martedì 26 marzo 2013

La fragola combatte il tumore. Il frutto tipico del Metapontino è sempre più apprezzato per la sua genuinità




POLICORO – E’ il frutto tipico di Policoro e del Metapontino, tanto che di questi periodi lo si trova sulle tavole dei lucani e degli italiani. La fragola è stata al centro di un convegno dal taglio tecnico-educativo presso l’hotel Residence Heraclea di via Lido nella serata di sabato 23 febbraio: “Percorsi degustativi: dieta mediterranea e benefici della frutta: la fragola”, organizzato tra l’altro dall’associazione agronomi e periti agrari L.A.Me.T.A.. Durante il confronto è emerso che la fragola è un frutto che per la sua fragranza può combattere il tumore, come ha fatto rilevare il medico-ricercatore dell’università degli studi di Bari Prof. Antonio Moschetta: “Per le vitamine C, E, K, antiossidante che contiene, per i suoi tannini detossificanti e per il basso indice glicemico. Questi tre fattori naturali intrinseci del frutto fanno sì che esso sia uno dei fulcri della dieta mediterranea e svolgano un ruolo fondamentale per combattere il cancro. Il mio consiglio è quello di mangiarla cruda e assoluta, anche se la si può associare ad altre pietanze tranquillamente. Per la coltivazione credo si debba favorire il biologico, con l’uso dei pesticidi ridotti al minimo con i suoi effetti che si debbano esaurire in sette giorni per “depurare” la fragola non facendole perdere le sue qualità”. Moschetta ha snocciolato dati allarmanti sull’aumento dei tumori anche in regioni prima immuni da questa terribile malattia come la Puglia, Basilicata e Campania, dovuto, secondo i suoi studi, proprio da una cattiva alimentazione che caratterizza le abitudini di cittadini delle regioni suddette, in particolar modo al colon retto e alla mammella. “Anche se la scienza ha fatto –continua Moschetta- passi in avanti tanto che alcuni tumori siamo riusciti a sconfiggerli tipo quello alla tiroide e altri ridimensionati del 70% come quello al seno; un’alimentazione equilibrata, sana che entra nelle nostre case e che ha come presupposto un ambiente salubre è il primo rimedio per prevenire il cancro, a cui si deve associare la sana abitudine a fare colazione, pranzare e cenare il prima possibile prima di andare a letto”. La fragola è patrimonio immateriale dell’Unesco, per i motivi sopraccitati; pertanto un ritorno al naturale insieme alla verdura e alla frutta è stato il focus su cui si è incentrato l’intervento del secondo relatore, Carmela Suriano, Direttore generale della Planitalia, tra gli organizzatori della tavola rotonda: “La qualità, salubrità e rispetto dell’ambiente, grazie anche alla professionalità dei tecnici del settore, ha portato le nostre colture del territorio ad essere preferite alle altre proprio per le sue qualità organolettiche e nutrizionali”; facendo poi un excursus sull’origine del frutto e sulla sua evoluzione da fragola di bosco a quella Chiloensis e Virgiliana dal cui incrocio si ha la fragola che oggi viene commercializzata. L’imprenditrice ha fatto poi un passaggio sulla varietà Candonga, la più coltivata sui 540 ettari di fragole presenti nella piana del Metapontino, che ha trovato nel tempo un grande successo nell’export e di conseguenza un grande apprezzamento tra i consumatori, per la sua tecnica di coltivazione, per il basso impatto ambientale e per la pianta fresca che la caratterizza. Non ha mancato di lesinare critiche sulla carenza di politiche di marketing del prodotto fragola e colture locali più in generale, e sui vari passaggi della filiera che penalizzano il produttore a favore degli intermediari. Ma la fragola lucana ha anche delle virtù, prima fra tutte quella di aver elargito nel tempo tre borse di studio da 50 mila euro l’una ad altrettanti giovani oncologi, come ha fatto rilevare Rosa Pedio Diamante dell’Airc (Associazione italiana ricerca contro il cancro) di Basilicata, che hanno contribuito a debellare in parte questa malattia, auspicando un coinvolgimento maggiore e sempre più proficuo tra tutti gli attori che si battono contro il cancro. La serata, per rimanere in tema, è proseguita con una cena, naturalmente a base di fragole e con il vino offerto dall’azienda di Francesco Battifarano della Vini Doc Matera, il cui ricavato è stato devoluto sempre all’Airc. In sala erano presenti l’On. Maria Antezza (Pd), il consigliere regionale dello stesso partito Luca Braia e i consiglieri comunali di Policoro Giovanni Lippo e Marco Pinca (Trenta-centro destra).    

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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