sabato 22 marzo 2014

L’azienda agricola di Conte venduta all’asta. Ma la protesta di Fabbris continua: “Da qui non ce ne andiamo”



POLICORO – L’azienda agricola di viale Matera in Policoro della famiglia Conte è stata acquistata da un vicino di casa della stessa azienda con una procedura giudiziaria che seppur legittima lascia strascichi sociali. Nella mattinata del 20 marzo un presidio di agricoltori di “Rinascita Lucana” guidati da Gianni Fabbris ha atteso l’ufficiale giudiziario con intenti bellicosi: “Noi da qui –ammonisce Fabbris- non ce ne andiamo. In questo anno e mezzo da quando è iniziata la protesta abbiamo coltivato l’azienda che non è vuota ma piena di attività. Non contestiamo la procedura, anche se c’è un difetto di notifica nell’immissione in possesso alla nuova proprietà, per esempio a noi non è stato notificato nulla, ma gli atti di sciacallaggio non ci piacciono. Qui non sono ammessi speculatori e tra due settimane ci rivediamo. Anche se arrivano i Carabinieri con la nuova proprietà ci facciamo arrestare”. Ma Fabbris non ha posizioni settarie: “cerchiamo come abbiamo fatto in questo anno e mezzo di trovare una soluzione bonaria che salvaguardi gli interessi di tutti. Per esempio la nuova proprietà si riprenda i soldi versati, anche con gli interessi, e lasci l’azienda sulla quale c’è un piano di rilancio che prevede la suddivisione in piccoli orti da destinare ai pensionati; oppure entri anch’egli con il suo capitale in azienda e ne contribuisca al rilancio sociale. Qui il problema non è giuridico o di diritto ma etico, e se il caso non si risolve sul piano morale continueremo la nostra battaglia facendolo diventare un caso nazionale”. L’azienda Conte, attiva negli anni ’80 sul fronte della macellazione della carne sotto il nome di “Basilbest”, era tra le più fiorenti di tutto il circondario. Poi negli anni successivi il morbo della mucca pazza/afta epizotica seminò il panico tra i consumatori e numerosi capi di bestiame furono abbattuti in tutta Italia. Tra questi anche un migliaio della famiglia Conte che chiuse la “Basilbest”. Tuttavia la stessa famiglia nell’azienda di viale Matera ha continuato ad allevare animali in questi anni aprendo anche un’attività di ristorazione. Poi alterne vicende l’hanno condotta sull’orlo del baratro. Al presidio era presente anche Angela Ergastolo, moglie di Conte, la quale era alquanto amareggiata per questa triste disavventura: “Non pensavo che un vicino di casa potesse fare questo. All’asta non si è presentato nessuno, credo anche per solidarietà, però l’operazione, legittima sia ben chiaro, è avvenuta in uno studio di Matera dove l’unico offerente vicino mio di casa ha dato inizialmente una cauzione di 15 mila euro e poi ha acquistato palazzina e terreni per soli 80 mila euro quando la stima è di almeno 500 mila euro!. Io personalmente per di riprendermi la mia azienda sono disposta a restituire i soldi spesi per l’acquisto con gli interessi”. La nuova proprietà nella giornata di giovedì 20 non era presente né personalmente né con un suo delegato per capire le intenzioni: se andare incontro alle proposte di Fabbris e di Angela Ergastolo o entrare in azienda per prenderne possesso definitivamente. Erano presenti rappresentanti della fondazione Antiusura e i coltivatori di “Rinascita lucana”, oltre ai legali di “Soccorso contadino” che seguono passo passo questa vicenda al fianco di Fabbris.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Nessun commento:

Posta un commento