martedì 11 ottobre 2011

Ortofrutta, guadagni minimi

POLICORO - La crisi dell'ortofrutta e la situazione del Metapontino dopo l'alluvione dei primi di marzo sono i temi affrontati a Policoro dal Comitato direttivo comunale
della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori. All'incontro -che si è concluso con l'elezione dell'agricoltore Leonardo Persiani presidente della sede di Policoro della Cia, hanno preso parte il direttore regionale Luciano Sileo, e il responsabile dell'Ufficio economico Paolo Carbone. La campagna ortofrutticola estiva nel Metapontino - è stato sottolineato- è stata caratterizzata da grandi difficoltà, specie per la riduzione dei prezzi pagati da grossisti e industrie di trasformazione ai produttori agricoli. Le nettarine sono il prodotto di qualità che ha spuntato i prezzi più bassi accrescendo il già forte divario tra i costi aziendali e la redditività. Quanto alla situazione post-alluvione, i dirigenti comunali e regionali della Cia hanno espresso soddisfazione per il provvedimento dell'assessore all'Agricoltura che integra l'area originariamente individuata dalla Giunta regionale con la delibera 751 del 2011 tra
quella danneggiata dall'evento calamitoso, un provvedimento -è stato evidenziato-
che raccoglie le sollecitazioni delle stesse organizzazioni agricole dei Comuni di Pomarico, Craco, Albano di Lucania e Calciano. La questione degli indennizzi per i forti danni subiti e per favorire la ripresa produttiva delle aziende del Metapontino
richiede comunque un'accelerazione delle misure previste attraverso il finanziamento dei 7 milioni di euro contenuto nell'ultima manovra finanziaria del Governo e da parte della Giunta regionale. La Cia continua a sollecitare innanzitutto il Governo a dare risposte adeguate. Tra le azioni più urgenti e immediate, che vanno celermente
tradotti in provvedimenti, da parte della Regione e specificatamente da parte del Dipartimento Agricoltura a favore delle aziende agricole, vi sono: l'applicazione immediata della delibera di aprile 2011, che prevede il concorso sui costi sostenuti
dalle aziende agricole rientranti nell'area delimitata e danneggiata, per la fruizione di servizi irrigui relativa agli anni 2010-2011; l'attuazione dei contenuti della delibera 539 del 18/4/2011, tesa a riconoscere quale primo intervento a parziale copertura
dei danni subiti, per la ripresa produttiva e per i costi di ripristino, un contributo a tutte le aziende agricole che hanno subito un danno rilevante almeno del 70% a domanda tramite i Consorzi di difesa, attivando la misura nel rispetto delle procedure del "regime di deminimis" (tra 7.500 e 15.000 euro); l'immediata attuazione della misura 126 del Psr 2007/2013, per favorire il ripristino del patrimonio aziendale danneggiato, (appena chiuso il negoziato con Bruxelles). Per la Cia tutto questo rappresenta un concreto percorso per dare risposte alle aziende che hanno subito danni, oltre che un tangibile segnale da parte della Regione Basilicata che in questo modo di fatti oltre a poter rendicontare le spese sostenute, quale concorso degli interventi, può sostenere di aver individuare unilateralmente forme e modalità concrete per aiutare le aziende, anche dopo la penalizzante modifica della legge che opportunamente è chiamata "la tassa sulle disgrazie". «Da troppo tempo -sottolinea una nota della Cia- abbiamo messo in guardia il sistema politico sul rischio che su tali questioni si consumi un corto circuito istituzionale non gestibile, con il rischio di
acuire tensioni sociali, disperazione,distacco dei cittadini dalle istituzioni».
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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