sabato 29 settembre 2012

Assistenza ai disabili nella scuola, Marrese: «No alle discriminazioni»


POLICORO- «Si sta sfiorando veramente l'assurdo. Non si può permettere a questa Amministrazione di scherzare o consentire di agire autonomamente e discrezionalmente soprattutto su vicende che riguardano i bambini». È il duro commento del capogruppo Pd in consiglio comunale, Gianluca Marrese, sui tagli ai servizi di sostegno nelle scuole. «Puntualmente ogni inizio di anno scolastico è preceduto da una pianificazione e programmazione di azioni e risorse atte a rendere efficace ed efficiente la frequenza dei bambini a scuola,
tra cui in particolar modo quella dei diversamente abili. L'istituzione scolastica
trasmette all'Ente comunale la richiesta di assistenti educativi. Dietro ad un elenco di nomi dei bambini con accanto un valore quantitativo espresso in ore, c'è un lavoro prodotto da un gruppo di professionisti (neuropsichiatri infantili, psicologi e assistenti sociali, insegnanti di sostegno, insegnanti curriculari), i quali partendo da diagnosi mediche,elaborano un progetto individuale necessario per permettere ad ogni bambino e bambina di esercitare il proprio diritto allo studio e all'inclusione sociale. Dopo una serie di incontri tra la scuola e l'Asm (Gruppo H), i Dirigenti scolastici inviano al Comune la richiesta di assistenti educativi per gli allievi disabili, producendo
l'elenco degli stessi ed il fabbisogno espresso in ore. L'amministrazione Leone, nonostante l'aumento esagerato ed ingiustificato del livello di tassazione (Imu, Irpef, Tarsu e via dicendo), ha preferito assunzioni ad personam e la “Notte dei colori”, anziché garantire un servizio di siffatta importanza a tutti i bambini che vivono tale disagio, scegliendo di tagliare di più del 50% il fabbisogno di ore richieste dalle Istituzioni scolastiche. Sarebbe di una gravità estrema -prosegue Marrese se risultasse vero che, durante un incontro con i referenti della scuola per determinare le ore da erogare, Leone con l'elenco alla mano abbia iniziato a depennare i nominativi di bambini che,
secondo lui, non avevano bisogno del supporto dell'assistente educativo a scuola. Innanzitutto non è assolutamente nelle funzioni del sindaco valutare e decidere a chi deve essere dato questo servizio, a maggior ragione se è stato prodotto un elenco da una commissione competente che ha rilevato il fabbisogno, a meno che non si erga professionalmente anche al di sopra della stessa, mettendone in discussione il lavoro. In secondo luogo, prima di sperperare risorse comunali con scelte politiche discutibili e futili, il sindaco che si ergeva ad essere colui che era il più vicino ai fragili ed in particolar modo ai bambini, avrebbe in ogni modo dovuto risparmiare per rispondere al fabbisogno della scuola senza se e senza ma. Caro sindaco Leone sii il sindaco di tutti! La campagna elettorale è finita, lo chiedo a voce alta e a nome di quelle famiglie che ogni giorno affrontano enormi difficoltà per sostenere i loro bambini, per quelle insegnanti che cercano di svolgere il loro lavoro».
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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