giovedì 31 marzo 2011

«Turismo a rischio»



I migranti comporterebbero una diminuzione di visitatori
POLICORO - Il mondo turistico regionale mette le mani avanti su un possibile arrivo sulla costa, jonica e Golfo del Policastro, di migranti della Libia. Francesco Garofalo dell'associazione Lucania turismo doc e Giovanni Matarazzo di Federturismo lo hanno detto esplicitamente in una conferenza stampa tenutasi all'hotel Hermes del centro jonico nella giornata di ieri. I due imprenditori turistici temono un calo di arrivi in Basilicata dopo il tam tam mediatico dei giorni scorsi e sui numeri degli arrivi da tutto il Magreb: Libia, Tunisia e nazioni in odore di sollevazione popolare. «Non vogliamo -hanno sostenuto- passare per razzisti e non siamo contrari in linea di principio al dovere di solidarietà cui tutti non possono sottrarsi. Però i problemi causati dal maltempo degli ultimi mesi (novembre e marzo) hanno già danneggiato gli arrivi in loco. Infatti c'è già u n a percentuale di disdette per la prossima estate e Pasqua. Pertanto, anche se dai dati che ci risultano nessun operatore ha dato la propria disponibilità ad ospitarli, di concerto con i Comuni, basta che uno solo vada in contro tendenza che ci certificano il marchio di zona "a rischio". Nei giorni scorsi la Regione Basilicata aveva messo a disposizione l'ex caserma “Lucana” ma poi il ministero competente ha sconfessato Martorano e sulla base delle dichiarazioni del Governo nazionale che ha chiesto a tutte le regioni di fare la propria parte, non vorremmo che la destinazione più probabile sia la costa jonica. Noi abbiamo già due precedenti negativi sui dati dei flussi turistici: l'ondata di albanesi agli inizi del '90 e quello dei profughi del 1998 nell'ostello della gioventù di Policoro. Inoltre altre regioni del Nord sono già sul piede di guerra contro l'arrivo di migranti però noi che siamo più esposti, anche geograficamente, non vorremmo essere un mega contenitore. Il turismo di per sé è un settore troppo delicato che per un non nulla può subire un crollo nelle presenze. Da qui la nostra preoccupazione sulla prossima stagione turistica ormai alle porte. Non avremmo nulla da ridire invece se la scelta cadrà sui paesi dell'entroterra lucana che non hanno un turismo balneare".

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Ater Matera: a Policoro scelta alloggi per 20 famiglie

Giovedì 31 marzo alle ore 10,30 presso il Comune di Policoro si espleteranno le procedure di “scelta alloggi” edilizia agevolata-convenzionata in locazione permanente per l’assegnazione a n. 20 famiglie aventi diritto di Policoro. Lo rende noto l’amministratore unico dell'Ater di Matera Innocenzo Loguercio.
“Giunge ad epilogo, a distanza di circa due anni dall’ultimazione dei lavori, – sottolinea - un percorso tecnico-amministrativo di edilizia agevolata-convenzionata il cui costo totale è di 1.500.000,00 euro progettato dall’Ufficio Tecnico dell’Ater ed eseguito dall’impresa Carpenteria del Sud di Rotondella.
Determinante è stata l’azione sinergica intrapresa tra l’Ater, il Comune di Policoro e l’Agenzia del Demanio di Matera per la risoluzione di problematiche legate alla cessione bonaria dell’area edificatoria bloccatasi dal 2006.
L’impegno dell’Azienda Ater di Matera – sottolinea Loguercio - è di consegnare, possibilmente nel mese di aprile, altri 14 alloggi di edilizia sovvenzionata ad avvenuta verifica dei requisiti degli aventi diritto da parte della Commissione Provinciale Assegnazione Alloggi che si terrà a breve”.

fonte
Basilicatanet

Ferrara: “No ai profughi nel Metapontino”

POLICORO - Il possibile arrivo di cittadini libici nella piana del Metapontino trova contrario il consigliere comunale di maggioranza della città di Policoro, Giuseppe Ferrara (Casa dei moderati): “Non ho nessun pregiudizio nei loro confronti –osserva-. La mia considerazione nasce però da un semplice ragionamento: la fascia jonica poggia le sue basi su due pilastri fondamentali che sono l’agricoltura e il turismo. Lo stato del settore primario dell’economia regionale sappiamo in che condizioni si trova: crisi atavica da anni ormai e le due calamità naturali degli ultimi mesi ha precipitato oltremisura la situazione. A questo punto l’unica àncora di salvataggio che ci rimane è il turismo. Negli ultimi anni il comparto ha incrementato i posti letto e di conseguenza le strutture, e questo è già un buon risultato. Se non vogliamo bruciare tutti i passi in avanti fatti finora in pochi giorni cerchiamo di prevenire fenomeni che si potrebbero ritorcere contro “marchiando” la nostra area come zona di serie B. Questo non significa che la Lucania non debba fare la propria parte nell’accoglienza di profughi e richiedenti asilo politico. Noi siamo storicamente terra di accoglienza e non ci vogliamo sottrarre ad un nostro dovere e caratteristica alta e nobile della nostra terra, e per questo credo che l’idea lanciata dagli imprenditori del turismo di accogliere questa povera gente nell’entroterra dove ci sono strutture vuote, anche di proprietà pubblica, sia la soluzione più logica e nell’interesse di tutti in questo momento in cui l’estate è alle porte. Vorrei inoltre ricordare che Policoro ospitò senza grossi problemi nell’autunno del 2008 profughi africani in un momento di bassa stagione dimostrando così di essere città solidale, ora però non è il momento giusto”.

mercoledì 30 marzo 2011

Ripristinato a Policoro il servizio per le revisioni delle patenti di guida ai cittadini affetti da patologie invalidanti

È stato ripristinato a Policoro il servizio per le revisioni delle patenti di guida ai cittadini affetti da patologie invalidanti. Il decreto legislativo n.285 del '92, prevede una sola Commissione a livello provinciale è questo comporta ovviamente un carico di lavoro notevole. Per venire incontro alle richieste di numerosi cittadini con patologie invalidanti, che dal Metapontino sono costretti a recarsi a Matera, la direzione strategica ha deciso di ripristinare il servizio nella cittadina jonica e quindi la Commissione si recherà periodicamente a Policoro. Gli interessati possono inoltrare richiesta all'Ufficio Sanitario di Policoro (0835-986455) che provvederà ad informarli su tutte le procedure

Il Policoro e la sagra delle occasioni sprecate

POLICORO - E' mancato solo il gol allo 0-0 incolore che rende indigesto il pranzo dei Valente-boys, in grado di sbagliare qualcosa come ben 14 occasioni da rete. Partita briosa, vispa, col Policoro che dice la sua fin dai primissimi istanti del match. Al 10' palla gol raccolta, dopo un corner, da Ragazzo che scheggia la traversa con un colpo di testa. Poi Saccente al 18' e Oriolo al 27' sbagliano da ottima posizione. Il Policoro riesce anche a mangiarsi l'ennesimo gol con Cappiello, e grazie al colpo di reni strepitoso di Perna, il Viaggiano si salva ancora. Il numero 10 si distingue ancora lambendo la traversa con un bel sinistro da fuori. Segnali che il Policoro domina senza fatica mentre la compagine del povero De Stefano guarda inerte come si gioca a calcio. La musica al Perriello non cambia mai neanche nel secondo tempo: Ragazzo si mangia un gol su assist di Saccente, Bruno, da poco entrato, è pericoloso di testa. Policoro deciso ma le occasioni si sprecano come coriandoli. La squadra di Valente azzanna il Viggiano sin dai primi minuti della ripresa: ne passano 2, infatti, per registrare la botta di Cappiello. Al 10' cross di Oriolo da sinistra, sponda di Ragazzo e destro a incrociare di Cappiello, che fa la barba al palo. L'undici ospite incappa nelle fauci della bestia policorese in una giornata in cui sarebbe meglio starsene comodamente in poltrona. Il reparto difensivo incarna al meglio l'atteggiamento passivo dei viggianesi, aprendo un'autostrada di fronte al giovanissimo Ragazzo, ma il centravanti oggi non sarebbe letale neanche alla play station. Sbaglia l'impossibile meritandosi tutte le occhiatacce di Valente. Ancora occasioni. Prima il neo entrato Bruno con un tiro sporco in mezzo all'area, poi sempre il solito Ragazzo con una sberla terrificante di prima intenzione. La formazione ospite è a un passo dal subire il gol, ma Ragazzo, Cappiello e Saccente decidono che la sagra del gol sbagliato deve organizzarla il Policoro. E così è quando dal 30' al 40' i tre collezionano tre sbagli sotto misura letteralmente inenarrabili. Al 42' episodio alquanto dubbio. Fallaccio su Bruno in area ospite ma Pascaretta di Moliterno lascia correre con nochalanche. La partita finisce dopo che Genovese atterra Ragazzo che prova a ubriacarlo con una serie di movimenti fuori area. Lo stesso Ragazzo chiude la gara incespicando e regalando la palla alla retroguardia ospite, che tanto per cambiare, spazza. Un monologo policorese dunque, quello vistosi al Perriello, che è terminato senza un gol. Raffica di occasioni, gioco spumeggiante, ripartenze veloci, baricentro altissimo non sono state sufficienti per violare almeno una volta la porta di Perna. 0-0 dunque, ma quantomeno lo spettacolo non è mancato.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

martedì 29 marzo 2011

Massimo Ranieri in concerto a Policoro

Il cantante partenopeo Massimo Ranieri si esibirà in un concerto musicale e in un recital nella città di Policoro all’interno dell’impianto sportivo “PalaErcole” il prossimo primo maggio in contemporanea con la manifestazione di Telethon, la raccolta fondi più conosciuta d’Italia per la ricerca contro le malattie genetiche. A darne comunicazione è l’assessore comunale al Turismo Mary Padula: “Cultura e solidarietà sono per noi due valori imprescindibili che vanno di pari passo in tutte le iniziative che mettiamo in campo. La presenza qui a Policoro di un artista di livello internazionale qual è appunto Massimo Ranieri, è il miglior biglietto da visita che la città jonica e tutta la Basilicata possono mostrare a chi ancora non conosce le nostre peculiarità. In perfetta sintonia con quello fatto finora, l’Amministrazione comunale continua la sua politica di promozione del territorio per aprirlo all’esterno e farlo entrare nei circuiti turistici che contano. E questa è stata una grande occasione per noi aver inserito nel ricco tour di concerti del famoso cantautore di fama internazionale anche la città di Policoro. Che per l’occasione ha organizzato un contenitore culturale ancora più ampio ospitando, nella stessa location, anche l’evento Policoro per Telethon ormai consolidatosi da qualche anno che fa il paio con la maratona televisiva nazionale e altre manifestazioni complementari, tutte finalizzate ad aiutare i più bisognosi, soprattutto quelli affetti da patologia congenite. Nel momento in cui abbiamo dovuto incrociare l’aspetto musicale e quello solidale siamo stati ben lieti di averlo fatto”.

Undici stagisti al Comune di Policoro

Il Comune di Policoro ospiterà nelle prossime settimane undici allievi che hanno terminato il corso di formazione di: “Operatore socio-assistenziale” presso la “Scuola europea centro di istruzione professionale” ubicata nella città jonica. Il tirocinio è completamente gratuito e sarà svolto all’interno di cooperative sociali che gestiscono servizi pubblici per conto dell’Ente: Centri diurni, case famiglia per un totale di 300 ore. L’accordo è stato possibile grazie ad un protocollo di intesa sottoscritto nel 2005 tra la direttrice della suddetta scuola e l’Amministrazione comunale dell’epoca: “La città di Policoro –osserva il sindaco facente funzioni Rocco Leone- si sta caratterizzando per l’eccellenza nella qualità dei servizi alla persona erogati. Infatti sono presenti diverse strutture che accolgono persone, purtroppo, disagiate i cui problemi vengono alleviati da tanti assistenti sociali e volontari di associazioni no profit e cooperative sociali presenti in città. Ai quali si aggiungono quelli formati da apposite scuole, i cui allievi potranno applicare sul campo con questa esperienza tutte le conoscenze acquisite durante il percorso professionale. E sono sicuro che dopo questo stage usciranno arricchiti nei loro saperi e con una maggiore consapevolezza che aiutare il prossimo è un dovere di tutti, indipendentemente dai ruoli. E in questo troveranno nelle operatrici che li seguiranno un valido supporto morale e materiale, in modo tale che in un futuro, mi auguro imminente, dopo tanti sacrifici possano trovare uno sbocco occupazionale in un settore, quello sociale, la cui domanda è sempre più crescente, alla quale per dare risposte adeguate c’è bisogno di personale qualificato”.

lunedì 28 marzo 2011

La scuola di ballo “La Luna” al campionato italiano di danza




POLICORO - Per il terzo anno consecutivo la scuola di ballo di Policoro "La Luna" dei maestri Erasmo Massimiani e Romina Cammisa si qualifica al campionato italiano di danza ACSI anno 2011. La coppia di ballerini jonici ha ottenuto la qualificazione aggiudicandosi ben sette primi posti e vincendo il trofeo anche in virtù di essere stato uno dei club più numerosi della competizione con ballerini che si sono esibiti in sette diverse discipline, partecipando alla competizione nazionale valevole per la Coppa Italia e la selezione ai campionati italiani ACSI. Le gare si sono svolte al Palafiom di Taranto il venti marzo 2011. In competizione numerosissime scuole di ballo provenienti da varie regioni: Basilicata - Puglia e Calabria, per un totale di circa 1000 ballerini. La scuola ha riscosso un enorme successo nel palazzetto dello sport pugliese stracolmo di spettatori, tra i quali anche alcuni policoresi. I maestri Massimiani e Cammisa, dopo quasi 20 anni di attività, sono felicissimi del livello tecnico raggiunto, degli innumerevoli successi ottenuti ma, ciò che li rende maggiormente orgogliosi è l'approccio positivo e talvolta critico nei loro stessi confronti (in caso di sconfitta ) che hanno nelle competizioni cui partecipano. Infatti, il loro segreto sta nei sacrifici durante gli allenamenti che si traducono poi in vittorie durante le manifestazioni di danza; oltre ad impegnarsi, studiare e allenarsi per anni. Infine è necessario avere molta passione, amore, capire la tecnica, impegno, dedizione e sopratutto molta volontà. E tutti questi valori vengono trasmessi ai loro allievi.

Di seguito la classifica della scuola jonica
- I° Classificato pulcini Under 4 disciplina: Sincro-Latino
- I° Classificato Under 6 disciplina: Show-Dance
- I° Classificato Under 9 disciplina: Hip-Hop
- I° Classificato Under 9 disciplina: Show-Dance
- I° Classificato Under 13 disciplina: Hip_Hop
- I° Classificato Under 13 disciplina: Sincro-Dance
- I° Classificato Over 16 disciplina: Hip_Hop
- Trofeo per uno dei Club più numerosi,

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

I clown portano l’allegria in ospedale

POLICORO - I clown arrivano in corsia. Martedì 22 marzo presso l’ospedale di Policoro “Giovanni Paolo II” , il gruppo materano “Clownterapia” ha fatto visita ai pazienti del nosocomio jonico per praticare musicoterapica e clownterapia a grandi e piccini. L'associazione materana senza fini di lucro, persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale ed ha lo scopo primario di riscoprire e recuperare le antiche tradizioni e manifestazioni popolari, al fine di valorizzare gli aspetti culturali e folkloristici del territorio e a tale scopo partecipare alla promozione e allo svolgimento di manifestazioni di natura sportiva dilettantistica, ricreativa e di accrescimento socioculturale. Dell'associazione, fa parte il gruppo folk “U' Uagnin Assnziel”, che ha come finalità oltre alla solidarietà, la promozione, tutela e valorizzazione delle antiche tradizioni lucane e materane, della musica folkloristica che ci è stata tramandata. L'Associazione promuove, inoltre, un'azione di sostegno nei confronti di soggetti che per diversi motivi vivono una condizione di disagio
sociale e/o materiale, organizzando momenti di aggregazione con l'obiettivo di incentivare la cultura dell'amicizia e della condivisione in un clima di solidarietà e cultura del reciproco aiuto e sostegno. In particolare, nel periodo natalizio, vestiti da Babbo Natale, i soci si recano nelle scuole dell'infanzia pubbliche e private, in ospedali e presso le abitazioni di bambini con handicap e persone anziane, portando loro cioccolate, panettoni, palloncini e
regalini oltre ad un sorriso. Vestiti da clown, si recano in ospedale e presso le strutture dove ci sono bambini ammalati, o in difficoltà, portando loro tanta allegria. Inoltre, vigilano l'ingresso e l'uscita dei bambini da scuola. La clownterapia è l'applicazione di un insieme di tecniche derivate dal circo e dal teatro di strada in contesti di disagio (sociale o fisico); uno dei più famosi clown-dottori al mondo non che il celebre inventore delle trattazioni di questo spazio è Patch Adams, che introdusse il concetto secondo cui il vero scopo del medico non è curare le malattie, ma prendersi cura del malato. Tale concezione stravolge alcuni dei concetti cardine della medicina occidentale moderna, rendendo Adams un personaggio rivoluzionario e scomodo che si contrappone in maniera forte alla medicina delle case farmaceutiche.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Fidapa e Unc insieme nella cena al buio

POLICORO – Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più. E che amico. Veramente speciale. Ormai la Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni e affari) del centro jonico e l’Unione nazionale ciechi (Unc), sezione di Matera, camminano a braccetto. La prima fa da battistrada, la seconda illumina il cammino con la sua sensibilità. Così venerdì 18 marzo nell’Oro hotel di via Lido di Policoro le due associazioni si sono strette in un abbraccio ideale nell’evento: “Cena al buio”, organizzata dall’Anc. Per molti apparentemente poteva sembrare impossibile mangiare non potendo guardare il piatto, le posate e soprattutto i commensali, invece: “l’esperienza è stata bellissima, -spiega Maria Antonietta Amoroso-. Perché un’emozione del genere nella mia vita non l’ho mai provata e come me tutte le altre persone che si sono sedute intorno al tavolo. Anzi per alcuni aspetti è stato più semplice cenare venerdì che non gli altri giorni in condizioni “normali”. Per un semplice motivo: ci siamo affidati a loro non solo per mangiare, ma anche per camminare e per conoscere chi ci stava al nostro fianco. Gli spazi in quella situazione ci sono sembrati amplificati tanto da colmarli alzando il tono della voce.... e non potete immaginare quanto ci siamo divertiti nel riconoscere le portate!!! Ci siamo affidati a loro: Pino, Caterina, Mario, Grazia e la nostra fiducia è stata ben ripagata, e lo dico senza retorica perché ci hanno fatto sentire a nostro agio e anche privilegiati in un ambiente per noi nuovo dentro il quale solo frequentandolo si può capire la condizione di chi lo vive: un'esperienza fuori dal comune capace di coinvolgere tutti i sensi, escluso uno naturalmente. Noi ospiti siamo stati guidati da personale non vedente che va molto aldilà del semplice atto quotidiano del cenare. Il buio ha caratterizzato la serata e sensibilizzato noi offrendo loro, al contempo, un momento unico e inconsueto per divertirsi”. Oltre l’esperienza umana le finalità sono state anche altre: ridurre la distanza psicologica tra chi ha perso il bene prezioso della vista e chi non ha, questa minoranza visiva; risvegliare i sensi del gusto, dell'olfatto, del tatto, dell'udito; giocare a riconoscere le cose, a distinguere oggetti comuni senza la vista, a godere di sapori e profumi senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi e dulcis in fundo, ma non meno importante, contribuire attivamente ad un progetto di volontariato e solidarietà. “Non ci siamo tutti dimenticati nemmeno della celebrazione, anche se con un giorno di ritardo –conclude la Amoroso- dei 150° dell’anniversario dell’Unità d’Italia e cantato tutti insieme l’Inno di Mameli dove ci siamo sentiti fratelli d’Italia, di sangue e soprattutto uguali”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

sabato 26 marzo 2011

Il romanzo di Concetta Arleo nel catalogo Feltrinelli




POLICORO – Scrittori si nasce o si diventa? Il dubbio amletico è stato sciolto da Concetta Arleo, ragazza del centro jonico, che per caso è approdata nel gotha della letteratura italiana: il catalogo della Feltrinelli. Tra qualche mese il suo romanzo: “Mille mondi lontano da me” sarà nelle librerie d’Italia edito da “Aletti Editore”. Se vivesse negli States sarebbe quasi normale diventare qualcuno partendo dal basso, ma in una nazione con una bassa mobilità sociale dove il lavoro dei genitori e anche, spesso e volentieri, dei figli è una bella pagina di vita da raccontare. Lei nel mondo della scrittura è arrivata solo un anno fa quando partecipò al concorso “Il Federiciano” con la poesia: “Via da me”. In quella circostanza impressionò gli addetti ai lavori che la stimolarono a perseguire questa sua propensione alla scrittura. E così dopo una breve pausa di riflessione trovò l’ispirazione giusta per buttare giù un romanzo narrando la storia di Dora, una restauratrice che da Roma và a Barcellona per uno stage lavorativo e incontra un uomo. Lei pensa che sia il grande amore della sua vita e invece non è così perché non è affatto corrisposto, solo che lui non lo dice apertamente. Finita l’esperienza lavorativa ritorna in Italia, a Firenze, per continuare a specializzarsi e approfondisce anche l’amicizia con un altro uomo. Ma si ripete il “film” già visto in Catalogna. Per Dora sembra finita e invece trova la forza e la consapevolezza che la vita continua proprio da queste due esperienze negative per fortificare il suo carattere e per passare da un atteggiamento passivo della vita a uno più attivo, in cui acquisisce consapevolezza di sé e delle sue qualità fino a quel momento relegate in un angolino della sua mente. “Il libro –afferma l’autrice che lavora nella palestra di via Lazio- non è un’autobiografia, anche se non nascondo in alcuni passi tratti della mia vita, ma un intreccio di amore e psicologia che sfocia poi in un percorso con la protagonista, Dora, che acquisisce maggiore autostima delle sue potenzialità e capisce dopo la fine delle due relazioni di essere libera, mentre prima in realtà era sola”. Concetta Arleo non nasconde la sua soddisfazione per aver catturato l’attenzione dei consulenti letterari della casa editrice: “Il 30 gennaio di quest’anno –spiega- ho inviato il mio lavoro ed entro quaranta giorni, così mi avevano detto, mi avrebbero fatto sapere…quando poi ho ricevuto la comunicazione che il mio libro aveva trovato il loro gradimento, non nascondo di aver fatto salti di gioia. Abbiamo già sottoscritto il contratto per l’acquisto di un certo numero di copie, oltre a far veicolare il romanzo nei circuiti letterari che contano. Quando saprò con certezza la data di uscita nelle librerie, lo presenterò ufficialmente anche nella mia città, Policoro”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 25 marzo 2011

Simone (Dc): “Il crocifisso simbolo di libertà”




POLICORO - La Corte europea dei diritti dell’uomo nei giorni scorsi ha bocciato il ricorso contro chi si era rifiutato di lavorare in un ambiente di lavoro pubblico dove c’è esposto il crocifisso. Il consigliere comunale della Dc, Cosimo Simone, componente della segreteria politica regionale, ammette: “Quando ho letto la sentenza ho tirato un sospiro di sollievo. Ritenevo inopportuno il ricorso e temevo il peggio per tanti cattolici/cristiani. Ma alla fine ha prevalso il buon senso e anche i giudici europei si sono schierati per la libertà di coscienza e l’orientamento educativo che da esso traspare. Chi si è trovato in condizione di disagio non poteva metterla sul piano giuridico perché mai e poi mai, e lo dico da cattolico, il crocifisso è stato sinonimo di indottrinamento essendo un simbolo in cui ciascuno liberamente ha il diritto di custodire le proprie tradizioni, di considerare il crocifisso un simbolo al contempo religioso e civile, e di riservare alla religione della maggioranza, fino a prova contraria, preponderante in Italia visibilità in ambito pubblico senza la necessità di rimuoverlo. Ma questo non significa che l’Italia non sia uno Stato laico, poiché noi sosteniamo “Libera chiesa in libero Stato”, dove la prima ha una missione spirituale di educare le coscienze e di eticizzare la società in base alla propria dottrina, e la seconda quella di garantire il pluralismo delle confessioni religiose e la libertà di culto, sempre nel rispetto dell’ordinamento giuridico, all’interno dello Stato liberaldemocratico, e questo principio viene garantito a chiunque. Cosa che non accade a tanti cristiani nel mondo, soprattutto in Oriente, che vengono sistematicamente perseguitati da chi professa altre religioni. Siamo noi cristiani a dover presentare ricorso contro altre confessioni religiose”.

Acli, conferenza sulla storia dello sport

POLICORO - Nei giorni scorsi presso la sede circolo Acli Policoro, si è svolta l'assemblea dei veterani dello sport- sezione UNVS "Magna Grecia" del Metapontino. All'Ordine del giorno l' organizzazione convegno regionale sport disabili il Tesseramento U.N.V.S. anno 2011; Attribuzioni incarichi sezionali; Varie ed eventuali. Prima dell'inizio dei lavori nella preghiera di rito, su invito di monsignor Nolè vescovo di Tursi-Lagonegro, sono state ricordate le persone che soffrono la fame nel mondo e che vivono in grande difficoltà, come per esempio le popolazioni del Giappone colpite dal terremoto e subito dopo dal nucleare grande nemico invisibile dell'umanità intera. Il presidente Nola, che ricopre anche l'incarico di consigliere nazionale U.S.ACLI, aprendo i lavori ha ringraziato i convenuti per la loro partecipazione nonostante le difficoltà causate dal maltempo che quest'anno, in maniera particolare, ha colpito anche la Basilicata. Si è passati quindi al 2° punto all'o.d.g.: convegno regionale sport disabili. Tutti gli interventi hanno mostrato sensibilità ed attenzione per la categoria. Il delegato unvs Santoro, dopo aver ricordato le finalità dell'associazione riconosciuta anche dal Coni, ha informato l'assemblea che l'attività rientra nel programma approvato a settembre scorso e di aver già contattato, insieme Nola, il comitato italiano paraolimpico (C.I.P.) di Basilicata e gli organi competenti del Coni e della Scuola . Il presidente del Coni di Matera Elio Di Bari, intervenendo subito dopo, ha avuto parole di apprezzamento per la sezione U.N.V.S. "Magna Grecia" per aver scelto di discutere un argomento delicato verso cui nessuno può sottrarsi o far finta di non esserci. "Sicuramente il Coni provinciale di Matera e di Potenza – ha continuato Di Bari- il C.I.P. di Basilicata, l'Ufficio Scolastico Regionale, i Comuni, le federazioni del Coni, gli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni come l'U.S.ACLI ed altri, le associazioni di volontariato come la croce d'oro di Policoro , e non ultime le parrocchie, daranno il massimo contributo per la riuscita del convegno che sarebbe opportuno svolgere a Policoro, magari presso il Centro Giovanile Padre Minozzi, dotato di sale accoglienti, di impianti sportivi ed ampio parcheggio. L'esposizione di Di Bari è stata condivisa da tutti gli altri che hanno chiesto la parola come il dott. Malvasi, il prof. Quinto, il sig. Caminiti, l'ingegner Romeo, il rag. Varasano, il geometra Brescia ed il prof. Di Sanzo. "Con la presenza del presidente Elio Di Bari, che a breve festeggerà cinquanta anni di impegno nello sport, - ha commentato Nola - la sezione "Magna Grecia" del Metapontino si sente più forte. L'attaccamento di Elio allo sport ed ai problemi sportivi, compreso quelli dei diversamente abili i quali non hanno alcuna colpa per essere tali, non ha limite ed aiuta tutti noi a raggiungere più facilmente gli obiettivi che il mondo dello sport oggi ci chiede in una società in cui il tempo libero interessa tanti giovani e tante famiglie a volte in gravi difficoltà." In stretta collaborazione con il comitato paraolimpico (C.I.P.) il convegno vedrà l'esibizione di diversamente abili in alcune discipline sportive e la partecipazione di atleti che si sono distinti in diverse competizioni locali o ad altri livelli. La discussione del primo punto all'o.d.g. si è conclusa con la nomina del comitato tecnico del convegno fissando anche la data della prossima riunione organizzativa per mercoledì 30 marzo alle ore 18,30 sempre presso la sede circolo Acli Policoro. Si è quindi passati al 2° punto all'o.d.g. deliberando all'unanimità la quota associativa uguale a quella dell'anno 2010. Per quanto riguarda il 3° punto all'o.d.g. l'assemblea ha nominato all'unanimità un secondo vice presedente nella persona di Emanuele Brescia, già membro del consiglio direttivo, con l'incarico di mantenere i rapporti con gli enti locali , mentre il rapporto con le scuole è stato assegnato all'altro vice presidente Alfio Crupi. Il settore "diversamente abili" è stato assegnato a Carmine Capobianco e quello delle associazioni di volontariato ad Arturo Caminiti. A Filippo Verde, invece, è stato affidato il coordinamento del settore eventi e manifestazioni. Nelle varie ed eventuali,infine,il prof. Santoro,d'intesa con il presidente Elio Di Bari del Coni di Matera, ha proposto l'organizzazione di una conferenza sulla storia dello sport attraverso le fonti anno 1500/1600/1700, a cura del dottor Giovanni Bagaglia (ex direttore della biblioteca centrale dello sport del Con nazionale e già vice presidente Sud Italia Veterani dello Sport).

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

giovedì 24 marzo 2011

Archiviata l'inchiesta "Toghe lucane": «Non ci sono elementi»

Un impianto accusatorio lacunoso» e tale da non presentare elementi «di per sè idonei» a esercitare l'azione penale. Con queste parole il gup di Catanzaro Maria Rosaria di Girolamo, ha messo la parola fine all'inchiesta Toghe lucane, avviata all'inizio del 2007 dall'allora pm di Catanzaro Luigi de Magistris, archiviando ogni accusa. A chiedere l'archiviazione era stato il pm Vincenzo Capomolla che aveva ereditato l'inchiesta da de Magistris, oggi europarlamentare di Idv, dopo il suo trasferimento da Catanzaro deciso dal Csm. L'opposizione di alcune parti offese aveva portato alla celebrazione di un'udienza preliminare che si è conclusa venerdì scorso. Oggi il deposito della decisione. Non ci sono prove, dunque, per il gup, dell'esistenza di un comitato d'affari che avrebbe agito in Basilicata con la complicità di politici, magistrati, professionisti, imprenditori e rappresentanti delle forze dell'ordine, così come ipotizzato originariamente da de Magistris. Un'inchiesta, quella di Toghe Lucane, nata sull'onda di contrasti nati all'interno del Palazzo di giustizia di Potenza e che avrebbe visto un'associazione per delinquere muoversi intorno alla costruzione del villaggio turistico Marinagri di Policoro (Matera) per intascare contributi comunitari. Per quest'ultima vicenda, tra l'altro, quattro persone erano già state assolte, da un altro gup, nel dicembre 2009. Gli elementi, sottolinea il giudice, «non consentono di sostenere adeguatamente, nei confronti di tutti gli indagati, una fattispecie associativa quale quella ipotizzata, essendo del tutto carente la prova in ordine all'esistenza di un sodalizio». Per il gup, tra l'altro, non sono neanche necessarie ulteriori indagini «vista l'enorme mole di materiale probatorio già acquisito che spazia dall'assunzione di informazioni all'acquisizione di documenti ed intercettazioni». Con la decisione del gup, vedono riconosciuta la giustezza delle loro posizioni politici come il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e l'ex sottosegretario del governo Prodi e ora senatore del Pd, Filippo Bubbico; magistrati come l'ex pm della Dda di Potenza Felicia Genovese (che per questa vicenda è stata trasferita al Tribunale di Roma) e il marito, Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell'ospedale di Potenza; Vincenzo Tufano, all'epoca procuratore generale a Potenza; Gaetano Bonomi, all'epoca pm a Potenza; Giuseppe Chieco, all'epoca procuratore a Matera e Iside Granese, ex presidente del Tribunale di Matera; Emilio Nicola Buccico, ex componente del Csm ed ex sindaco di Matera. L'archiviazione di Toghe Lucane non è stata commentata da de Magistris, che ha declinato le richieste in tal senso. È stata commentata, invece, dall'ex procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano che «a quelli che hanno provocato questo terremoto e hanno dato dolore alle nostre famiglie e infangato l'onore della Basilicata» ha detto: «vergognatevi dinanzi agli uomini e pentitevi dinanzi a Dio». Il presidente dei deputati del Pdl, Maurizio Gasparri, da parte sua, ha detto che «l'archiviazione dovrebbe causare sentimenti di vergogna per i magistrati che la svolsero e per i giornalisti che pubblicarono articoli pieni di fatti non veritieri. La vicenda non finisce qui».

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Una nuova casa famiglia a Policoro

Il 28 marzo scadono i termini dell’indagine di mercato proposta dall’Amministrazione comunale relativa all’affidamento del servizio di progettazione di una casa famiglia per persone con disabilità: “Dopo di noi”. Tra tutte le candidature pervenute entro le 12:00 di tale data saranno scelti cinque professionisti/operatori economici da invitare successivamente alla procedura negoziata per l’incarico professionale di progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, direzione lavori e coordinatore della sicurezza. Possono partecipare coloro i quali sono in possesso della laurea in Architettura-Ingegneria con relativa iscrizione all’albo professionale di riferimento; studi associati; consorzi di società di professionisti. Per qualunque altra informazione rivolgersi all’ufficio tecnico comunale. “Policoro è la città capofila dei Pois (Piano di offerta integrata di servizi alla persona) Metapontino –osserva il sindaco facente funzioni di Policoro Rocco Leone- e quella della costruzione di una casa famiglia nel centro jonico non è altro che il primo passo verso un sistema di servizi che migliori la qualità della vita dei destinatari, i ceti meno abbienti, in tutto il comprensorio di riferimento di questi finanziamenti regionali. Insieme agli altri Comuni interessati all’intervento, abbiamo già effettuato alcuni incontri dai quali è emerso una capacità progettuale delle municipalità coinvolte nella diversificazione dei servizi senza lasciare scoperta nessuna fascia sociale: dai bambini agli anziani, passando per gli stranieri, comunitari e non, ragazze madri e indigenti”.

Angeli della strada: «118, meritiamo la medicalizzata»

POLICORO - «Non siamo una comunità di serie B». E’ la denuncia dell’associazione policorese “Angeli della strada”, dopo la risposta del presidente regionale del servizio 118, Libero Mileti, alla richiesta di un’ambulanza medicalizzata presso l’ospedale di Policoro. «Avevamo scritto all'assessore alle Politiche sociali della Sanità, Martorano - spiega il presidente Mario Rubino- circa 2.800 firme di cittadini che chiedevano il ripristino dell'ambulanza 118 col medico a bordo precedentemente spostata a Tinchi di Pisticci, che a tutt'oggi svolge la sua attività non di emergenza,ma di trasporto pazienti (basta vedere le prestazioni effettuate da agosto ad oggi). Dopo circa sei mesi, precisamente l'8 marzo 2011, l'assessore ci fa rispondere dal Direttore pro tempore del Dires, Libero Mileti, il quale scrive testualmente: “In merito all'oggetto, preso atto del contenuto della nota, è opportuno segnalare alle S. V. che il Sistema di Emergenza Territoriale è per sua stessa natura un sistema dinamico caratterizzato da un costante movimento di ogni sua singola componente nell'arco delle 24 ore. Comprendendo la preoccupazione che ha indotto la raccolta delle firme, va sottolineato che la popolazione di Policoro è ampiamente tutelata sia per la presenza, sul proprio territorio comunale, di un presidio ospedaliero sede di Psa sia per la disponibilità di due ambulanze di Basilicata Soccorso estremamente ravvicinare tra loro e allocate presso l'ospedale di Policoro stesso e presso l'Enea di Rotondella”. Queste motivazioni non ci sembrano confortanti e adeguate. Riteniamo che Mileti non sia aggiornato sulle prestazioni che vengono effettuate a Policoro. Abbiamo modo di sapere che nell'ambito della stessa Asm e nella stessa regione, vengono adottate due metri di misura diversi: Matera che vanta l'ospedale, con un Psa dotato di due ambulanze del 118 una delle quali medicalizzata; Potenza città che è sede del San Carlo anch'essa dotata di un ampio Psa all'avanguardia e si avvale di 2 medicalizzate. Come mai tale esigenza di spostare la medicalizzata ha riguardato solo noi cittadini della fascia jonica, siamo forse di serie inferiore rispetto agli altri? In riferimento poi alla legge regionale 21 del 3 agosto 1999, che prevede l'allocazione delle ambulanze medicalizzate del 118 presso i Psa, come mai solo per Policoro non viene ripettata?».

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

mercoledì 23 marzo 2011

Policoro, conferenza permanente delle donne democratiche

Si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea costitutiva della “conferenza permanente delle donne democratiche di Policoro”. L’incontro promosso dalle componenti della locale sezione, dalla segretaria Bice Di Brizio e dalle responsabili regionali della conferenza, - si legge in un comunicato - si è tenuto nella locale sede del PD di Policoro e ha registrato una considerevole partecipazione, segnale di un interesse ritrovato per le politiche di genere e di pari opportunità. La Conferenza ha visto la presenza della segretaria del partito locale, della portavoce regionale della Conferenza delle Donne del PD Rossella Brenna, della Presidente dell’assemblea regionale del PD Pasquina Bona, della dirigente nazionale dei Giovani Democratici Francesca Leone. Dopo l’introduzione della segretaria e l’intervento di Rossella Brenna che ha rappresentato le ragioni della Conferenza la discussione si è incentrata sulle tematiche dell’avvilente condizione femminile e sul rapporto tra essa e il patto Costituzionale, specie alla luce delle vicende che hanno coinvolto il Primo Ministro.
L’assemblea ha eletto coordinatrice della CPT di Policoro la giovane Vittoria Purtusiello, già componente dell’assemblea regionale dei Giovani Democratici e membro del direttivo cittadino del PD, che ha sostenuto con forza il bisogno per le donne di riappropriarsi di uno spazio di discussione e di proposta al quale con troppa superficialità si era rinunciato, e per dare una ulteriore spinta alla battaglia dei diritti per la parità di genere, un valore democratico e uno strumento attraverso il quale percorrere la strada di una ripresa dei valori civili. I lavori sono stati conclusi dalla senatrice Maria Altezza che ha approfondito l’iter parlamentare che ha permesso l’approvazione dell’emendamento Germontani sui rinnovi dei Cda delle società quotate e che ha affrontato in particolare la tematiche relative al grave problema della disoccupazione femminile illustrando le proposte del Partito Democratico. La senatrice ha inoltre aggiunto che il PD non può essere forza di cambiamento senza le donne, essendo la parità di genere principio base di una cultura moderna e riformista.

FONTE
Basilicatanet

Iacullo risponde in extremis a Nuzzi. Murese e Policoro si devono accontentare

Termina con una rete per parte l'incontro del Rigamonti tra una Murese sottotono ed un Policoro cinico e ben messo in campo. Partiamo dalle note dolenti per analizzare un match francamente poco bello da guardare. Il primo rammarico è suscitato dalle condizioni climatiche, con un vento fastidioso che mutava la traiettoria della sfera. L'altra recriminazione è addebitabile alle condizioni decisamente scandalose del terreno di gioco.
Passando alla cronaca della giornata, il Rigamonti ha assistito ad un primo tempo quasi privo di emozioni, con qualche luce e molte ombre. La prima azione degna di nota la possiamo segnalare al 17', quando la corrente Ricigliano pesca Di Senso, che di prima intenzione spara alto. A stretto giro d'orologio, per il Policoro, risponde Cifarelli con un tiro che termina sopra la traversa. Al 20' ci prova Ragazzo ben servito da Bruno, ma il suo bolide risulta velleitario. Al 24' azione pregevole della Murese: Doino sull'out di destra verticalizza per Iacullo V, che a sua volta tenta, sulla linea di fondo, di proporre un assist. Sul suggerimento del capitano bianco-rosso, un difensore avversario spedisce la sfera in corner. Su una punizione di Dutra spentasi oltre la linea di fondo, il Signor Contini di Matera manda le squadre a prendere il Thé. La seconda frazione di gioco si apre con la prima vera occasionissima della partita. Dutra si inventa un corridoio per Di Senso, che, disturbato da un avversario, con un diagonale lambisce il palo. Al 57' è Doino che allarga per Di Senso, il quale impegna Coretti. Il portierone ospite si salva in angolo. Ma al 59' il Policoro passa in vantaggio. Cappiello batte un corner ed imbecca Nuzzi. Il capitano Rosso-Blu, lasciato colpevolmente solo, incorna indisturbato e sancisce l'1-0. La Murese si rimbocca le maniche ed Antohi sulla fascia sinistra semina il panico, entrando in area e puntando a rete. L'attento Coretti respinge la palla in corner. Ci provano anche Ripigliano e Dutra, ma Coretti non si fa sorprendere. Al 75” Iacullo V confeziona un cross insidioso. Purtroppo per i padroni di casa sia Antohi che Dutra non raccolgono il suggerimento. Il Policoro comunque vuole il raddoppio e al 78” Cappiello e Cifarelli dialogano al limite dell'area difesa da Piccirillo, ma Cifarelli viene braccato da un difensore avversario. Lardo rimodula la squadra con i pochi cambi che ha a disposizione, mentre Valente manda nell'arena Curizzo e Fuso per arginare con forze fresche le ambizioni dei muresi. Ma all'84” Dutra subisce un fallo. Per l'arbitro il contatto è avvenuto in area e di conseguenza fischia il rigore. Iacullo G dal dischetto non sbaglia. Negli ultimi minuti la Murese ha cercato il raddoppio, ma il pareggio sembrava scritto dal destino ed infatti, su un manto poco erboso e con Eolo risentito per chissà quale torto, un 1-1 sintetizza a pieno una giornata nella quale le difese hanno battuto gli attacchi.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

martedì 22 marzo 2011

Il talento di Fabrizio Bosso sul palco all’Absolute Cafè

POLICORO - Continua l'appuntamento con la musica dal vivo all'Absolute Cafè di Policoro. Sabato 19, alle ore 22, lo 'Special jazz event'. A deliziare il pubblico è stato il quartetto composto da Giovanni Scasciamacchia (batteria), Ettore Carlucci (piano elettrico), Giuseppe Bassi (contrabbasso) e, ospite speciale, il noto trombettista torinese Fabrizio Bosso. Reduce dall'esperienza di Sanremo, dove ha suonato per Raphael Gualazzi, vincitore dell'ultima edizione di Sanremo Giovani 2011 con il brano “Follia d'amore”, Bosso è considerato uno dei più grandi talenti del jazz italiano e vanta esperienze e collaborazioni di livello internazionale. Ha collaborato, tra gli altri, con Paolo Fresu, Mario Biondi, Sergio Cammariere, Tullio De Piscopo e Randy Brecker. Musicista precoce, comincia a suonare la tromba a 5 anni, si diploma al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e completa gli studi al St. Mary's College di Washington. Nel 1999 viene eletto dalla rivista musicale Jazz miglior talento musicale italiano e nel 2008 vince l'Italian Jazz Awards. Anche questa volta i fratelli Marco e Carmine Suriano ci hanno sorpreso con un evento davvero imperdibile per gli amanti della musica e del jazz. Ingresso con consumazione obbligatoria, 7 euro. Posti limitati. Per info e tavoli: 345.2421971 Marco. www.absolutecafe.it

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

“Campoverde” in crisi. Assemblea dei lavoratori

POLICORO – Nella cooperativa Campoverde del centro jonico si respira una brutta aria. A distanza di mesi le maestranze non ricevono gli emolumenti e la produzione è bloccata da un mese abbondante. Nel pomeriggio di lunedì 14 c’è stata un’assemblea abbastanza animata nella sede di via Puglia alla presenza dei sindacati, Cisl, dove tutti i dipendenti, sia quelli fissi –una decina- che stagionali –molti di più- erano visibilmente preoccupati per il loro futuro lavorativo. Infatti il presidente Giuseppe Benedetto si è dimesso dalla carica lasciando la cooperativa per un po’ di tempo senza guida. Poi l’assemblea dei soci ha eletto un nuovo presidente e consiglio di amministrazione, che ancora devono essere ufficializzati. Anche se da voci di corridoio sembra che al timone della cooperativa agricola sia stato eletto Zaccaria di Montalbano. Comunque sia nei prossimi giorni saranno chiari i programmi della nuova governance. Fatto sta che c’è monta preoccupazione per il futuro di questi dipendenti poiché la cooperativa dopo 14 anni non attraversa finanziariamente un buon momento. Infatti non sono solo gli stessi dipendenti ad avanzare delle mensilità arretrate, ma anche i conferitori della frutta sono a credito. E durante l’assemblea c’era anche qualcuno di loro che aspetta ancora “di chiudere la partita” avendo fornito frutta fresca e oltretutto monoreddito. Chi ha lavorato in passato parla di una realtà imprenditoriale che fino ad un certo momento pagava puntualmente gli stipendi e gli straordinari senza far passare nemmeno un giorno di ritardo, poi col passare del tempo la situazione si è fatta più grave, stando agli sfoghi di coloro che hanno avuto a che fare, passando poi a ritardi “giustificabili” per arrivare ora ad una soluzione di crisi finanziaria critica. Ad oggi non si conosce l’entità dei debiti, sempre secondo le dichiarazioni degli operatori, però gli arretrati sono pesanti e la nuova dirigenza dovrà studiare un piano di rientro che si preannuncia drastico e che si potrebbe concretizzare con il taglio di posti di lavoro, come succede quasi sempre allorquando ci si trova di fronte una forte passività, a maggior ragione quando di mezzo ci sono gli istituti di credito. Allo stato attuale l’attività lavorativa è bloccata, i soci non consegnano più la frutta e di conseguenza la piattaforma logistica che esportava sin nel nord Italia che all’estero è momentaneamente bloccata.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

lunedì 21 marzo 2011

Rosa Milione: riapriremo le indagini

POLICORO- “La famiglia di Mario Milione c’è e faremo quanto è nelle nostre possibilità per riaprire le indagini”, così Rosa Milione, interpellata telefonicamente nelle scorse settimane. E ancora: “Nomineremo un avvocato, non può finire così questa vicenda. La famiglia di Mario c’è”, ha ripetuto Rosa. Suo fratello, all’epoca sposato con Angela Falcone dalla quale ha avuto due figli, lavorava come pizzaiolo. Mario sparì il 15 ottobre 2006, il suo corpo fu ritrovato il 19 ottobre nelle campagne di Ginosa (uscita Pantanello SS 106 NDR). Solo l’esame del Dna, eseguito su ossa e alcuni reperti organici rinvenuti sulle lenzuola, hanno permesso di attribuire un nome a quei resti carbonizzati. Dopo le prime indagini condotte da Ida Perrone, della Procura della Repubblica di Taranto, competente per territorio, dai carabinieri di Castellaneta e da quelli di Policoro, si è smesso di indagare. Tanti gli interrogativi. La Dedra in cui sono stati ritrovati i resti di Milione non era di sua proprietà. E poi, il luogo del ritrovamento coincide con quello in cui si è consumato il delitto?

Fonte
La Nuova del Sud

Asm: aumento ore Medicina dello Sport a Policoro

La Direzione Strategica dell’ASM ha pubblicato l’avviso per aumentare di 22 ore settimanali il servizio di medicina dello sport a Policoro. “Il servizio nella cittadina jonica - spiega un comunicato - è stato fin’ora assicurato dal dott. Tommaso Calemma, mentre a Matera veniva garantito da un altro professionista che è andato in pensione. Il Dott. Calemma, come è nei suoi diritti, ha chiesto il trasferimento nella città capoluogo e questo ha comportato un’ inevitabile contrazione delle ore erogate a Policoro. Con un altro professionista e con il citato aumento di 22 ore la situazione a Policoro subirà un netto miglioramento e si ridurranno i tempi per la lista di attesa ed in futuro, sulla base delle richieste, si potranno implementare altre ore. Ovviamente essendo ormai un’unica azienda a livello provinciale i due servizi di medicina dello sport, a Matera ed a Policoro, interagiranno e sulla base delle necessità le visite potranno essere effettuate in entrambi gli ambulatori per tutti gli sportivi del territorio provinciale. Le prestazioni comprendono la visita, l'elettrocardiogramma, la prova da sforza, ecc... Le società sportive, come è noto, hanno l'obbligo di sottoporre i propri atleti alla visita medica all'inizio di ogni anno di attività agonistica, ma anche gli sportivi amatoriali possono usufruire del servizio. La visita e tutti gli altri esami strumentali sono gratuiti per i residenti in Basilicata, così come dispone un' apposito deliberato della Regione Basilicata. La medicina dello sport - prosegue la nota dell'Asm - svolge un ruolo importante per quanto riguarda la prevenzione con specifico riferimento a talune patologie. La cronaca degli ultimi giorni ha riportato la notizia di due giovani vite stroncate improvvisamente sui campi di calcio. Entrambi i giovani non erano stati sottoposti ad una visita preventiva con i relativi esami strumentali. Da qui l'invito dei professionisti del settore affinché tutti coloro che praticano sport si sottopongano alla visita annuale, così come coloro che iniziano a praticarlo dopo aver tenuto uno stile di vita sedentario”.
Fonte
Basilicatanet

domenica 20 marzo 2011

Il Consiglio comunale approva le modifiche dal bando sul Piano casa

Giovedì 10 marzo si è riunito il Consiglio comunale per approvare il bando relativo al piano casa, quest’ultimo provvedimento approvato nella seduta di fine dicembre. L’assessore all’Urbanitica, Nicola Trupo, ha spiegato che rispetto al precedente bando sono state apportate due modifiche: una riguarda la proroga dei termini, entro il 30 maggio per le imprese edili proponenti, e l’altra riferita al rilascio del nulla osta, sempre da parte delle imprese per sollevare l’Ente da ogni responsabilità in caso di contenzioso con i cittadini, le quali dovranno effettuare prima le opere di urbanizzazione e poi provvedere a costruire le case, rigorosamente di edilizia convenzionata (prezzi sociali). Il sindaco facente funzioni, Rocco Leone, ha poi spiegato che si tratta di correttivi migliorativi nell’interesse sia pubblico che privato. Sulla stessa scia poi gli interventi di altri esponenti della maggioranza: Domenico Bianco, Livia Lauria, Antonio Galante e Otello Marsano. La minoranza ha invece contestato le modifiche. Secondo Antonio Di Sanza, lo scopo di una pubblica amministrazione è quello di tutelare tutti, anche il singolo cittadino di fronte ad eventuali cause che possono sorgere; Fabiano Montesano ha parlato di mancato coinvolgimento di cittadini e imprese sulla riqualificazione di quell’area; Carmine Vetere di possibili speculazioni dopo questa nuova formulazione del bando e Gianluca Marrese ha accusato la maggioranza di aver sconfessato, con queste modifiche, l’operato del precedente assessore che aveva formulato il bando diversamente. Dopo la discussione la maggioranza ha votato a favore e la minoranza è uscita fuori dall’aula tranne il consigliere Vetere (astenuto) e Antonio Santoro (voto contrario).

La sofferenza di K. Wojtyla nel libro: “L’uomo dinanzi al dolore”




POLICORO – Il 2 aprile del 2005 spirava il papa buono, Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II, dopo 26 anni di pontificato. Il primo maggio del 2011 sarà dichiarato beato e prima delle celebrazioni liturgiche di Santificazione, la sua vita è stata raccontata nel libro: “L’uomo dinanzi al dolore” nella sala convegni di Padre Minozzi sabato 12 marzo. Nel libro scritto dal sacerdote Don Silvio Longobardi, che svolge la sua missione pastorale a Nocera Inferiore (Campania), viene posta l’attenzione sulla sofferenza, che ha accompagnato Giovanni Paolo II nei suoi ultimi mesi, la quale dona speranza e coraggio come cattedra di vita nei confronti di tutti coloro che sono affetti da malattie o vivono nel dolore. Il libro si divide fondamentale in tre parti: nella prima si rilegge la storia del Papa Wojtyla; nella seconda si pone l’interrogativo sull’esperienza del dolore e si dà una sua lettura pubblica; nella terza si narrano gli orientamenti pastorali. Inoltre lo scritto nasce anche da due esperienze indirette vissute dal suo autore, presente all’incontro, una delle quali con un giovane di nome Simone: “che ha voluto la bozza –dichiara- di questo libro quando l’ho incontrato al Don Gnocchi di Milano. Il senso del libro è quello di raccogliere testimonianze e comunicare mettendo insieme tante esperienze di frammenti di vita per formare poi un mosaico che è il testo stesso. Giovanni Paolo II è stato il mio maestro e la malattia che lo ha accompagnato negli ultimi mesi della sua vita terrena lo ha avvicinato ancora di più alla gente, ed essa è una testimonianza di vita intensa piena della sua missione di vicario di Dio in terra”. Poi il sacerdote ha ricordato le origini del protagonista del suo scritto in Polonia, soprattutto durante l’occupazione nazista, e del subito attentato del 13/5/1981 per mano di Alì Agca. Anche Mons. Francesco Nolè, vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, ha tratteggiato la figura del Papa ricordando a tutti l’importanza che egli riponeva nella giornata della vita, da pochi giorni celebrata in tutta Italia, e di un martire del regime nazista: Massimiliano Kolbe, passato alla storia come martire della carità. Poi un cenno alla lucana Antonietta Raco, miracolata a Lourdes, e ora impegnata nell’aiutare il prossimo, chi soffre: “Chi non ha una sofferenza scagli la prima pietra”. Il ricavato della vendita del libro servirà per la costruzione di un centro di formazione giovani, intitolato proprio a Giovanni Paolo II, di Koupèla in Burkina Faso. L’incontro è stato presentato da Lidia Lanzione.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

sabato 19 marzo 2011

Riceviamo e pubblichiamo un’intervento del comitato pro-ospedale

Vito Gaudiano non si smentisce distinguendosi come campione dell’arroganza e della mistificazione. Fino a pochi mesi fa è andato in giro a raccontare l’inutilità del presidio di Policoro, annunciando nelle segrete stanze, lo smantellamento. Dopo mesi di lotta del Comitato e l’interessamento sul destino del nosocomio di Policoro da parte anche di alcuni Consiglieri regionali, cambia strategia e riscopre a parole che l’ospedale di Policoro é strategico per l’economia della sanità Lucana. Certo ci ha messo del tempo per riconoscere ciò che noi andavamo dicendo da tempo, ma ad oggi alle parole non sono seguiti i fatti, anzi le condizioni di lavoro e le prestazioni dell’ospedale di Policoro sono drammatiche per la continua spoliazione di risorse umane e le croniche carenze logistiche. Basta farsi un giro nell’ospedale di Policoro per rendersi conto in quali condizioni operano medici e infermieri. I posti letto, che secondo i paramentri nazionali dovrebbero essere 270 a fronte di 80 mila abitanti del bacino di utenza a cui si rivolge il PSA di Policoro (3,3 posti ogni 1.000 abitanti), sono stati oggi ridotti ad appena 89 posti letto (prima dell’accorpamento erano 227); su una previsione di utilizzo di 54 medici sono in servizio solo 22 unità; stessa situazione per il personale paramedico la cui carenza fa prevedere un collasso delle prestazioni del presidio di Policoro: si potrebbe continuare in questa maniera reparto per reparto. Scandaloso è poi la questione dei tempi delle liste di attesa che si sono drammaticamente raddoppiati in raffronto alla vecchia gestione. C’è voluta una Delibera di Giunta per fermare l’opera di smantellamento silenzioso messo in atto: il Direttore Generale, a quel che si dice, sembrerebbe ancora perseverare nell'opera demolitoria
facendo passare alcuni provvedimenti come fossero decisioni antecedenti allo stop imposto dall’Assessore Martorano. Noi proseguiremo il presidio davanti all’ospedale fino all’approvazione del nuovo Piano sanitario e richiediamo con forza l’integrazione nei reparti del personale medico e paramedico in modo da mettere da subito l’Ospedale in grado di garantire prestazioni all’altezza delle attese dei cittadini. In queste settimana continueremo la nostra opera di informazione e di denuncia per sensibilizzare la popolazione e la classe politica, nella consapevolezza che questa battaglia non solo è in difesa del bene primario della salute, ma è vitale per la qualità della vita dell'intero comprensorio metapontino.


Frammartino Ottavio
Portavoce comitato per l'ospedale di Policoro

L’Associazione podistica amatori si classica 150sima alla Roma-Ostia



POLICORO – Quindici maratoneti iscritti all’associazione podistica amatori Policoro guidata da Luigi Cappucci hanno corso alla 37sima edizione della Roma-Ostia del 27 febbraio scorso. Di ritorno dalla Capitale, lo stesso Cappucci ci comunica: “Eravamo 9479 corridori iscritti a 1118 società. Noi ci siamo classificati come team al 150° posto, un risultato più che soddisfacente per i nostri colori sociali e per la città di Policoro che abbiamo rappresentato. I successi non si fanno con le parole, ma con i fatti, che nelle manifestazioni podistiche sono rappresentati soprattutto dal numero dei classificati. Rispetto al 2010 è stato cambiato il percorso e alla fine la scelta degli organizzatori è stata vincente: la novità ha suscitato entusiasmo per i tanti che avevano già corso altre volte su un tracciato ancora più veloce, dove i top runners potessero ottenere tempi migliori. La coreografia, con tanti stand interessanti, ha dato la possibilità di acquistare materiale tecnico e turistico non solo ai corridori ma anche ai cittadini che hanno assistito alla gara. La manifestazione si è rivelata all’altezza delle grandi competizioni europee e mondiali”. Per la cronaca la vittoria maschile è andata all’etiope Beyu Tujuba in 59’58’’, seguito da Kimurer Joel 1h00’05’’ e Chebii Abraham 1h00’07’’. Vittoria tutta tricolore per la gara femminile: la siciliana Anna Incerti ha calato in campo tutta la sua esperienza di maratoneta per battere la velocissima Jessica Augusto. Subito dopo la gara si sono svolte le premiazioni degli atleti assoluti, e dell’atleta disabile mentale Maurizio dal Bello, che a chiuso in 1:42:10. A lui verrà devoluto il premio di società e non solo, vinto dal G.S.Bancari Romani per finanziare la trasferta alle paraolimpiadi di Atene. Gli atleti di Policoro sono stati: Antonio Lapergola, Gaetano Rinaldi, Vincenzo Liuzzi, Giulio Corrado, Pietro di Nardi, Edoardo Viviani, Egidio Cirigliano, Angelo Violante, Francesco Stigliano, Ugo Caporosso, Luigi Adduci, Vito Abatiello, Luigi Cappucci, Giorgio Fella, Massimiliano Pugliese.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 18 marzo 2011

Pastore: “Più mezzi acquatici contro le calamità naturali”





POLICORO – Vincenzo Pastore, componente del gruppo di Protezione civile, emergenza subacquea, del centro jonico, dopo l’alluvione dei giorni scorsi che ha colpito l’intera Basilicata con danni ingenti registrati a Metaponto, ha inviato una missiva alla Regione Basilicata, Dipartimento di Protezione civile, dalla quale si evince: “La vulnerabilità del territorio a cui siamo esposti è palese e pertanto è indispensabile organizzare dei piani di emergenza in caso di esondazione o inondazione com’è accaduto, purtroppo, nei giorni scorsi in alcuni fiumi lucani. Già a marzo dello scorso anno feci delle osservazioni in merito alla nostra condizione ma, come si può ben vedere, nessuna risposta è pervenuta in merito alla fase di prevenzione di calamità naturali. Nei giorni scorsi davanti all’ennesima piena dei fiumi siamo rimasti lì presenti e passivi non avendo i mezzi e la logistica per operare. Ci siamo sentiti impotenti sul territorio lucano, mentre a livello nazionale facciamo attività operativa come emergenza acquatica ormai da qualche anno, creando piani operativi di recupero sia con mare mosso che con esondazioni lacunali. La riflessione nella nostra terra è sempre la stessa: “Tanto non succede niente”, ma quando arriva il disagio di una comunità che vive di agricoltura e turismo è incalcolabile e ci piangiamo addosso. Ci sono dei professionisti in Basilicata che investono nella formazione continua; sanno utilizzare mezzi e sistemi all’avanguardia per il recupero in emergenza acquatica, ma, purtroppo, come al solito bisogna appartenere a qualche buon Dio per avere mezzi inutilizzati nell’entroterra e utilissimi invece sulla costa dove ci sono i maggiori rischi. Viceversa noi abbiamo mezzi antincendio sul mare e vicino i fiumi!!”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

L’Unità d’Italia raccontata in un convegno






POLICORO - La città di Policoro non si è sottratta al suo dovere nel celebrare la ricorrenza dei 150 anni di Unità d’Italia. Così l’Amministrazione comunale ha organizzato una tavola rotonda dal tema: “Il mezzogiorno nella crisi dell’unificazione” nella mattinata di mercoledì 17. Prima di dare inizio ai lavori è stata effettuata l’alzabandiera nel piazzale antistante il Municipio. Poi il sindaco facente funzioni della città di Policoro, Rocco Leone, ha portato i saluti della città ai relatori e alla platea sostenendo: “Questa è una giornata storica per la nostra Nazione e un evento dal quale dobbiamo trarre la giusta riflessione sul ruolo del nostro Sud all’interno dell’Unità d’Italia e sul futuro delle nostre generazioni, attraverso una lettura seria di tutti i passaggi storici più importanti che hanno caratterizzato il Mezzogiorno: dal brigantaggio alla Questione meridionale passando poi alla Cassa per il Mezzogiorno, per eliminarne i difetti e dare un nuovo protagonismo alla nostra realtà come quello che c’è stato in parte in questi 150 anni”. Il Senatore Cosimo Latronico, parlando di questa ricorrenza, ha sottolineato: “Come ciascuno di noi sente l’esigenza umana di avere un riferimento, oltre a quello della famiglia anche della comunità intesa come lingua, tradizioni, usi e costumi racchiusi appunto nel sentimento di Patria. Ma l’Italia c’era anche prima della proclamazione ufficiale del 17 marzo del 1861, divisa in più Stati e aveva ed ha una storia millenaria che ha fatto grande tutta l’Europa con i suoi uomini e le sue idee. E se oggi l’Italia è parte integrante dell’Unione Europea non è un caso”. Un cenno è stato fatto poi alla recente approvazione dei decreti attuativi sul federalismo municipale: “Che c’è già –afferma- nella nostra storia, basti citare Cattaneo e la Costituzione del 1948 ancora in vigore, uno spirito autonomistico in una visione però unica della Nazione con il collante del principio di solidarietà tra chi ha di più e chi ha di meno, scritta anch’essa nella nostra Magna Charta”; concludendo poi a non avere paura del federalismo fiscale ma vederlo invece come un’opportunità di sviluppo delle municipalità e dell’intera economia italiana fatta di 8 milioni di partite Iva. Lo storico Michelangelo Morano, nella sua relazione, ha anch’egli ricordato ai presenti come il processo federalista è iniziato in Italia da moltissimi anni: “E’ stato lo stesso Cavour, primo statista unitario, a varare la legge sulle Regioni poi arenatasi tra i tanti altri problemi che aveva l’Italia nel periodo post unificazione, ma il cui dibattito si è alimentato negli anni successivi fino ai giorni nostri. E da questo nuovo patto tra governati e governanti che dobbiamo ripartire avendo basi solide: l’Italia è il faro della civiltà, il periodo Rinascimentale su tutti, e le nostre grandi capacità ci hanno portato ad essere tra gli otto Stati più evoluti del mondo”, concludendo poi la sua relazione con una citazione del grande meridionalista Giustino Fortunato: “Senza Sud non c’è l’Unità d’Italia”. Il giovane Gaetano Morese si è soffermato invece sui plebisciti in Lucania e tutto il meridione di annessione all’Unità d’Italia, focalizzando l’attenzione su come le lotte tra favorevoli e contrari al processo unitario siano state molto cruente e il cui patrimonio non và mai dimenticato. Infine Lucio Attorre, terzo storico invitato all’evento, ha citato l’importanza dell’educazione scolastica nella storia per trasmettere il sentimento positivo di nazionalità che nel Sud ha fatto fatica ad attecchire per via del superamento solo nel 1963 della ruralità e analfabetismo, che coincide con uno sviluppo parallelo economico e dunque anche culturale dei territori di riferimento; non trascurando le criticità legate alle cattive interpretazione di leggi nazionali, prima fra tutte l’Intervento Straordinario, che anziché aprire una pagina nuova di ricchezza e benessere per le popolazioni interessate ha generato clientelismo e sperpero di denaro pubblico. “Ma –conclude- il cammino fatto finora non dev’essere interrotto e bisogna proseguire percorrendo la strada di processi evolutivi virtuosi che ci facciano crescere tutti insieme armonicamente senza mettere contro Nord e Sud”. A fine dibattito è stata donata alle case famiglie della città di Policoro una torta di questa ricorrenza; mentre in serata nella chiesa di San Francesco (patrono d’Italia), zona Lido, si è celebrata una solenne messa. Anche in alcune vie cittadine, commercianti e residenti hanno esposto il Tricolore. La cerimonia è stata intervallata dall’esibizione musicale del coro polifonico “C. Monteverdi”. Tra le istituzioni presenti: Paolo Castelluccio (consigliere regionale), Giuseppe Labriola (sindaco di Tursi), Serafino Di Sanza (consigliere provinciale), Franco Labriola (consigliere comunale di Policoro)

I 150 anni di Unità d’Italia nella scuola “Giovanni Paolo II”




Oggi l’Italia festeggia i suoi 150 anni e per l’occasione le scuole primarie di Policoro –che sono chiuse- hanno organizzato ieri (martedì 16) due manifestazioni. In quella di “Giovanni Paolo II” di Corso Pandosia i bambini hanno cantato l’Inno di Mameli indossando il grembiule azzurro con la mano sul petto: sullo sfondo un filmato delle Frecce Tricolori. Il Dirigente scolastico, Francesco Dellorusso, ha ricordato ai suoi alunni: “Noi siamo italiani e dobbiamo essere orgogliosi di esserlo. L’Italia del domani siete voi, e a voi che consegniamo le chiavi del futuro quando sarete classe dirigente, con le vostre qualità morali e intellettuali, di questa gloriosa Nazione e sono sicuro che porterete grandi benefici alla nostra Patria. Non dimenticate mai –aggiunge- che la Nazione è come un genitore e và sempre rispettata”. A nome dell’Amministrazione comunale è intervenuto il sindaco facente funzioni, Rocco Leone, il quale ha esordito: “L’Italia è una grande nazione, nonostante la sua “giovane età”, e in questi 150 anni si è sviluppata sotto l’aspetto economico e delle riforme. Una su tutte: la scuola dell’obbligo e le pari opportunità per tutti. Ora però la grande sfida che dobbiamo affrontare e vincere tutti insieme è quella dell’immigrazione e dell’accoglienza di tanti bambini, dando cittadinanza a tutti i loro genitori. Per il 17 marzo invito tutti voi e tutti i cittadini di Policoro ad esporre il Tricolore dalle vostre case per lanciare il messaggio di libertà e democrazia che voi stamattina qui avete rimarcato candidamente. Questa ricorrenza ci deve servire per ricordare le generazioni di donne e uomini semplici che hanno reso l'Italia grande e diventato grazie al loro lavoro leader nel mondo”.

mercoledì 16 marzo 2011

Pino Giordano nella segreteria regionale dell'Ugl

"La recente elezione del sindacalista Fiat Giuseppe Giordano nella
direzione regionale dell'Ugl (Unione generale dei lavoratori) di
Basilicata è un risultato importante per tutta la città di Policoro e
l'intera Lucania". A sostenerlo è il movimento politico della "Casa dei
moderati", che ha nel consigliere comunale Giuseppe Ferrara e
nell'assessore cittadino al Patrimonio, Vincenzo Di Cosola, due esponenti
della maggioranza di Governo locale. I quali aggiungono: "in questo
momento in cui non esiste a livello regionale un piano di
industrializzazione della Lucania, mentre nella nazione il nostro modello
di relazioni industriali è in declino, il ruolo del sindacato nelle
industrie, soprattutto di grossa dimensione come la Fiat, è fondamentale
nella sacrosanta tutela del diritto al lavoro delle maestranze. Oggi più
che mai viviamo in un'epoca di precariato diffuso in tutti i settori
produttivi, compresi i servizi essenziali, e la stessa Fiat non perde
occasione al minimo accenno di flessione del mercato dell'auto a mandare
in cassa integrazione i suoi dipendenti, per richiamarli al lavoro magari
con l'istituto della "somministrazione", cosiddetto lavoro interinale.
Negli ultimi mesi, grazie anche la lavoro di alcune sigle sindacali, a
Mirafiori ad esempio si è raggiunta un'intesa salomonica tra gli interessi
della proprietà e quelli dei dipendenti. Noi come movimento politico
riteniamo che quella sia la strada maestra da seguire e siamo sicuri che
Giordano farà sentire la sua voce e quella del sindacato di appartenenza
nelle sedi opportune sempre a difesa della parte debole della
concertazione: il lavoratore".

Tre squilli del Policoro calcio. La salvezza è vicina

Un considerevole passo in avanti per il Policoro dopo il pareggio denso di emozioni agguantato in extremis al Viviani. Mister Valente opta per il consueto 4-4-2 con Ragazzo e Savoia terminali offensivi e la scelta paga moltissimo. Gli ospiti, dalla loro, ogni tanto provano a mettere alle corde i padroni di casa, ma senza troppa fortuna perché i rossoblu sono davvero impeccabili. I rossoblu, usciti psicologicamente fortificati dal Viviani dopo la X acciuffata al 94’ da Cappiello, provano a riscattarsi cercando una vittoria che
manca ormai da tre giornate. Motta invece vara il più scolastico dei 4-4-2, con la speranza di raggranellare qualche punticino che risolva i delicati problemi legati a una classifica sempre più impietosa per il team bianco verde, fanalino di coda a quota 18. Il Policoro parte bene e cerca di approfittare della traballante difesa biancoverde, che nei primi dieci minuti non corre però grandi pericoli. La formazione di Valente cresce alla distanza e gioca benissimo palla a terra. Al 18’ Savoia pedala sulla sinistra e dai 25 metri scaglia una sassata ma Salluce è bravo a sventare la minaccia in angolo. Uno sfizioso antipasto che preludia a un gustoso primo. Lo regala un grandissimo Ragazzo che mette in rete una splendida rete. La formazione di Motta invece non gira perché Montano è un punto isolato nella metà campo rossoblu. La squadra rossoblu invece spadroneggia, impone ritmi veloci e domina le sorti della gara con lo stile aggressivo dei centrocampisti. Una scelta giusta quella del tecnico ex Pisticci, che per risolvere il problema del gol toglie il respiro al centrocampo bianco verde, assillandolo con un asfissiante pressing, cercando poi le ripartenze con Savoia e Ragazzo, entrambi particolarmente in palla e consoni a rendere temibile il Policoro. La ripresa comincia con il forcing arrembante policorese ma Ragazzo prima e Savoia poi non hanno fortuna e il risultato rimane inchiodato sullo 2-0. Per il Miglionico urge rimedio, ma il Policoro è troppo vivace. Al 12’ Valente sostituisce Corizzo per Affuso e proprio il neo entrato buca due volte Salluce prima al 13’ e poi al 29’. Forte del vantaggio e della chiarissima inerzia della partita ormai favorevole, il Policoro amministra e non infierisce sui bianco verdi rimasti in otto. Un 3-0 che sorride al Policoro, aggressivo, tenace e potenzialmente da zone più alte. Come detto un notevolissimo passo in avanti per i rossoblu, sia sul piano del gioco che in classifica. Continua il digiuno di gol in trasferta per gli uomini di Motta invece, che fanno un passo indietro.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Il decalogo dell’Adiconsum su come educare a spendere i soldi




POLICORO – La crisi economica non consente a molte famiglie di arrivare alla terza settimana del mese. Ma di spese superflue ce ne sono tante. Così l’Adiconsum del centro jonico sabato mattina 11 marzo nella sede di via Giustino Fortunato ha presentato il suo vademecum “Impara a spendere”: “Rivolto –spiegano le giovani volontarie Marina Festa e Maria Filomena Giordano- alle famiglie e ai ragazzi. Dieci consigli utili per evitare di finire nelle trappole, spesso nascoste in piccolo, di prestiti e rate sui quali poi maturano interessi difficili da pagare quando si perde il lavoro o si calcola male il reddito”. E a tal proposito il 12 marzo ci sarà un forum a Matera dal tema: “Sovraindebitamento e povertà in Basilicata””. Nel frattempo questo pieghevole, se i Dirigenti scolastici lo vorranno, farà il giro delle scuole della provincia. Più nel dettaglio le dieci regole d’oro sono: dare più importanza agli affetti e non al materialismo; insegnare l’utilizzo del denaro progressivamente; non imporre i propri gusti; aiutare i figli a capire il valore dei beni di consumo; non svilire i desideri dei figli; confronto genitori-figli sull’uso corretto del denaro; dare maggiore indipendenza di spesa man mano che i figli crescono; far lavorare i figli part-time per inculcare loro il valore del denaro. “Questa mini guida è un modo per responsabilizzare tutti –concludono le volontarie- cercando di eliminare le spese voluttuarie”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Maltempo nel Metapontino, danni per 31 milioni di euro

L'alluvione dello scorso 1 marzo ha prodotto oltre 31 milioni di euro di danni alle aziende agricole lucane «ma si tratta di una stima provvisoria perchè gli accertamenti sono ancora in corso e i risultati dell'attività sono parziali e, in quanto tali, vanno interpretati come suscettibili di ulteriore aggiornamento». È quanto ha detto l'assessore regionale all'agricoltura, Vilma Mazzocco, intervenendo nel corso della seduta del Consiglio regionale che si sta svolgendo a Potenza. I Comuni in cui si registrano i maggiori danni sono quelli di Matera, Montescaglioso, Bernalda, Scanzano Jonico, Policoro, Tursi, Montalbano, Rotondella, Grottole, Grassano, Nova Siri, Irsina, e San Mauro Forte (Matera) ma «non si escludono danni, che sembrano di minore entità, anche nella provincia di Potenza». In particolare l'assessore ha illustrato i danni economici per le diverse coltivazioni: 5,7 milioni di euro per frutteti da reimpiantare, 160 mila euro per frutteti da pulire, 3 milioni e 600 mila euro sugli ortaggi, tre milioni per i cereali, 250 mila euro per l'uva e 120 mila euro danno per le fragole. «Servono poi oltre nove milioni di euro - ha aggiunto - per ripristinare i piazzali, 4,2 milioni per i capannoni danneggiati, 1,8 per ripristinare le case rurali, altri 800 mila euro per le serre, e un milione ancora per i capi bovini morti». Mazzocco ha infine annunciato l'intenzione di chiedere al ministero dell'agricoltura «una proroga di 45 giorni per la presentazione delle domande da parte degli imprenditori danneggiati dall'evento del 21 novembre 2010, e la volontà di attivare procedure finalizzate al riconoscimento dell'evento alluvionale del 1 marzo 2011». Per quanto riguarda il settore industriale, l'assessore alle attività produttive, Erminio Restaino, ha evidenziato che «i danni sono enormi ma non quantificabili, poichè si tratta di un enorme danno di immagine alle strutture ricettive del Metapontino a un passo dalla stagione estiva, mentre gli impianti industriali non hanno subito danni rilevanti». Al termine delle relazioni dei rappresentanti della giunta, è cominciato il dibattito, con gli interventi dei consiglieri regionali. Restaino ha indicato come «prime misure» a sostegno del turismo la «proroga dei termini di scadenza del Bando Piot, l'ottenimento da Acquedotto lucano della rateizzazione dell'acqua che le imprese utilizzeranno per lo la rimozione del fango delle proprie attività, e l'avvio di una campagna per rassicurare gli operatori in relazioni con strutture del Metapontino e quanti già avevano prenotato in quella zona le loro vacanze». Lo ha reso noto l'ufficio stampa della giunta regionale. Riferendosi ai danni al settore industriale, l'assessore ha ricordato «l'insediamento del tavolo con i rappresentanti del modo produttivo che ha dato il via al lavoro che stiamo portando avanti anche oggi per stabilire il protocollo con cui i singoli operatori possono segnalare i danni attraverso i propri comuni».

FONTE
Il Quotidiano della Basilicata

martedì 15 marzo 2011

Policoro, rubavano frutta e verdura nei campi. Fermati tre rumeni

Da giorni razziavano a tappeto alcune zone agricole di Policoro, rubando prevalentemente frutta e verdura, dalle fragole alle fave. I proprietari avevano già denunciato la “strana scomparsa” della merce direttamente dai campi e in pieno giorno. Così la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza si sono messi sulle tracce dei malviventi, scoprendoli in flagranza di reato nel primo pomeriggio di lunedì 14. Si tratta di tre cittadini rumeni, che a bordo di un furgone si sono accostati a un terreno agricolo e stavano facendo manbassa di fave, che caricavano sul mezzo. Il blitz congiunto ha portato all’immediato fermo di tre, con un arresto e due denunce a piede libero per furto. L’operazione è stata condotta in contrada “Petrullo” a Policoro. la crisi e le condizioni di indigenza costringono ormai a commettere tipologie di furti tra le più disparate, anche se la sottrazione di derrate alimentari e vecchia come il mondo.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Nuova associazione culturale a Policoro





POLICORO – Si chiama Aut-Side Policoro la nuova associazione culturale messa in campo da un gruppo di giovani del centro jonico, che ha come mission quella di: “credere in qualcosa –spiegano- in un’Italia sempre più frivola e superficiale. Noi crediamo nella cultura, per questo abbiamo deciso di dar vita ad un’associazione che ha come intento quello di creare, nel suo piccolo, un “movimento” culturale. Anche Policoro, come del resto tutta la società italiana, ha bisogno di stimoli, di mezzi per mettere a valore tutte le sensibilità con cui essa si contraddistingue.
Una sfida contro la rassegnazione, di rilancio e crescita del nostro territorio. L’obiettivo di questa associazione e’ quello di impegnarsi sul piano sociale, aiutare i ragazzi meno fortunati, favorire l’aggregazione spontanea, la cooperazione e la solidarietà tramite l’organizzazione di corsi, iniziative pubbliche ed eventi culturali. La nostra associazione vuole puntare lo sguardo verso un impegno giornaliero per promuovere l’arte, la musica, la pittura, la fotografia e tutto ciò che può essere utile a coinvolgere la popolazione policorese, soprattutto quella giovanile. La costituzione ufficiale è avvenuta venerdì 25 febbraio con la prima assemblea costitutiva che ha visto la partecipazione dei 7 soci fondatori nella sede ufficiale di via Berlingieri n 84 al secondo piano.
Tutti i presenti condividendo gli intenti e gli obiettivi dell’associazione hanno stipulato l’atto costitutivo individuando Giovanni D’Alessandro il presidente dell’associazione. “Il nostro intento –spiega il neo presidente (nella foto)- è quello di essere presenti giorno per giorno sul nostro territorio e proprio per questo che da qualche mese stiamo organizzando un corso base di fotografia, che avrà inizio i primi giorni di aprile e che sarà rivolto a tutti coloro ne siano interessati, e una programmazione di eventi musicali, in collaborazione con la direzione artistica dell’Absolute Cafe’, che vedra’ sul palco artisti di livello nazionale. Questa e’solo una piccola parte dei progetti che “Aut – Side” sta per mettere in campo.”

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Gli occhi come specchio dell’anima. La sensibilità della Fidapa e Unc



POLICORO - Nessun uomo è un’isola, completo in sé. Ciascuno di noi fa parte di un continente, un pezzo di terraferma. Ci sono persone che parlano un momento prima di pensare e persone che vedono anche con gli occhi chiusi. Un vecchio adagio recita: certe virtù non si comprano al mercato, o le hai o non le hai. E tra queste c’è sicuramente la sensibilità. Ed è quella messa in campo dalla locale sede della Fidapa (Federazione Italiana donne arte professioni affari) del centro jonico che sabato sera 5 marzo nel castello baronale di Policoro ha organizzato una tavola rotonda: “Con occhi…di versi” in collaborazione con l’Unione nazionale ciechi e volontari ciechi. Il tema è stato trattato scientificamente dai medici oculisti: Rosario Orlando del nosocomio di Policoro e Antonio Laborante dell’ospedale “Casa del sollievo della sofferenza” di San Giovanni Rotondo, i quali hanno spiegato i grandi passi in avanti fatti dalla medicina nella cura delle patologie legate agli occhi: “Oggi non ci sono più –hanno spiegato- le lunghe liste d’attesa di molti anni fa e per il trapianto della cornea ci si rivolge alla più grande banca delle cornee che si trova a Mestre, che in pochi mesi fornisce l’organo. E lo stesso intervento di chirurgia mininvasiva si esegue con una certa “facilità” rispetto al passato. Ma come in tutte le patologie il miglior medico è l’essere umano stesso che deve mettere in campo i più elementari mezzi di prevenzione e accorgimenti. Tra questi una visita l’anno dopo i quarant’anni; non abusare troppo delle lenti a contatto e utilizzare gli occhiali negli ambienti di lavoro dove sono richiesti”. E proprio sul rispetto della legislazione in materia di lavoro si è soffermato l’Ing. Giovanni Donadio, il quale ha illustrato tutta la normativa in materia e la sua evoluzione negli anni sostenendo come le leggi non fanno discriminazione tra persone abili e abilmente diversi, ma esse sono oggettive: “sul lavoro –ha asserito- è disabile chi è impossibilitato temporaneamente a lavorare. Spesso è la società che ci appiccica l’etichetta di persona “anormale” in base alle proprie convenienze”. Più filosofico l’intervento di Concetta Piacente, della Fidapa nazionale, la quale con numerosi citazioni di poeti e filosofi di tutti i periodi storici ha affermato come: “ciascuno di noi ha occhi diversi, e spesso anche un occhio non è uguale ad un altro. Una cosa è guardare, una cosa è vedere. Nella prima c’è indifferenza nella seconda c’è sentimento. E quest’ultimo lo possono provare tutti, perché si sente e non si vede. Sulla stessa scia la relazione di Mons. Francesco Nolè, vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, il quale ha ricordato la figura di San Francesco, anch’egli affetto da cecità nel corso della sua vita, e osservato come gli occhi sono soprattutto specchio dell’anima. Da essi escono lacrime di dolore ma anche di gioia: “dagli occhi deve uscire uno sguardo semplice che rispetta gli altri senza mai creare imbarazzo a nessuno; anzi gli occhi devono servire per proteggere gli altri”. Un saluto è stato portato da Giuseppe Lanzillo, dell’unione italiana ciechi di Matera, il quale ha ringraziato la Fidapa per l’organizzazione dell’evento ricordando a tutti la “Cena al buio” che si terrà a Policoro il 18 marzo, evidenziando le difficoltà che hanno gli ipovedenti non solo negli ambienti di lavoro ma anche fuori mancando del tutto la cultura dell’abbattimento delle barriere architettoniche. E lo stesso dicasi nell’applicazione della legge 68/99 sull’assunzione di abilmente diversi in Enti pubblici e imprese: “ancora oggi –dichiara- ci sono datori di lavori che preferiscono pagare la sanzione anziché assumere noi perché ci vedono come un peso e non una risorsa”. Le conclusioni sono state tirate da Anna Teresa Olivieri, anch’essa della Fidapa, rammentando ai presenti la mission della Fidapa: rispetto della dignità umana in ogni azione. “Gli occhi servono a trasmettere emozioni, ma anche a vedere che oltre la morte c’è la vita…”, aggiungendo poi il ritorno a guardarci negli occhi, a estrarre non la spada del duello ma la voce del dialogo, dato che tutti abbiamo una lingua paterna comune, quella dell’unico Creatore, iscritta nelle nostre anime e coscienze.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

lunedì 14 marzo 2011

Da sei anni la famiglia Di Sanzo chiede giustizia per la morte di Prospero

POLICORO – Il diritto applicato alla lettera spesso è sinonimo di ingiustizia come dicevano i latini. Ma quando la legge è latitante l’ingiustizia c’è sempre. E la rabbia è ancora maggiore quando alla perdita di un proprio caro non fa seguito il giusto risarcimento danni. Che non rimargina il dolore, ma almeno da atto alla legge terrena di avere un volto umano e un’anima. Ma nel momento in cui scriviamo chissà per quanto tempo ancora Enza Di Sanzo dovrà girare per le aule del tribunale di Pisticci nel frattempo che la causa civile del padre veda la luce: a sentenza. Sei anni e mezzo fa in un cantiere di Novara il padre, Prospero, della giovane ragazza di Policoro lavorava per una ditta del posto ai lavori per l’alta velocità ferroviaria nel lontano Piemonte, quando perse la vita sul lavoro schiacciato da una gru e sul rispetto delle norme di sicurezza non si è mai saputo nulla. Da allora in poi è iniziato il calvario di tutta la sua famiglia. Nessuno si è fatto vedere o sentire: nemmeno una parola di conforto, un supporto morale come si suol dire, per non parlare di quello materiale: “Nella sede Inail di Vercelli –racconta la ragazza- mi hanno quasi cacciata nel momento in cui ho chiesto un nostro diritto relativo all’infortunio sul lavoro di mio padre, anzi mi hanno risposto: “lei è abile vada a lavorare!”. Poi è stata elargita a mia madre una pensione per la morte bianca di mio padre di 1000,00, ma quando mia madre per cause naturali è venuta poi meno noi figli non abbiamo avuto più nulla. Mio padre –continua la ragazza che non si dà pace per il muro di indifferenza che circonda la vicenda- era prossimo alla pensione avendo lavorato in quella ditta per 34 anni facendo molto spesso turni massacranti. Al suo decesso si fosse fatto vivo qualcuno…la ditta si è difesa con uno stuolo di avvocati dicendo in buona sostanza: “sono cose che capitano…” . Ci siamo rivolti al un legale per accertare eventuali responsabilità penali, ma ci ha consigliato di archiviare la pratica e a questo punto abbiamo intrapreso la via civile del risarcimento danni rivolgendoci ad un altro legale. Il 12 marzo 2010 quando si doveva celebrare l’udienza siamo andati alle 08:00 del mattino in tribunale e ci hanno fatto aspettare fino alle 14:30 per dirci nel pomeriggio: l’udienza è aggiornata al 2011! Poi il nostro avvocato ci ha detto che dovevamo avere pazienza perché è cambiato il giudice e dunque c’è bisogno che il suo sostituto si studi il fascicolo. Nel frattempo sono passati sei lunghi anni, mia madre è deceduta e noi figli stiamo girando in continuazione”. Giustizia mancata, giustizia negata.


Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Conferenza ASM





Nella mattinata del 9 marzo nel Municipio di Policoro si è svolta una conferenza intercomunale, convocata dal sindaco facente funzioni del Comune di Policoro, Rocco Leone, sul ridimensionamento del nosocomio “Giovanni Paolo II”, alla quale hanno aderito anche i primi cittadini di: Tursi, Rotondella, Stigliano. Leone ha spiegato: “vogliamo vederci chiaro su quello sarà il futuro di questo presidio sanitario fondamentale per l’area sud della Lucania. Le rassicurazioni di Gaudiano sono solo sulla parola, finora nessuno ci ha proposto, nero su bianco, in che direzione và il piano sanitario regionale di prossima approvazione per quel che concerne l’ospedale della mia città”. Sulla stessa falsariga l’intervento di Giuseppe Labriola (Tursi), secondo il quale: “Noi sindaci siamo in trincea e conosciamo a fondo i problemi dei nostri territori. Noi vorrei che l’Asm abbia già deciso il futuro dell’ospedale di Policoro senza un nostro coinvolgimento visto che finora non c’è stata nemmeno una conferenza di servizi con l’assessore regionale, dirigenti e Azienda sanitaria. E’ grave che per ampliare la struttura di Policoro il pubblico faccia fatica ad avere le autorizzazioni e il privato le ottenga con più facilità, stando a quello che avrebbe detto Gaudiano nella conferenza stampa di martedì 8 marzo”. E poi ha concluso: “Per quanto mi riguarda le rassicurazioni teoriche non sono sufficienti. Infatti mi risulta che per alcuni interventi di ortopedia gli utenti vadano già a Matera da Policoro”. Invece il sindaco di Rotondella, Enzo Francomano, si è detto più tranquillo sul futuro del “Giovanni Paolo II” dopo un incontro avuto con la dirigenza dell’Asm insieme ai parigrado di Nova Siri e Valsinni, con la partecipazione anche della Provincia di Matera, il 2 marzo scorso: “soprattutto per quanto riguarda il paventato accorpamento dell’Utic alla Rianimazione, ma più in generale l’Asm vuole continuare a puntare sul presidio di Policoro”; concludendo poi come queste rassicurazioni dovrebbero essere di pubblico dominio il 15 marzo. Infine Leonardo Digilio, in rappresentanza del Comune di Stigliano, ha parlato di un piano sanitario: “Che debba mettere in rete tutti i servizi alla persona, guardando agli interessi dei territori di competenza mettendo in sicurezza tutti i bisogni perché tra quelli della costa e l’entroterra materano ci sono delle differenze”.

POLICORO, Lì 09-03-2011