martedì 8 maggio 2012

Pesca illegale a largo di Nova Siri


POLICORO - Continua l'attività di vigilanza della Guardia costiera di Taranto
lungo tutto il litorale di competenza, finalizzata al controllo sull'intera filiera di pesca ed al contrasto della pesca illegale, con particolare attenzione alla tutela delle sempre più limitate risorse ed alla salvaguardia dell'ecosistema marino. Nella nottata di venerdì 4 il personale appartenente al Nucleo difesa mare della Capitaneria di Porto di Taranto e dell'Ufficio Locale Marittimo di Policoro, nel corso di una attività di perlustrazione condotta via terra lungo il litorale di Nova Siri, ha intercettato, a seguito di una lunga attività di appostamento, alcuni individui che con l'ausilio di due piccoli natanti erano intenti alla pesca del novellame di sarda (bianchetto). I pescatori di frodo erano forniti anche di un furgone sul quale il prodotto è stato caricato per il successivo trasferimento ai punti di vendita illegali. La pattuglia della Guardia costiera è, quindi, intervenuta per bloccare i pescatori. Accortisi di quanto stava per accadere ed aiutati dal buio, i natanti sono riusciti a dileguarsi via mare. Dopo un inseguimento è, invece, stato bloccato il conducente del furgone ed un altro complice, che quindi sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria. All'interno del furgone sono state rinvenute oltre cento cassette di novellame di sarda per un peso totale di circa una tonnellata. Il valore del pesce sequestrato, se immesso sul mercato, avrebbe fruttato ai pescatori senza scrupoli alcune decine di migliaia di euro. Dopo la verifica da parte del personale del Servizio veterinario dell'Azienda sanitaria materana tutto il quantitativo di prodotto sequestrato, essendo velocemente deperibile, è stato donato in beneficenza a diverse parrocchie, mense per i poveri ed associazioni no profit. La pesca del novellame è vietata perchè si tratta di pesci di taglia particolarmente bassa, che servono da nutrimento ai pesci più grossi in determinati periodi dell’anno. Pescare il novellame rappresenta, dunque, un grave danno all’ecosistema marino. Un’altra piaga aperta sullo Jonio metapontino è la pesca irregolare a strascico, che danneggia irrimediabilmente la flora dei fondali.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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