giovedì 9 maggio 2013

Giornata della fragola di rivedere


POLICORO – Il frutto tipico del centro jonico doveva unire anziché dividere. E invece all’indomani della due giorni 4/5 maggio “Policoro città della fragola” si sono innescate molte polemiche. Innanzitutto si è trattata della quinta edizione e non della prima come erroneamente ha detto il consigliere Lippo (Trenta –centro destra) sul palco. Ma al di là del lapsus freudiano, alcune considerazioni, al netto del normale scontro maggioranza centro-destra e minoranza centro-sinistra e altro vanno fatte. L’Amministrazione comunale puntava molto su questo evento tanto è vero che ha stanziato 10 mila euro. Come scelta di indirizzo politico amministrativo ci sta tutto, ma se facciamo un bilancio, sempre politico amministrativo e perché no anche contabile, il risultato è stato alquanto deludente. Non si è capito bene se si è trattato di una manifestazione di promozione del territorio, agricola o settoriale. In piazza Eraclea c’erano tre gazebo di cui uno No Triv che non c’entrava nulla con l’evento e forse sarebbe il caso di utilizzarlo per altro…Poi due con cassette di fragole che si vendevano a 3 euro, le transenne che dividevano il pubblico dai politici e una degustazione di cui in pochi se ne sono accorti proprio perché “chiusa”, e anche lì a pagamento. Sabato sera una cabarettista si è esibita per un’ora e sono stati organizzati due convegni, tra sabato e domenica, cui hanno preso parte solo gli addetti ai lavori, a prescindere dal contenuto. Tutto qui. Ma dov’erano gli imprenditori agricoli? E le Organizzazioni dei produttori? Se si vuol costituire il consorzio della fragola si è partiti con il piede sbagliato dato che mancavano gli attori principali. Non c’è stato nemmeno un minimo di coreografia se non uno striscione con lo sfondo giallo della Pro Loco Policoro herakleia con l’h scritto in piccolo. Non si poteva addobbare la piazza a festa?  Perché non destinare alcuni gazebo anche ad artigiani e brochure di strutture turistiche del posto? Happening come quello dello scorso week end devono servire per mettere a “sistema” quello che di buono e bello c’è a Policoro, purtroppo si è persa l’ennesima occasione. Ma non è stata nemmeno una sagra dato che a parte una degustazione di Fabio Campoli ci si aspettava anche: torte, macedonie, crostate, e a tal proposito perché non chiamare in causa associazioni con brave cuoche che pure ci sono nel centro jonico. Sotto le festività natalizie ad esempio l’associazione Iris ha preparato delle ottime pettole, così come due anni fa la stessa Avis e l’associazione pensionati, quest’ultima addirittura la pastorale con almeno 100 invitati, hanno deliziato il palato dei soci e avventori. Sul consuntivo del 10 mila euro bisogna capire come sono stati spesi poiché a parte il soggiorno di Campoli e della cabarettista difficile intravedere altre spese…Se fosse stata una manifestazione senza soldi pubblici le polemiche potevano scivolare nell’indifferenza, però depauperare risorse pubbliche sottraendole per giunta alla festa patronale che ha una visibilità maggiore, sotto tutti i punti di vista, è sembrato un autogol da non ripetere nel 2014. 

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