venerdì 6 settembre 2013

Agricoltura, Cia su prezzi uve del Metapontino

E’ sempre il prezzo basso al mercato d’origine del Metapontino il problema maggiore per i viticoltori dell’uva da tavola: la varietà ‘apirene’, quella più richiesta perché senza semi, è quotata tra i 70 e i 90 centesimi al kg; quella “palieri” tra i 35 e i 45 centesimi al kg.  A riferirlo è la Cia-Confederazione  Italiana Agricoltori della Basilicata sottolineando che comunque la produzione di uva da tavola è da noi limitata (177 mila quintali che rappresenta l’1,4% della produzione complessiva italiana). E’ quanto si legge in una nota stampa della Cia.  Anche per questa annata – sottolinea Paolo Carbone, responsabile dell’Ufficio Economico della Cia – i nostri produttori sono alle prese con la competizione europea.  In particolare, le produzioni italiane si trovano in difficoltà per la concorrenza spietata per prezzi di uva greca e spagnola, anche se in termini di gusto, presentazione estetica e confezionamento, le nostre uve si distinguono in meglio anche se scontiamo per l’export i noti problemi infrastrutturali e di collegamento con i maggiori mercati ortofrutticoli”. “ll fenomeno dell’accumulo delle scorte riguarda il 34 per cento delle famiglie, che approfittano delle sempre più numerose “offerte speciali” per spendere di meno, soprattutto sui prodotti a media e lunga conservazione. D’altra parte -ricorda la Cia- dal 2008 a oggi le promozioni nella Gdo sono cresciute sia in termini di pressione (+9 per cento) che di profondità dello sconto. Per quanto riguarda la possibile evoluzione del mercato di uva da tavola tutto dipenderà dall'andamento climatico e da come esso influenzerà la domanda.


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