mercoledì 11 aprile 2012

Impianto Icfp-Itrec: Sogin riapre il V.I.A..



Riceviamo e pubblichiamo una nota di No Scorie Trisaia

“Sogin ha presentato una variante al progetto inerente l’impianto ICFP (solidificazione del prodotto finito e capannone deposito di stoccaggio). Progetto che ha già ottenuto il decreto di compatibilità ambientale nel 2011. La modifica di cantierizzazione prevede di realizzare i due corpi (impianto ICFP e capannone deposito per le scorie) in due corpi separati e distinti rispetto al primo progetto che prevedeva un corpo unico e la bonifica della fossa 7.1 (ex fossa irreversile). Secondo la Sogin, questa modifica è al fine di non far slittare eccessivamente i lavori dell’impianto e garantire nel minor tempo possibile la maggior sicurezza nucleare del sito. Questo è quanto pubblicato sul sito del Ministero dell’ambiente a fine febbraio e per il quale gli enti, associazioni e cittadini possono fare osservazioni entro il 10/04/2012 sulle valutazioni all’impatto ambientale che tale opera comporta. Sul primo progetto dell’impianto ICFP è bene ricordarlo che la Regione Basilicata non ha fatto alcuna osservazione, mentre furono redatte dai comuni di Nova Siri e Policoro e dai movimenti e associazioni locali. Ancora una volta su una materia così delicata come il nucleare la regione Basilicata (molto attiva con il Dipartimento ambiente nel rilasciare autorizzazioni alle trivellazioni petrolifere) non assolve la sua funzione d’informazione e trasparenza nei confronti dei Comuni, enti e popolazioni. È ormai da circa un anno e mezzo che non è più convocato il "Tavolo della trasparenza regionale" sulle attività e i progetti all’interno dell’Itrec (Tavolo regolarmente convocato nelle altre regioni nuclearizzate, dove nel caso del Lazio e Campania è diventato addirittura interregionale).Chiediamo ai sindaci di Nova Siri, Rotondella e al futuro sindaco di Policoro di istituire un tavolo tecnico permanente sulle attività di decommissioning dell’Itrec cui possano partecipare i cittadini e anche gli altri sindaci del territorio, dove invitare la stessa Sogin, e avvalendosi di tecnici di fiducia. Un tavolo che regolarmente si riunisca per fare trasparenza e contribuire nella sicurezza e tutela del territorio”.

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