martedì 25 settembre 2012

Policoro, don Antonio Mauri: “Basta buttare fango sulla Chiesa”




“Mi meraviglio e sono amareggiato per quello che leggo su testate giornalistiche dove vengono scritte cose inesatte e false: il Vescovo, Mons. Francesco Nolè, interpellato per essere presente al saluto di don Carlo Ferrarotti, in occasione del suo pensionamento da Parroco per sopraggiunti limiti di età, organizzato da un cittadino e dal Comune di Policoro, non ha dato la disponibilità sulla prima data, per impegni precedentemente assunti, e ha invitato a cambiare data con l’auspicio di poter essere presente. Purtroppo impegni improrogabili, fuori diocesi, non glielo hanno permesso. Ha incaricato il sottoscritto a rappresentarlo nella qualità di Amministratore Parrocchiale, che ha i medesimi diritti e doveri del  parroco. Si precisa, inoltre, che il Vescovo lo aveva già ringraziato e salutato in una precedente celebrazione eucaristica. A  don Carlo, la Curia aveva proposto di andare a Maratea (PZ) in una struttura dove sarebbe stato riverito, custodito ed anche retribuito ma, ha rifiutato. Ulteriori proposte venivano anche rifiutate da don Carlo circa un’ospitalità fatta dal sottoscritto e dai Padri discepoli del ‘don Minozzi’, invitandolo ad alloggiare insieme a loro o nella canonica di S. Francesco al mare, oppure nel centro Giovanile. Ho mostrato particolare sensibilità dando al caro confratello la responsabilità della cappella al Castello. Ufficialmente, dal 1 ottobre p.v. la Chiesa Madre avrà un parroco sempre nella mia persona e, solo Dio sa quanto mi è costato lasciare la comunità di S. Francesco. Padre Luis Fernandez non viene allontanato ma promosso, se pur con nostro immenso rammarico, alla comunità di Castronuovo che vanta la nascita di S. Andrea, prete teatino come lui: con l’andata via dei Padri Teatini da S. Brancato di Sant’Arcangelo (PZ), è necessaria la sua presenza in quella comunità. Sempre disposti al dialogo nella verità, alcune volte scomoda quando la si dice dall’altare, il compito di un parroco è quello di prescindere da cose non religiose ed essere presente ad ogni avvenimento di carattere spirituale nel territorio della sua parrocchia. Ritengo che la devozione a Maria non deve essere esteriore, ma interiore e comunitaria con gesti forti, invitando sempre i devoti del Rosario a partecipare alla Messa domenicale perché bisogna arrivare “a Gesù, attraverso Maria” e non a Maria soltanto. Assicuro la mia personale preghiera ed il ricordo nella Santa Messa per tutti i fedeli della parrocchia ed in modo particolare per i lontani, gli anziani, gli ammalati e i poveri. Con queste precisazioni spero, e da parte mia è così, di chiudere definitivamente ogni polemica e pensare solo al bene comune e spirituale della comunità della Chiesa Madre e di tutta Policoro in comunione con tutti i sacerdoti della città”, dichiara Don Antonio Mauri.


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