giovedì 13 giugno 2013

No Scorie Trisaia: "Riconvertiamo il centro Enea Trisaia senza segreto di Stato sull'Itrec"

Ne abbiamo sentite di tutti i colori  sul centro ricerche Enea della Trisaia, collegato fisicamente al centro nucleare gestito da Sogin (circa 95 Ha di Enea contro i 5 Ha dell’Itrec), con tanto di lodi e fiumi di articoli di giornali da parte delle istituzioni e della politica sull’operato di questo Ente. Il risultato locale  invece è sotto gli occhi di tutti: il centro rischia di scomparire , i dipendenti sono sempre di meno  e non si riesce ad assicurare nemmeno piccoli stipendi agli operatori par- time dei servizi. Non tutti sanno che  la ricerca che si fa nel centro Enea di Trisaia riguarda  progetti  della grossa industria e che negli anni  non c’è stato  alcun progetto significativo produttivo che abbia interessato le comunità locali. Colpa di una  visione istituzionale miope  nel non  cercare di dare un’impronta produttiva per il territorio a questa realtà.  La proposta attuale di produrre energia per abbattere i costi dell’ente da parte dell’assessore Pittella   potrebbe sembrare una scelta sensata ma conoscendo le politiche energetiche regionali, nazionali  e i tentativi politici  bipartisan di trasformare  la Basilicata in un hub energetico e dei rifiuti   i nostri dubbi su queste progetti  nascono spontanei .L'assessore  Pittella   arriva tardi e in modo poco chiaro sul rapporto Sogin- Enea e sulla autoproduzione di energia ,attività tutta da chiarire che non risolverebbe la questione Enea  .Una  proposta di produrre energia dal solare  nel centro Enea ,compreso quello  solare-termico (per sottrarre terreno ai  progetti dei nuclearisti) fu fatta 9 anni fa proprio da Noscorie Trisaia  per dare energia alle comunità locali  e per bloccare  le attività nucleari. Un'idea  progettuale  di rilancio dell’ente  Enea Noscorie  Trisaia l’ha redatta dopo il 2003 . Il centro andava  riconvertito ,ma non in attività di ricerca nucleare come hanno cercato di fare in questi ultimi anni alcuni parlamentari lucani  tra cui l’on.  Latronico  insieme alla dirigenza Enea Nazionale per rilanciare il centro. Vedi il  progetto di ricerca su alcuni componenti di reattori nucleari pro  ITER( http://www.olambientalista.it/fusione-nucleare-zero-trasparenza/ ) con  l’Enea che  aveva  ancora un ruolo di primo piano   sulla ricerca sul nucleare  con l’ex governo Berlusconi . A ns. giudizio un  pericoloso espediente per trasformare poco alla volta  il centro Enea nel famoso parco tecnologico nucleare al servizio del deposito nazionale di scorie nucleari .In poche parole il progetto che Sogin ha presentato al governo  sul nuovo deposito nazionale di scorie dopo il fallimento del progetto di   Scanzano nel 2003. O peggio  ancora con  la ricerca sugli Ogm già presente  nel centro Enea  ,ricerca controproducente e improduttiva   per l’ agricoltura  locale e nazionale. Il  progetto di Noscorie Trisaia  per la riconversione dell’Enea è ancora perseguibile , prevede il recupero delle competenze  professionali dei tecnici Enea per creare una scuola sulle energie rinnovabili di alto livello per  creare successivamente  un incubatore di imprese nel settore dell’innovazione energetica sostenibile,rinnovabile e/o  nelle produzioni agricole tipiche (no  Ogm). Recupero  in  suoli produttivi dei terreni Enea (parte dei 95 Ha) nel piano urbanistico del comune di Rotondella ( lo abbiamo  già proposto  all’ente nelle osservazioni) per destinarli alle stesse imprese che avrebbero utilizzato i brevetti Enea. Utilizzo di una parte dei suoli  per lo sviluppo dell’energia solare termica per uso sociale .Ricordiamo all’assessore  regionale Pittella  che altre forme di produzione di energia  non sono  compatibili  con il territorio. Sul centro Itrec  situato  nel compresorio Enea  vogliamo ricordare all’assessore Pittella  che grava il segreto di stato e che i parlamentari lucani bipartisan pd e pdl  compreso lo stesso Latronico  non si sono minimamente degnati  di chiedere al governo Letta  di cui fanno parte  perché  tale misura sul centro nucleare lucano . Considerato che il centro Itrec  risulta  in bonifica. Ne tantomeno lo ha fatto la Regione Basilicata  che nega i tavoli di trasparenza sul nucleare ai cittadini da ben due anni. Riteniamo che tutto quello che deve essere fatto in quell’area deve essere posto all’attenzione dei cittadini  che hanno già ribadito da generazioni che di nucleare e attività inquinanti non ne vogliono minimamente sentire parlare e che una riconversione sostenibile del centro  sia fattibile e praticabile.


No Scorie Trisaia

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