sabato 7 settembre 2013

Emergenza rifiuti. Turisti e residenti indignati

POLICORO – Il tema ridondante, come un motivetto musicale, della stagione estiva in riva allo Jonico, territorio di Policoro, è stato: l’igiene urbana. Non sono mancate prese di posizione da parte di associazioni, partiti e cittadini nel sottolineare come l’accoglienza e il decoro urbano siano stati una delle più grosse criticità che sono balzate agli occhi dei turisti. Al coro di proteste si associa anche Antonio Mastrosimone, segretario cittadino dell’Udc e titolare/gestore di un lido sul lungomare centrale: “Purtroppo ho la testa piena di utenti e cittadini che ogni giorno sia durante l’estate che in questo scorcio di stagione durante il quale c’è meno gente, ogni qualvolta li ho incontrati mi è stato detto più o meno la stessa cosa: la città è sporchissima. Sul lungomare c’è di tutto: bottiglie lasciate per terra o gettate sull’arenile o peggio ancora in pineta; contenitori di pizza e prodotti similari abbandonati; carte di varia natura buttate ovunque, insomma uno spettacolo indecente che ha creato grave nocumento, a mio avviso, su tutta la città. In qualche occasione mi sono dovuto preoccupare io, attraverso i miei dipendenti che ringrazio per il senso civico dimostrato, di far pulire la parte di Duna attrezzata pubblica di fronte il mio stabilimento balneare e bagnarla dato che in qualche occasione si sentiva anche cattivo odore. Questo degrado e abbandono l’ho segnalato all’Amministrazione comunale affinchè provvedesse quantomeno al lavoro di ordinaria amministrazione, perché poi si sa una volta pulito c’è chi subito dopo sporca di nuovo. Ogni tanto mi è capitato di vedere qualche persona raccogliere delle bottiglie la mattina presto, ma andava fatto un lavoro più incisivo altrimenti quei quattro turisti che vengono ogni anno nel 2014 sceglieranno altri lidi, forse a ragione, se non cambiamo registro”. E nei giorni scorsi Roberto Ruggiero, che frequenta la spiaggia di Policoro da oltre trent’anni, ci segnalava: “Le poche aree “libere” della spiaggia di Policoro (quelle non di competenza dei lidi fissi e mobili, 12, ndr), che dovrebbero essere oggetto di particolare attenzione lasciano alquanto a desiderare da parte del personale addetto alla pulizia e decoro. Questo è niente! Io ed alcuni amici abbiamo messo al corrente più volte un increscioso fatto che non può essere oggetto di disattenzione da parte di noi tutti e soprattutto di chi dovrebbe far rispettare la buona educazione e le leggi vigenti; non abbiamo avuto alcun risultato. Ebbene, segnalo che nel piccolissimo tratto di spiaggia libera rimasto vicino il lido “La Capannina” proprio in prossimità del bagnasciuga è stato accumulato un ammasso di ciottolame proveniente dallo spietramento, eseguito con apposito macchinario, di area  in concessione limitrofa. Mi chiedo perché questa discarica non è stata eseguita su area a monte in zona non praticata dagli spiaggianti? Si vuole impedire che quelle poche persone che frequentano ancora la spiaggia di Policoro siano costrette a recarsi a Nova Siri o Scanzano? Posso affermare che questo tratto di spiaggia era meta di intere famiglie che provenivano soprattutto da Tursi; non viene più nessuno! Chiedo, infine, perché questo problema non è stato preso in considerazione da parte della Pubblica Amministrazione, non solo quella Comunale ma anche da parte della Capitaneria di Porto?”. Comunque sia in molti casi l’inciviltà regna sovrana e l’Amministrazione comunale con la risoluzione consensuale del contratto con la ditta appaltatrice per la raccolta, smaltimento dei rifiuti e spazzamento, la Tradeco, in attesa del nuovo bando e aggiudicazione del servizio conta di riportare la normalità sia in città che a mare.

Gabriele Elia

(Fonte il Quotidiano della Basilicata)

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