venerdì 11 novembre 2011

Maltempo a Policoro. Si fa la conta dei danni







Nel tardo pomeriggio di mercoledì 9 novembre sulla città di Policoro si è abbattuto un violento temporale causando danni in alcune aree periferiche della città, in particolare via Gorizia, viale Matera. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, Carabinieri, e l’Amministrazione comunale per verificare i danni. L’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Viola, e il primo cittadino Nicola Lopatriello dichiarano: “Siamo stati tempestivi nell’attuare il piano di Protezione civile comunale, subito comunicato per giunta anche al Prefetto di Matera, evitando sciagure come quelle che hanno colpito la Liguria nelle ultime settimane. Però dobbiamo riscontrare ancora una volta che le segnalazioni fatte da noi già subito dopo l’estate al Consorzio di bonifica Bradano Metaponto di pulire i canali di scolo, per far defluire l’acqua durante le stagioni piovose, sono cadute nel dimenticatoio. Infatti siamo stati noi amministratori a farci carico dei disagi di imprese agricole e abitazioni civili, allagate dalle abbondanti piogge, intervenendo nella pulizia dei canali da sterpaglie, palme, ponti e quant’altro. E siccome le previsioni meteo anche per i prossimi giorni prevedono maltempo, siamo pronti ad emanare un’ordinanza sindacale per la pulizia di tutti i canali di scolo, per evitare che i danni possano essere più gravi e grandi di quanto non lo siano stati finora. A questo punto, vista la mancata collaborazione istituzionale con l’Ente consortile in questo caso, ci muoviamo autonomamente nella direzione della prevenzione sostituendoci allo stesso Consorzio per i lavori di sua competenza e rivalendoci, eventualmente, sulle spese di pulizia dei canali di scolo. Al di là però delle singole negligenze, ci corre l’obbligo invitare tutti i cittadini ad amare la natura, perché a volte i disastri non dipendono dal caso ma dalla mano dell’uomo. Infatti nel sopralluogo effettuato nel pomeriggio di ieri e nella mattinata del 10 novembre, abbiamo riscontrato addirittura calcinacci di lavori edili “parcheggiati” nei canali e cunette, la piantumazione di alberi ed interventi voluti dall’uomo senza sapere le conseguenze nefaste delle loro azioni”.

Nessun commento:

Posta un commento