venerdì 24 agosto 2012

La sofferenza in drappi colorati. A Policoro una mostra per Msf


POLICORO - Si chiama MALARIA PORTRAIT" ed è la mostra fotografica – evento di solidarietà per Medici Senza Frontiere con cui sensibilizzare e raccogliere fondi a sostegno dell’associazione ma anche portare una testimonianza. Ad ospitare l’iniziativa, sabato 25 agosto, a partire dalle 19, il Castello di Policoro. Al centro della serata sarà la presentazione della mostra fotografica “Malaria Portrait”, di Fausta Micheletta, medico e fotografo, curata da Ester Stigliano, che documenta l’attività svolta da Medici Senza Frontiere per salvare i bambini colpiti dall’epidemia di malaria in Costa d’Avorio. L’esposizione itinerante, realizzata dall’Associazione “Margana41” per Medici
senza frontiere, è stata presentata lo scorso 24 aprile a Roma, in occasione della Giornata Mondiale contro la Malaria istituita dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Nel corso della serata – evento di Policoro, a partire dalle 20, chiacchierata con Fausta Micheletta. Interverrà Rocco Leone, sindaco di Policoro e medico. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Associazione “Presidio del Libro –Magna Grecia”, si terrà un reading dal libro “Dignità – 9 scrittori per Medici Senza Frontiere”, edito da Feltrinelli. La mostra nasce dall'esperienza che Fausta Micheletta ha vissuto in Costa d'Avorio come medico responsabile del pronto soccorso con l'organizzazione
medico- umanitaria Medici Senza Frontiere, nella capitale Abidjan, nel luglio e agosto 2011, durante la crisi politica che ha colpito il paese africano portando
al collasso il sistema sanitario locale. In quei mesi l’équipe di MSF si è trovata
ad affrontare le conseguenze di una drammatica limitazione all'accesso sanitario per la popolazione ivoriana durante il periodo di picco della malaria e il diffondersi della malattia soprattutto tra i bambini più piccoli, più esposti e privi di difese immunitarie. Grazie alla presenza dei medici di Msf e alla disponibilità di cure adeguate, in quei mesi è stato possibile salvare molte vite
umane, ma ancora oggi, in tutto il mondo, ogni 60 secondi un bambino muore a causa della malaria. La mostra si basa su 16 fotografie fra loro molto simili: sono tutti ritratti di bambini, ripresi mentre combattono contro la malattia, tutti avvolti nel drappo colorato, che le loro mamme hanno prima bagnato e poi utilizzato, nel tentativo di abbassare la temperatura corporea. I colori dei drappi variano in tono e disegno, al contrario delle espressioni dei bambini,
tanto che, l'immagine finale che se ne percepisce, non è il ricordo di un bambino in particolare ma il ritratto della malaria stessa. Il progetto allestitivo si compone di una struttura metallica modulare, che consente alla mostra di essere facilmente trasportabile, nella quale sono inserite tre zanzariere a maglia rigida, simbolo della lotta contro la malattia, che sorreggono le foto dei bambini malati, oltre a una serie di pannelli didattici che raccontano l’esperienza vissuta dai medici di Msf, i dati sulla diffusione della malaria e gli strumenti per combatterla.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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