lunedì 6 giugno 2011

La scuola Aldo Moro celebra i 150 anni di storia d’Italia





POLICORO – La scuola media “Aldo Moro” di via Allende ha voluto chiudere in bellezza l’anno scolastico 2010/11 con una manifestazione all’interno del PalaErcole di via Umbria. Quest’anno per tutti gli studenti di uno dei più popolosi istituti scolastici della provincia di Matera è stato un anno particolare. Già perché oltre alle attività didattiche si sono concentrati anche sulla manifestazione dei 150 anni di Unità d’Italia. Così mercoledì scorso di fronte ad una platea fatta quasi esclusivamente di genitori hanno accompagnato idealmente tutti i presenti in un viaggio appassionante lungo un secolo e mezzo di storia italiana. E lo hanno fatto attraverso l’uso delle varie forme del linguaggio. La musica di “Va pensiero” ha dato la stura alla kermesse circondata dalla coreografia di una folla festante pronta ad immortalare con ogni mezzo gli studenti in una manifestazione dall’alto contenuto patriottico. Dapprima i discenti hanno parlato dei plebisciti di annessione all’Italia e alle guerre di Indipendenza che l’hanno preceduta, non dimenticando i sacrifici di chi è morto per la Patria. Poi il grande contributo degli intellettuali dell’epoca come Alessandro Manzoni, del pedagogo Edmondo De Amicis che con i loro scritti hanno educato le masse all’importanza di avere una identità. A cui ha contributo in quegli anni anche il Corriere della Sera con le sue prime pagine e l’apertura delle Università anche alle donne. Il tutto è stato intervallato dalla “Tarantella”, “Valzer”, balli caratteristici della seconda metà dell’800. I ragazzi con molta maestria hanno davvero studiato bene la storia avendola anche raccontata a grandi linee durante la serata dove non sono mancati cenni sul periodo dell’industrializzazione pesante con l’Ansaldo Breda e le grandi fabbriche del nord, compresa la Fiat, simboli dell’emigrazione verso il ricco Settentrione di cui i meridionali sono i padri. Con l’inizio del ‘900 anche l’Italia viene contagiata dal movimento artistico della Belle Epoque (Bei Tempi) francese intrisa di sentimento e nostalgia. Poi lo scoppio della Prima Guerra mondiale con l’Italia che paga dazio in termini di vite umane perse e politici che sfociano nel periodo fascista della dittatura e dell’alleanza suicida con la Germania di Hitler trascinando la nazione Italia al secondo conflitto mondiale, nefasto anche questo sotto tutti i profili. Grazie all’aiuto dell’America e dell’Inghilterra l’Italia rivede la luce e comincia la ricostruzione materiale e morale del sentimento di Patria. Passaggio obbligato il referendum del 1946 sulla forma di Governo. Vincono di misura i sostenitori della Repubblica e per l’Italia si apre una nuova era con la promulgazione della Costituzione repubblicana e le donne che vengono chiamate al voto. I ragazzi dell’ “Aldo Moro” sono preparati anche a questo appuntamento conoscendo i valori contenuti nella prima parte: libertà, uguaglianza e solidarietà. E da questi traggono spunto per raccontare l’alba di un nuovo giorno con le istituzioni solide che guidano il Paese alla ricrescita economica fino a portarlo tra quelli più industrializzati del mondo al giorno d’oggi. La serata non poteva chiudersi se non con l’Inno di Mameli, un canto che racchiude 150 di storia.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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