domenica 9 settembre 2012

Di Trani replica a Leone sulla richiesta del trasferimento del reparto di dialisi


Gentile Sindaco, è con sommo stupore che ho letto la Sua missiva con la quale chiede il trasferimento del Servizio di Nefrologia e Dialisi da Tinchi a Policoro. Non Le nascondo che lo stupore  diventa costernazione quando leggo che a giustificazione della Sua richiesta cita un evento luttuoso del quale ha avuto notizia attraverso la stampa e che in nessun modo può essere collegato all’assenza del reparto di Rianimazione. Per avere contezza dell’accaduto mi sono recato presso il Reparto Dialisi di Tinchi  dove ho incontrato direttamente  i colleghi che, insieme al personale paramedico, assistono con perizia e professionalità decine e decine di pazienti, alcuni dei quali da circa venti anni.  A loro va tutta la nostra ammirazione e riconoscenza. Al fine di evitare confusione, possibili speculazioni e per rassicurare chi legge voglio ricordare, in primo luogo a me stesso, che mentre la rianimazione è l’insieme delle manovre adottate dal personale medico e paramedico al fine di riportare in vita un paziente in arresto cardiaco ad esempio, il Reparto di Rianimazione consente il ricovero del malato per stabilizzare il risultato conseguito con il primo intervento. Nel Reparto di Dialisi di Tinchi le manovre  di rianimazione sono state eseguite dal medico di turno e continuate  dai medici dell’Elisoccorso. Giova ricordare che cinque giorni prima un altro paziente emodializzato è stato  rianimato in Reparto dopo un arresto cardiocircolatorio e che tutto  il personale medico e paramedico dell’ U.O. di Nefrologia e Dialisi svolge esercitazioni  di rianimazione cardio-polmonare avviate in data 25/02/2010 e condotte dal Dr. Mazzarella, anestesista rianimatore dell’Ospedale di Policoro con cadenza mensile (ultimo giovedì del mese) Non è il caso di stabilire se Policoro è più centrale rispetto a Tinchi in un ipotetico bacino di malati che si recano al centro Dialisi. Non sto qui ad elencare fatti e dati statistici che Lei già conosce,  non è questo il luogo di una elencazione delle sedi dove sono presenti Unità Operative di dialisi pur in assenza di Reparti di Rianimazione: semplicemente i protocolli del sistema sanitario nazionale stabiliscono che i centri Dialisi, come quello di Tinchi, operano nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza richiesti. L’aspetto sul quale mi preme richiamare l’attenzione è la concezione stessa della rete ospedaliera. È mia convinzione, e della mia Amministrazione, infatti, che tutte le strutture ospedaliere della nostra provincia debbano aver un proprio ruolo, fondare la loro ragione di essere sulle necessità del territorio e sulla capacità di offrire servizi ai cittadini sia in termini di diagnostica  che di assistenza e cura. Da sempre sosteniamo la necessità di un sistema capace di esaltare le peculiarità territoriali oltre ogni tentativo di strumentalizzazione a fini campanilistici. Egregio Sindaco, il popolo pisticcese, assiste da anni alla spoliazione del nosocomio di Tinchi, dal quale interi reparti sono stati trasferiti a Policoro. Avremmo dovuto, per questo, alzare le barricate? Non ci abbiamo mai pensato perché è nostra convinzione che una struttura efficiente a Policoro debba essere considerata patrimonio dell’intero Metapontino  così come quella di Tinchi.

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