venerdì 23 novembre 2012

I “Trenta” difendono la maggioranza


POLICORO – Il gruppo politico di maggioranza “Trenta” al Comune di Policoro difende l’operato del centro destra in questo inizio legislatura: «C'è qualcosa che va aldilà del solo dibattito politico, c'è qualcosa che parte dal profondo della società. Noi abbiamo inneggiato all'alleanza con la città, a lei abbiamo promesso la rivoluzione gentile che ogni giorno costruiamo in un mare di individualismo. Capirne i bisogni, ascoltarne i disagi ed anche le varie ambizioni, capire cosa può essere d'aiuto, cosa sarebbe meglio per aumentare il bene di questa gente che per anni e decenni è stata punita. Abbiamo avuto il consenso senza promettere niente a nessuno. Il nostro risultato vuol dire ben altro e noi ne siamo consapevoli. Oggi dobbiamo avere il coraggio di difendere il valore dei nostri consensi. Noi sappiamo che il rapporto che ci lega a chi ci ha votato è ben diverso da altri rapporti. I cittadini
però corrono anche il rischio di essere vittima del sempre più crescente fenomeno del populismo che a Policoro qualcuno fomenta, in maniera irresponsabile, parlando di "voto di scambio" nella vicenda Morrone; un'accusa gravissima, soprattutto quando non c'è nessun minimo elemento che indichi l'oggetto dello scambio. L'irresponsabilità sta nel fatto di parlare e accusare di un reato gravissimo,cercando di condurre la polemica che non può far altro che accentuare quell'allontanamento naturale dalla politica frutto anche della difficile situazione economica e sociale. Noi - proseguono da Trenta- abbiamo continuato a lavorare sulle tante situazioni difficili che incombono da anni: zona D7, oneri di urbanizzazione, comparti e spazzatura
tra tutti. La nostra azione rimane ancorata al programma che abbiamo presentato e sul quale è descritta la nostra idea di città, tra le più importanti c'è l'adozione delle long list per i professionisti e per i fornitori all'interno del regolamento dei contratti che nel prossimo consiglio comunale verrà presentato dal vice sindaco Enrico Bianco e da noi voluto fortemente, prevedendo il massimo dell'alternanza tra le professionalità e le imprese anche per gli incarichi dov'è prevista l'assegnazione diretta».

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