sabato 12 marzo 2011

Cisl su situazione coop Campoverde di Policoro

Per affrontare la difficile situazione che si starebbe registrando alla "Campoverde di Policoro", coop di confezionamento e commercializzazione di ortofrutta con 70 addetti, si è tenuta un’assemblea sindacale dei lavoratori. Hanno partecipato all’incontro il segretario provinciale della Fai Cisl di Matera, Vincenzo Cavallo, coadiuvato dal componente di segreteria, Antonio Chiruzzi.“Le maestranze – spiega Cavallo – non percepiscono le spettanze retributive da circa cinque mesi. Ma anche gli ultimi stipendi erano stati accreditati con notevole ritardo. Tale situazione incresciosa in cui sono finiti i lavoratori e le lavoratrici sta mettendo in grossissime difficoltà le loro famiglie in quanto sta venendo a mancare il reddito principale che consentirebbe loro di far fronte alle tante esigenze della vita”. A latere dell’assemblea hanno preso parte i nuovi amministratori della cooperativa insediatisi all’incirca una settimana fa, i quali hanno dichiarato in presenza di sindacati e lavoratori di voler continuare a portare avanti la produzione contestualmente a dovute verifiche sulla situazione finanziaria ereditata dalla gestione precedente. “Da un sopralluogo che abbiamo effettuato già da tempo nell’azienda – continua Cavallo – posso affermare tranquillamente che ci sono tutte le condizioni per poter continuare l’attività produttiva: i macchinari e le attrezzature sono perfettamente funzionanti e ben manutenzionati. Inoltre i dipendenti, ormai formati e altamente qualificati, stanno facendo grandi sacrifici, ciononostante credono ed hanno voglia di rilanciare la struttura. Pertanto – conclude il segretario provinciale della Fai Cisl – siamo fiduciosi affinché la normalità possa ristabilirsi quanto prima, in modo che ai lavoratori torni la serenità, giustamente perduta". L’assemblea è stata aggiornata ai prossimi giorni per una verifica più puntuale della situazione finanziaria e per incominciare a stilare un piano di rientro per le spettanze arretrate dei lavoratori.

Fonte
Basilicatanet

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