mercoledì 15 febbraio 2012

Card benzina? Affare per le Poste

Un’ azienda incassa circa 3 milioni di euro per la gestione dell'intera procedura A causa del maltempo che imperversa in Basilicata, il sit-in di Cgil, Cisl e Uil sulla vertenza Poste è stato rinviato a mercoledì 15 febbraio alle 10, sempre a Potenza presso la sede di vìa Grippo a Chianchetta. «L'iniziativa promossa da Cgiì, Cisl e Uil di Basilicata sulla vertenza Poste Italiane richiede il sostegno della Regione come dell'intero sistema delle Autonomie locali anche per far pesare i circa 3 milioni di euro che Poste Italiane incassa per la gestione dell'operazione della card carburante». E quanto sostiene il presidente della Seconda commissione consiliare bilancio e programmazione della Regione Basilicata, Antonio Autilio, ricordando «il dibattito che si è sviluppato proprio in occasione del provvedimento del Governo precedente che ha istituito la card per gli automobilisti lucani». «All'epoca c'è chi propose di "costringere" Poste Italiane ad assumere un portalettere in ciascuno dei 131 Comuni lucani - precisa Autilio –. Oggi i sindacati ci fanno sapere che sarebbero appena una decina le unità in più che la società utilizza nonostante la mole di lavoro testimoniata dalle interminabili file agli sportelli postali da parte di automobilisti lucani costretti per la seconda volta a recarsi alle Poste dopo la prima volta per la consegna delle domande», «È evidente che la Giunta Regionali;-continua Ausilio- deve far sentire la sua voce nei confronti del Ministero per lo sviluppo economico che ha affidato, non certo gratuitamente, la realizzazione e distribuzione della card prepagata, perché Poste Italiane oltre ai vantaggi economici e di giro d'affari-clientela metta fino alla situazione di forti disagi che si registra quotidianamente nei suoi uffici operativi in Basilicata».

Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno

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