettivo-visivo abbiamo evidenziato una serie di elementi. Quello che stiamo ricercando c'è. Certo aspettiamo gli altri accertamenti.

Cosa state cercando?
La possibilità di dna estraneo sulle vittime e una ulteriore certificazione del quadro lesivo.

Seguite la pista del duplice omicidio?
Direi proprio di si. Anche perchè l'ipotesi dell'incidente è stata esclusa già dagli atti non da noi. Tutte le ipotesi accidentali sono state abbondantemente indagate ma nessun riscontro le ha mai convalidate.

Fonte
La Nuova del Sud
Gianluca Pizzolla

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