venerdì 9 dicembre 2011

Policoro: chiesta la riapertura della sezione Primavera

Il Comune di Policoro ha autorizzato anche per l'anno scolastico 2011/12 il funzionamento di un servizio integrato per l'infanzia (detto comunemente Sezione Primavera) a favore di bambini di età compresa fra i 24 ed i 36 mesi. In 24 novembre scorso il sindaco Nicola Lopatriello ha rilasciato al Dirigente del I Circolo didattico, prof. Rocco Rondinelli, formale autorizzazione all'attivazione del servizio proseguendo nella sperimentazione avviata già da qualche anno con ottimi risultati. L'autorizzazione è documento fondamentale perchè la scuola possa richiedere il contributo al Miur (Ministero dell’istruzione università e ricerca). Il servizio sarà attivato non appena arriverà comunicazione di ammissione al contributo. Negli anni passati tale contributo si è aggirato sui 25.000,00 euro utilizzati dalla scuola per pagare il personale, il materiale didattico e qualche arredo. Fruiranno del servizio 20 bambini la cui assistenza sarà assicurata dalle ore 8.00 alle ore 15.00 da n. 2 educatrici ed un'ausiliaria. La novità di quest'anno è che la sezione Primavera sarà allestita non più in via Puglia, bensì nel plesso scolastico di via Umbria. “Questo servizio educativo –osserva Nicola Lopatriello- ha carattere sperimentale per la primissima infanzia e costituisce una risposta ad una diffusa esigenza sociale, offrendo ai bambini al di sotto dei tre anni di età un qualificato momento di preparazione e introduzione alla scuola dell'infanzia. Il progetto educativo della sezione primavera è imperniato sulla condivisione di alcune idee guida quali: l'accoglienza, il rispetto della diversità, la centralità del bambino, l'attenzione alle pratiche di cura, la partecipazione della famiglia e la continuità con la scuola dell'infanzia. Inoltre ha carattere di flessibilità per garantire sempre maggiore rispondenza alle esigenze dei bambini e delle famiglie. Nella progettualità pedagogica è inclusa l'elaborazione dei piani educativi individualizzati per i bambini in situazioni di svantaggio psico-fisico e/o sociale”.

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