mercoledì 21 agosto 2013

Tavolo della Trasparenza? Una presa in giro

POLICORO - Il giorno 29 luglio 2013 un carico di materiale radioattivo ha transitato per le strade italiane. Partito dal centro Itrec situato nel comune di Rotondella (Provincia di Matera), esso è stato scortato sino all'aeroporto militare di Gioia del Colle (provincia di Bari). Le autorità italiane hanno dichiarato che si è trattato di circa 1,2 Kg di Biossido di Uranio arricchito al 91%. Essi hanno specificato che la destinazione finale del carico erano gli Stati Uniti d'America e che il materiale è stato consegnato alla destinazione finale. Il trasporto, dicono le autorità italiane, era coperto da segreto di Stato. Per questo motivo le autorità locali e la popolazione non sono state avvisate. In attesa di sapere dove è stato trasportato e quale percorso ha seguito all'interno degli States una riflessione a bocce ferme va fatta sull’inutilità del Tavolo della Trasparenza. Quando si verificano trasporti di questo tipo, come evidenziato sopra, la procedura è sempre “segreta” con tanto di avallo da parte dello Stato. Allora a che serve il Tavolo della Trasparenza se esso viene convocato post operazione? Sembra più una presa in giro nei confronti degli amministratori e cittadini del posto che non altro. E’ una mera presa d’atto di quello che è già avvenuto senza nessuna possibilità né di fornire un consulto/parere né tantomeno di mettere al corrente la popolazione residente di quello che accadrà. Anche se, soprattutto quest’ultima ipotesi, non so a quanti interesserebbe poichè essendo materiale a rischio contaminazione sarebbe più opportuno non trasformare il loro trasporto in un bagno di folla, ma, viceversa, è meglio che avvenga nel più totale riserbo. Però almeno per rispetto di chi amministra i territori una segnalazione preventiva andrebbe fatta altrimenti si presta il fianco alla polemica, giusta, di chi sostiene che il Tavolo della Trasparenza è un orpello amministrativo. Di contro bisogna però aggiungere che chi protesta con una mano tira il sasso e con l’altra ben nascosta stringe nella mano i fondi pubblici della compensazione ambientale di cui godono i Comuni confinanti con il centro Enea della Trisaia: Rotondella fa la parte del leone essendo il Municipio che ospita il centro; Policoro e Nova Siri si dividono gli altri soldi pubblici perché confinanti con Rotondella. Non so se quest’ultimo Ente locale senza questi contributi riuscirebbe a chiudere il bilancio pubblico, e comunque sia sono soldi che alla fine fanno comodo a tutti. Soprattutto in questi periodi difficili. La protesta ci sta tutta, ma raccontiamo la verità fino in fondo…

Gabriele Elia



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