martedì 29 ottobre 2013

Zingari nell’area Wwf

POLICORO – La riserva naturalistica del bosco Pantano gestita dal Wwf tramite una società locale da qualche settimana è un’oasi protetta non solo della flora e fauna, tra cui caprioli, cinghiali, volpi, ma anche di zingari! Nella serata di domenica 27 ottobre due roulotte stazionavano nel parcheggio del centro visite del Wwf in via Mascagni, località Idrovora, con tanto di macchine per il loro traino, sedie a sdraio come quelle che si usano in spiaggia, l’immancabile bottiglione di vino, tavoli per mangiare. Insomma una zona franca tutta a loro disposizione. Solo che non hanno fatto i conti con l’oste: non sarebbero autorizzati a stare lì. Usiamo il condizionale perché se c’è un centro visite e un’oasi protetta si presume che non possano stazionare in maniera permanente ospiti indesiderati che si “appropriano” dell’area come se fosse loro, con il rischio di allarmare i possibili utenti non solo del patrimonio ambientale del Bosco Pantano, ma anche chi decide di recarsi al mare dato che le temperature sono ancora estive in riva allo Jonio. Chi si reca nel week end all’Idrovora è rimasto colpito, in negativo, dello scenario che si è trovato di fronte non casualmente dato che da settimane l’andazzo è lo stesso. Senza discriminare nessuno è inconcepibile che gitani vedano in Policoro una loro seconda casa, dopo il camper, dove trascorrere il fine settimana. E non è la prima volta che arrivano nel centro jonico. In realtà è da anni la loro meta privilegiata. Solo che sono stati furbi a delocalizzarsi in un luogo meno frequentato di questi periodi. Già perché prima il loro posto preferito dove parcheggiare, stendere i panni, mangiare, portare i cani spasso, o meglio lasciarli liberi, era il lungomare centrale, lato destro primo spiazzo. Lì erano troppo in vista e non a caso le lamentale fioccavano puntualmente ogni fine settimana quando la Duna si popola di persone che passeggiano, corrono, o vanno a pranzo in quale ristorante aperto anche d’inverno. Tanto che ci volle un’ordinanza sindacale nel 2011 per farli sloggiare poiché deturpavano il patrimonio pubblico. Quell’ordinanza dovrebbe essere tutt’ora in vigore con efficacia su tutto il territorio comunale, Idrovora compreso. I nomadi non lo sanno o fanno orecchie da mercante e si sono spostati più a Sud per non dare troppo nell’occhio: per la città di Policoro il problema persiste. Se si devono accogliere si revochi l’ordinanza, altrimenti la si faccia rispettare o in alternativa individuare un’area per camperisti disciplinati. Così si dà l’idea di vivere in un far west in cui ognuno fa ciò che vuole.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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