lunedì 18 febbraio 2013

Elezioni politiche. Centro-democratico: “Investimenti Orogel e Pfanner, un’opportunità per il territorio”


POLICORO – La nuova formazione politica “Centro democratico” nata appena due mese per volontà del Bruno Tabacci e alleata con il centro-sinistra, ha dato vita a Policoro ad un convegno elettorale: “Agricoltura e agroalimentare: nuove sinergie per il Metapontino” in vista del rinnovo del Parlamento previsto per il 24/25  febbraio. Giovedì 14 presso la sala convegni di Padre Minozzi i candidati alla Camera di Deputati, Vilma Mazzocco e Serafino Di Sanza, hanno incontrato la città e discusso delle opportunità occupazionali e del futuro del primo comparto dell’economia regionale, l’agricoltura, con l’arrivo di Orogel e del gruppo Pfanner nel centro jonico. S. Di Sanza, già sindaco del centro jonico e attuale consigliere provinciale, ha sottolineato come i produttori agricoli potrebbero intensificare le colture e la vendita delle stesse ai due colossi dell’ortofrutta, il primo riguarda il confezionamento di surgelati e il secondo quello dei succhi di frutta, per dare più valore alle loro produzioni e un invito alle imprese agricole a guardare a questi investimenti come un’opportunità per il rilancio del settore agricolo. L’assessore regionale all’Ambiente ed ex all’Agricoltura, Mazzocco, ha invece focalizzato il suo intervento sulla necessità per le imprese del comprensorio che intensifichino i conferimenti delle loro produzioni alle due realtà industriali di Policoro, per abbattere la lunga catena della filiera che penalizza il primo stadio della produzione a scapito di coloro i quali si limitano a commercializzare le colture in loco, i quali con il minimo sforzo raggiungono il massimo dei risultati in termini di profitto. Un altro dei punti salienti della sua relazione: la mancanza di un’unica sinergia tra gli interventi dell’Unione europea, filtrati dalla Regione, attraverso il Psr (Piano di sviluppo rurale), Fse (Fondo sociale europeo) e Fesr (Fondo europeo di sviluppo rurale) gestiti in compartimenti stagni dai vari assessorati senza tener conto, a suo parere, di metterli a sistema e al servizio del mondo agricolo. Infine ha sostenuto che la Regione ha detto no a due permessi per le introspezioni nel mar Jonio da parte delle compagnie petrolifere e lo stanziamento di ingenti fondi regionali sia sul fronte della depurazione delle acque pubbliche che della bonifica delle aree industriali soprattutto di Tito Scalo e Valbasento. Tra gli spunti di riflessione durante il dibattito quello del tecnico agricolo Felice Santagata, secondo il quale ci si deve interrogare, alla luce dei due investimenti di cui sopra, se bisogna continuare ancora nella produzione del fresco o puntare su produzioni solo per l’industria.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)


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