lunedì 18 aprile 2011

Il comitato pro-ospedale di Policoro scende in piazza




Ci si aspettava una manifestazione più imponente, almeno in piazza Eraclea da dove il corteo del comitato pro-ospedale di Policoro è partito. Ma le cattive condizioni meteo hanno frenato anche il passaggio sulla 106 jonica e così i manifestanti sono arrivati nella sala consiliare del Palazzo di città, ieri, per aprire la discussione intorno alle 10:00. Temono il ridimensionamento del nosocomio “Giovanni Paolo II” del centro jonico dopo quello di Tinchi di Pisticci. Il loro ragionamento è semplice: con l’accorpamento delle ex Asl voluto con la riforma sanitaria regionale, quella comprensoriale di Montalbano Jonico è stata di fatto fagocitata da Matera diventando un’unica Azienda provinciale (Asm). Da qui la volontà della Regione, messa in pratica, secondo il comitato trasversale, dal Direttore generale dell’Asm Vito Gaudiano di chiudere gli ospedali periferici. Qualche avvisaglia c’è già stata, nonostante le rassicurazioni del management, con la soppressione dell’ambulanza medicalizzata, il paventato accorpamento dell’Utic alla Rianimazione e una serie di tentativi che portano il locale nosocomio ad essere di fatto fortemente ridimensionato se non si mettono in campo forme di protesta civile della popolazione. Così il comitato mette le mani avanti e vuole vederci chiaro. Il consigliere comunale di Policoro del Pd, Franco Labriola, teme effettivamente l’accentramento su Matera dei servizi alla persona ritenendolo sbagliato e pronto a sostenere la protesta comprensoriale; l’assessore di Valsinni Carbone ha parlato di liste d’attesa lunghe mesi e di come il locale ospedale deve essere equiparato a quello del Madonna delle Grazie di Matera: 3 posti per acuti ogni 1000 abitanti. Il primo cittadino di Tursi, Giuseppe Labriola (Pdl), ha invece sostenuto come parallelamente a questo comitato ne dovrebbe sorgere un altro di sindaci della fascia jonica e chiedere urgentemente all’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, di venire sul territorio ad illustrare le intenzioni dell’Ente che rappresenta alle popolazioni interessate senza convocare gli amministratori a Matera, tramite Guadiano, in un territorio diverso da quello oggetto della protesta. Aggiungendo poi che il disegno di ridimensionare il locale presidio sanitario parte da lontano e Guadiano è solo l’ultimo anello della volontà regionale. Inoltre ha puntato l’indice sull’invasività della politica nella scelta degli operatori sanitari che ne mortifica la qualità. Il parigrado di Stigliano, Digilio, ha parlato dell’ospedale di Policoro fondamentale per quelli distrettuali della provincia che sono di supporto, e la madre di tutti i problemi sanitari è la carenza di risorse. Infatti da lì partono tutte le polemiche. Vincenzo Di Cosola, assessore di Policoro, ha asserito come in linea generale e non solo per la sanità le risorse pubbliche vengono spese male dilapidandole in mille rivoli senza tener conto dei bisogni dei territori e dell’utenza. Ed ha fatto un esempio: l’ospedale di Matera è più vicino alla Puglia, mentre quello di Policoro è più baricentrico e dunque deve svolgere una funzione di riferimento comprensoriale. Il primo cittadino di San Giorgio ha affermato come nonostante i tagli al settore ci sono ancora sprechi su strutture inutili. Il consigliere provinciale Serafino Di Sanza chiede un pubblico incontro circoscrizionale a Policoro dove i vertici dell’Asm spieghino i contenuti del Piano regionale ai cittadini. Otello Marsano, consigliere comunale di Policoro, ha affermato come ci sia la necessità di un Consiglio comunale a Policoro con Attilio Martorano e non con Gaudiano e di un bilancio partecipato con i cittadini. C’erano anche associazioni presenti. Tra queste Gianni Fabbris, “Comiato Terre Joniche”, il quale ha osservato come la politica dello scaricabarile non serve a nessuno, così come i tavoli tecnici e di come i sindaci si debbano rapportare con i territori e i suoi cittadini. Sono state espresse preoccupazioni per il futuro delle prestazioni sanitarie locali anche da Paolo Consalvo a nome dell’associazione “Stelle d’Argento”, mentre un rappresentante di “Cittadiniattivi” di Bernalda ha preannunciato che l’ospedale di Policoro diventerà in futuro solo un semplice Pronto soccorso. Ottavio Frammartino, uno dei componenti del comitato, spiega: “E’ strano che in concomitanza con questa manifestazione oggi (ieri per chi legge) Vito Gaudiano abbia convocato una conferenza dei sindaci su questo argomento. Lo ritengo un atto di arroganza e un gesto significativo. Noi vogliamo vederci chiaro anche sugli appalti e sulla spesa farmaceutica oltre che sul futuro del presidio sanitario”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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