giovedì 16 maggio 2013

Lite tra cittadini rumeni finisce in tragedia. Carabinieri arrestano un aggressore




POLICORO - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile  del Comando Compagnia di Policoro, nel corso di un mirato servizio di pattuglia automontato finalizzato al controllo del territorio, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di lesioni personali aggravate il cittadino rumeno P. v. e.  (classe  1977), incensurato.
Il 10 maggio 2013, alle ore 22.00 circa in Policoro, un equipaggio del Pronto Intervento 112  interveniva presso la locale villa comunale a seguito della segnalazione di una lite animata tra stranieri in corso presso quel luogo pubblico. I militari giunti sul posto constatavano che a seguito di una lite scaturita per futili motivi  tra cittadini rumeni, tutti residenti e/o domiciliati nel Comune di Policoro, un uomo era rimasto gravemente ferito ed era stato soccorso da personale del 118.  Immediatamente si avviavano le attività di indagine volte a ricostruire l’intera vicenda e ad assicurare gli autori del delitto. Pertanto, con non poche difficoltà connesse alla comprensione della lingua italiana,  si raccoglievano le testimonianze di tutti i presenti ai fatti. Così, si accertava che a seguito di un litigio verbale sorto tra due rumeni poiché uno dei due aveva avanzato degli apprezzamenti all’indirizzo della fidanzata dell’altro, il padre e lo zio dell’ammiratore, avevano aggredito fisicamente il fidanzato della ragazza.   A quel punto P. v. e.  (classe  1977), chiamato in causa da alcuni degli originari contendenti per prendere le difese di uno di essi, piuttosto che dirimere in  modo pacifico la controversia, colpiva la sua vittima con inaudita violenza non calibrando la sua notevole forza fisica (trattasi di individuo assai muscoloso) con un pugno sferrato in testa da tergo, continuando ad infierire quando l’uomo era ormai privo di sensi per terra. In conseguenza dell’attacco subito, la vittima riportava lesioni giudicate inizialmente guaribili in gg. 40 s.c. dai sanitari dell’Ospedale Civile  di Policoro e successivamente veniva ricoverata al San Carlo di Potenza in prognosi riservata. In forza di quanto accertato P. v. e.  (classe  1977) veniva tratto in arresto nella flagranza del reato. Le operazione si concludevano alle prime ore del 11.05.2013 con la traduzione dell’arrestato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari su disposizione  del  Sostituto Procuratore della Repubblica di Matera, Dr.ssa  Annunziata  Cazzetta, che successivamente avanzava richiesta di convalida dell’arresto al Tribunale di Matera. Il 13.05.2013 il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, Dr.ssa Angela Rosa Nettis, valutata la gravità dei fatti e la pericolosità del reo, convalidava l’arresto e confermava a  P. v. e.  (classe  1977) l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. 

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