domenica 6 marzo 2011

«Il Pd di Policoro non è un treno»

POLICORO – Il Partito democratico è nella “carne” della società, te ne accorgi subito dalla sala stracolma di gente che ieri sera ha assistito all’assemblea territoriale di Policoro presso l’istituto “Padre Minozzi” dopo quella regionale di Rifreddo di Pignola dello scorso 31 gennaio. Dopo i saluti della segretaria cittadina Beatrice Di Brizio, che ha toccato tutti i punti locali e generali, quali ad esempio il “pasticcio” Api a Policoro passato in giunta con il centrodestra. La leader del Pd policorese, presentatasi come una “femminista ai tempi dell’Università di Napoli” ha elogiato Antonio Di Sanza «per il lavoro che sta svolgendo da presidente della Commissione lucani all’estero». Poi è toccato a segretario provinciale Pasquale Bellitti. «E’ necessario – ha esordito – un rilancio del metapontino. A Pisticci e a Scanzano le comunali rivestono un’importanza strategica. Da Policoro dobbiamo ribadire che la politica è una cosa molto seria. E da qui dobbiamo valutare le alleanze da mettere in campo. Se ci sono delle forze politiche che ci vedono come un treno, noi non ci stiamo. All’Api di Policoro – ha concluso – diciamo che così non si fa». Poi la parola al segretario regionale Roberto Speranza. «Proviamo a capire cos’è la Basilicata oggi – ha detto – viviamo in Italia una stagione di crisi della politica e dei partiti. Il Pd che alle primarie del 2009 ha avuto 66000 partecipanti, sta definendo il proprio perimetro e le proprie alleanze. Abbiamo un grande partito che è baricentrico. Se ho voluto incontri di riflessione con il capogruppo regionale Viti e con il presidente De Filippo è perché dobbiamo sforzarci di alzare l’asticella della qualità della politica nella nostra regione. Abbiamo sempre meno risorse a disposizione. Dobbiamo utilizzare –ha continuato - questo “viaggio” per discutere e condividere le riflessioni con chi
nei territori ci rappresenta. La Basilicata vive una fase importante. Noi vogliamo rilanciare la coalizione larga, ma chiediamo coerenza. L’Api a Policoro ha avuto un comportamento in accettazioni quando è il partito che mette sempre avanti gli interessi generali. Qui a Policoro – ha concluso – c’è la “polpa” dello sviluppo e tutti devono avere il coraggio di investire. Sull’ospedale (tema sentito, ndr) posso dire che qui c’è un presidio di grande rilevanza ci sono i presupposti demografici, pertanto non ci sarà alcun disinvestimento». Dopo gli interventi del senatore Coviello e dei “locali” Gianluca Marrese e Franco Labriola, il quale ha fatto un intervento ampio e duro per certi versi soprattutto contro la gestione sanitaria della Asm per il nosocomio policorese, le conclusioni sono state affidate al governatore Vito De Filippo. «In una fase difficile – ha esordito - la nostra Regione deve fare
uno sforzo di coraggio e di intraprendenza in tutti i settori. La crisi, le crisi, non ci consentono di stare sereni. Nella ricerca, nell’università, nella scuola, in una nuova occasione per le infrastrutture ed i sistemi produttivi, dobbiamo sostenere un lavoro innovativo. Solo così – ha continuato – all’uscita di questa fase, la Basilicata avrà una buona possibilità di futuro». Il presidente
della Regione ha parlato di Federalismo, di coesione e di welfare . E infine una battuta: «Esprimo – ha concluso – apprezzamento per l’iniziativa del Pd e di Speranza, dopo Rifreddo».

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Nessun commento:

Posta un commento