sabato 8 settembre 2012

Il 2013 è l’anno di Adamesteanu


POLICORO - «Il passaggio da Policoro borgo a Policoro città: il Secondo Piano di Zona rappresenta un momento storico determinante per la crescita demografica, economica, sociale, culturale di un'intera comunità: protagonista indiscusso di questo passaggio cruciale, è stato sicuramente il cavalier Nicola Montesano, primo sindaco di Policoro, colui che ha fortemente creduto nel potenziale di un territorio che inizialmente era solo palude e che oggi rappresenta una realtà in continua espansione». Il sindaco di Policoro, Rocco Leone, interviene sulla decisione di nominare una piazza del II Piano di Zona al cav. Montesano, ribadendone le motivazioni illustrate nel corso della celebrazione di intitolazione: «Nessun dispetto, né ripicca verso le decisioni passate -prosegue il primo cittadino- ma un semplice richiamo alla ricerca di identità, alle radici di cui Policoro ha fortemente bisogno, essendo una città variegata e formata da tante comunità provenienti da ogni parte della Basilicata e delle regioni limitrofe. Inoltre - precisa Leone- nessuno sgarbo nei confronti della comunità rumena rappresentata dalla cittadina di Banesti, il cui gemellaggio era stato motivato dalla presenza a Policoro dell'eminente figura del professor Dinu Adamesteanu, profondo conoscitore delle origini di Heraclea, innamorato della nostra
terra a tal punto da decidere di terminare qui la sua straordinaria esistenza. Ad avvalorare questo forte legame con la Romania, che non si può limitare alla sola Banesti, che con Adamesteanu ha in comune solo la Nazione -prosegue il primo cittadino- abbiamo deciso di dedicare il 2013, anno in cui ricorre il centenario dalla sua nascita, al lavoro, alle ricerche del professor Adamesteanu, alla figura di cittadino del mondo per vocazione e lucano per scelta, partendo proprio dal luogo in cui è nato, Toporu. Le sterili ed inutili polemiche di questi giorni –conclude Leone- cadono nel vuoto con le sagge parole di Nicola Montesano, nipote del cavaliere, intervenuto nel corso della manifestazione in rappresentanza della famiglia insieme all'omonimo cugino, il quale ha ribadito come l'intitolazione della piazza al nonno sia un concreto, reale riconoscimento ad un intera generazione fatta di contadini ed artigiani, che ha fatto di Policoro la splendida città che ci ritroviamo oggi».

Fonte
il Quotidiano della Basilicata

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