lunedì 14 marzo 2011

Gaudiano: “Policoro terzo presidio sanitario regionale”




– Gli scavi archeologici dell’antica Herakleia bloccano i lavori del potenziamento del nosocomio “Giovanni Paolo II”. A sostenerlo è il Direttore generale dell’Asm (Azienda sanitaria materana), Vito Gaudiano, in una conferenza stampa tenutasi l’8 marzo presso l’ospedale civile della città jonica nella quale ha fatto il punto della sua attività all’interno dell’Asm e di tutti gli ospedali di sua competenza: “Innanzitutto –esordisce- registriamo un aumento della mobilità attiva (chi si cura in Lucania ndr) e un decremento di quella passiva (l’emigrazione sanitaria ndr), nonostante l’ospedale di Matera ha la concorrenza della vicina Puglia, almeno tre nosocomi tra cui quello di Acquaviva delle fonti e S.G. Rotondo; mentre quello di Policoro copre un’utenza di tre regioni. Questo aumento delle prestazioni sanitarie ci ha portato anche sotto il profilo economico a recuperare 4 milioni di euro, di cui 2,5 destinati all’Asm. Inoltre abbiamo un aumento del 28% delle visite specialistiche ambulatoriali, il tutto in un panorama di tagli vari, compreso il blocco del turn over che nel 2009/2010 ci ha portato via 100 unità e nonostante tutto siamo riusciti ad recuperarne il 30%. Il servizio del 118 copre perfettamente tutti i 31 Comuni della provincia e dai nostri bilanci emerge un aumento della spesa farmaceutica ospedaliera, lievitata per un 33% dovuta alla prestazione di chemioterapia e del conseguente livello di complessità delle patologie dei pazienti”. Dopo questa panoramica generale, Gaudiano si è soffermato sulla situazione dell’ospedale di Policoro, il “Giovanni Paolo II”: “Per me questo è un ospedale strategico a dispetto delle tante inesattezze e corbellerie di comitati o presunti tali. Anzi dirò di più: questo ospedale con l’inaugurazione ad aprile del nuovo Pronto soccorso e quando la Soprintendenza ci farà completare i lavori dei tre piani, allora sì che sarà un vero Psa (Pronto soccorso attivo). Oggi paradossalmente non lo è nella pratica per i motivi suddetti. E nel frattempo che la burocrazia faccia il suo corso, preciso che l’Utic e la rianimazione non vengono accorpati come qualcuno ha maliziosamente sostenuto, ma il mio intento è quello di creare un’unica area monitorata per tutti i pazienti dei due reparti da una centralina. Non si tratta dunque di tagliare posti letto e ridurre il personale, ma di ottimizzare risorse e qualità del servizio. Nel Pronto soccorso per fare un esempio abbiamo addirittura incrementato il personale infermieristico con 14 unità, con l’aggiunta di 2/3 medici e ho spostato un medico facente funzioni da Matera a Policoro in un altro reparto. Ai tanti detrattori rispondo che la Tac di Policoro è una delle migliori della regione; e la risonanza magnetica non è in uno scantinato, ma è nuovissima e pronta per l’uso prima del suo collaudo di non facile applicazione. In questi anni abbiamo aperto anche nuove sale operatorie e il problema dei posti letto ridotti non sussiste poiché tutti gli ospedali d’Italia vanno nella direzione delle cure alternative ambulatoriali, Day Hospital e assistenza domiciliare, riservando agli ospedali i posti letto per i degenti acuti o gravi”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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