sabato 15 dicembre 2012

Ricerche nello Ionio, interviene l'assessore Pittella


L'assessore regionale alle Attività Produttive e al Turismo della Regione Basilicata Marcello Pittella esprime un “sostegno incondizionato al ‘Movimento dei Sindaci’ dell' arco Jonico che si battono contro le trivelle sullo Jonio ed esprime un No forte e chiaro alle trivellazioni petrolifere a mare”. "Le trivelle nel mar Jonio – ha detto l’assessore - sono incompatibili con il turismo e l'agricoltura del Metapontino. Lo sviluppo di quell'area passa attraverso la valorizzazione delle sue risorse naturali (acqua, spiagge, mare); i suoi monumenti (a partire dalle "Tavole Palatine"); la sua agroindustria (una delle più avanzate del mezzogiorno); i sui centri di ricerca (dal centro di Geodesia Spaziale a Metapontum Agrobios); gli agriturismi di qualità; i villaggi turistici. Non si può vanificare con uno scempio a mare tutto il lavoro che nel corso di decenni è stato fatto per sostenere e sviluppare quel pezzo di Basilicata che, anche in un momento di forte crisi, resiste e va avanti. È una delle poche aree della Regione che vede crescere la popolazione residente e il reddito. La Basilicata – ha ribadito l’esponente della giunta - si batterà contro questo tentativo del Governo nazionale di intervenire contro la volontà delle popolazioni locali e dell' intera Regione così come già ha fatto nel passato contro il deposito nazionale dei rifiuti nucleari a Scanzano o contro il progetto della Liquichimica. La Basilicata per quanto riguarda le estrazioni dal suo sottosuolo ha già dato, sia quando si è estratto massicciamente metano nella Valle del Basento che con le estrazioni petrolifere nella Valle dell' Agri. Nella Valle del Basento è rimasto un cimitero di industrie abbandonate e stiamo lavorando, con molti problemi e difficoltà, alla bonifica e alla riutilizzazione dei siti dismessi. Anche per la Val d'Agri – ha concluso Pittella - la Regione si è battuta per il Memorandum onde aggiornare le compensazioni visto che quelle ottenute con l'accordo del 1998 sono state in gran parte ‘dimenticate’ dai Governi successivi e si batterà perchè si realizzi da subito quanto stabilito con il Contratto di rete".

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