lunedì 3 giugno 2013

Licenziati gli operatori ecologici della Tradeco. Città senza servizio di raccolta differenziata

POLICORO – Dal primo giugno gli operatori ecologici della Tradeco Srl sono stati licenziati e in città i sacchetti dalla spazzatura sono finiti addirittura in mezzo la strada. La tensione, come avevamo scritto nei giorni scorsi, sale sempre di più con il passare del tempo. L’Amministrazione contesta, come ci dice il consigliere comunale Giovanni Lippo (Trenta), alla Tradeco di non osservare tutti i punti del capitolato d’appalto, tanto che hanno dovuto mettere l’azienda di Altamura sotto tutela della Dec, un organismo ad hoc creato dalla maggioranza di centro destra, per il monitoraggio del servizio che sin dall’inizio, dicembre 2011, ha destato numerose polemiche in città. Dai conteggi della parte pubblica risulta che la Tradeco sia inadempiente sul servizio offerto, e pertanto l’Amministrazione vorrebbe che l’azienda si mettesse in regola con quanto prevede il capitolato; da parte sua sembra invece che la Tradeco la pensi diversamente come da nota fatta pervenire al Comune. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso già di per sé pericolante sarebbe la maggiore incidenza sui costi di conferimento che sono aumentati da 110,00 euro a tonnellata ad una cifra superiore in quanto la discarica non è più quella della vicina Colobraro ma Salandra o Matera. A questo punto una risoluzione consensuale come paventato nei giorni scorsi non sembra più praticabile poiché i rapporti tra le parti si è lacerato. Sempre Lippo ci ha detto che si andrebbe verso una risoluzione per inadempimento con la Tradeco però che, dietro ordinanza sindacale, continuerebbe ad espletare il servizio fino a nuova aggiudicazione di gara, pena una sanzione per interruzione di servizio. La matassa è parecchio ingarbugliata e non sono esclusi ricorsi in altre sedi. Nel frattempo con l’approssimarsi della stagione estiva la città jonica potrebbe diventare un mare di rifiuti con tutte le emergenze sanitarie e le conseguenze sulla salute facilmente immaginabili. Nel frattempo sul fronte occupazionale da lunedì si andranno ad iscrivere al Centro per l’impiego anche gli operatori licenziati: “Mai hanno vissuto –si legge in una nota sindacale della Cgil e Uiltucs- una situazione di grande precarietà come quella che stanno vivendo in questi ultimi tempi. Prima il sistematico ritardo nei pagamenti, ora addirittura il licenziamento. La  misura è colma. I lavoratori hanno perso la pazienza. Per problemi esistenti tra l’azienda e il Comune chi ci va di mezzo  sono  sempre e comunque i lavoratori e i cittadini. Per l’azienda il servizio è terminato a Policoro il 28 maggio. Sindaco e Giunta hanno una responsabilità diretta in questa vicenda poiché è l’ente appaltante e quindi non  può tirarsi fuori in nessun modo”. Il consigliere comunale di minoranza, Gianni Di Pierri (Policoro Futura) e Policoro è Tua, movimento politico che si è presentato alle amministrative di maggio 2012, in un comunicato: “esprimono pieno sostegno e solidarietà ai lavoratori licenziati in modo brutale ed inaspettato e stigmatizziamo l’abbandono del servizio da parte della Tradeco, le cui conseguenze saranno pagate, ancora una volta, dai cittadini tutti di Policoro che da oggi (ieri per chi legge ndr) si trovano ancor più abbandonati alla sporcizia più totale con gravi rischi per la salute pubblica. Inutile rimarcare le gravi responsabilità di questa Amministrazione comunale che, nonostante i ripetuti proclami di soluzione del problema, oggi ci mette di fronte alla dura realtà, dando ennesima prova della sua incapacità ed inefficienza nel dare risposte adeguate ad un problema che si trascina ormai da molto tempo. Ci dispiace constatare che abbiamo un primo cittadino che, non solo rinnega di aver contribuito a suo tempo a pieno titolo a determinare l’attuale affidamento dell’appalto alla Tradeco, ma continua anche irresponsabilmente a sottovalutare la questione”.

Gabriele Elia
(Fonte il Quotidiano della Basilicata)


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