martedì 18 giugno 2013

Agricoltura Futura: “La Sharka sta distruggendo i frutteti del Metapontino”

POLICORO – L’estate porta con sé la voglia di mare, vacanze e turismo. Ma c’è un settore che non conosce belle stagioni. D’inverno ci sono le calamità, in primavera e autunno piove poco e d’estate c’è l’incubo sharka. L’associazione Agricoltura Futura del presidente Saverio Carbone lancia l’ennesimo appello annuale: “Siamo abbandonati dalle istituzioni. Il potente virus ha colpito drupacee (pesche, albicocche, susine e ciliegie) nell'area del Metapontino e di questo passo tra qualche anno non sarà possibile coltivare nessuna delle colture sopra elencate. Un virus aggressivo che lasciato libero di saltare di podere in podere distrugge quello che di buono gli agricoltori hanno seminato durante l’annata. Il nostro Sos non ha trovato ascolto presso le istituzioni. La politica deve trovare le risorse per incentivare la ricerca a trovare il giusto antidoto antiparassitario. Gli "ordini" di scuderia della Regione sono stati quelli di non individuare e di conseguenza non far estirpare impianti  affetti dal  virus, in quanto non vi sono soldi per risarcire le aziende agricole colpite, il cui ristoro è per legge. Addirittura gli ispettori dell'ufficio fitosanitario fanno le ispezioni nelle aziende che si autodenunciano con un' analisi solo "visiva" in quanto non hanno soldi disponibili per le analisi di laboratorio, obbligatorie ed attestanti la presenza della malattia. Una vergogna assolutamente tutta lucana. Per chi lavora ed a stento riesce a sostenere la famiglia non ci sono soldi, e poi per raccattare gli scontrini e farseli rimborsare i soldi ci sono. Facce toste! Siamo sicuri che molti degli attuali politici inquisiti si ripresenteranno alla  prossima tornata elettorale del 17/18 novembre. Ci vuole coraggio! Occorre che anche i singoli produttori agricoli caccino fuori i propri 
attributi per far sì che ci sia un minimo di considerazione dei problemi e del fenomeno sharka nello specifico. Un’ altra vergogna è l'assoluto silenzio delle associazioni sindacali agricole verso il
problema del virus della sharka, tanto che  i vari responsabili pensano ai fatti propri, in quanto hanno diversificato le produzioni indirizzando le loro aziende, grosse, verso le produzioni
di grano, olio, ecc.. Il problema si fa sentire nella nostra zona in quanto con aziende di piccole dimensioni abbiamo l'esigenza di coltivare piante frutticole ad alto reddito, quando c'è, e non possiamo andare verso le produzioni estensive perche' manca il terreno. Poi c’è la vergogna dei rappresentanti delle istituzioni locali, Sindaci e assessori all'agricoltura, dove ci sono, che non hanno assolutamente mosso un dito verso il mondo agricolo. Vorremmo ricordare agli eletti che  hanno preso i voti anche dai produttori agricoli”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)




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