mercoledì 23 aprile 2014

Pasquetta senza grandi numeri a Policoro

POLICORO – Il lunedì dell’Angelo non fa miracoli nel centro jonico e la resurrezione del turismo è rinviata al prossimo anno. Nella migliore delle ipotesi. Sul lungomare centrale nella mattinata di Pasquetta c’è un po’ di gente, che sembra arrivata qui più per le condizioni oggettive del territorio (mare, ambiente) che non per quelle soggettive dell’offerta turistica parallela di chi lo vive quotidianamente. E la conferma arriva dagli stessi operatori turistici il cui mantra è identico: i numeri sono gli stessi dell’anno scorso, nessuna novità. Infatti c’è chi passeggia sulla Duna di via Lido, chi occupa un tavolino nella pineta per il classico pic nic, chi si accomoda nella sala ristorante dei lidi/chioschi aperti per assaggiare un menù a base di pesce (menù mare) e c’è chi garantisce anche quello monti (a base di carne e insaccati). Nelle strutture ricettive con 25/30 euro si mangia un pranzo completo. Questo il quadro a tinte fosche della scampagnata in riva allo Jonio, sponda Policoro, di lunedì. Non ci sono grandi attrattive in giro e l’unica compagnia è la tranquillità che offre la zona. All’Oro Hotel Rocco La Rocca, il direttore, ci accoglie con la solita cortesia. “Nel week end di Pasqua abbiamo lavorato con un gruppo di turisti napoletani, oggi (lunedì ndr) non c’è granchè, mentre nel ponte del 25 aprile aspettiamo un’altra delegazione di ospiti. Cerchiamo di ingegnarci per portare utenza sul territorio ma le difficoltà non mancano: i percorsi vita sono sporchi, il lungomare non viene pulito ed è uno spettacolo osceno vederlo trasformato in una baraccopoli, manca un sistema turismo integrato e ognuno si muove da solo senza una cabina di regia. Si fa turismo alla giornata alto che destagionalizzazione…”. Di fronte l’hotel residence Heraclea del geometra Calviello, anch’egli sempre disponibile: “Abbiamo avuto una quarantina di camperisti, nella nostra area privata, nel week end dell’associazione camperisti campani i quali hanno pranzato qui e poi sono andati via per altri itinerari. La giornata di oggi (sempre lunedì ndr) è come quella degli altri anni: si tira avanti tra molte difficoltà. Il quadro delle presenze è stazionario”. Nulla di nuovo dunque sotto il tiepido sole della Pasquetta. Qualcosa cambia a pochi metri nel Policoro Village. Lì la stagione è già partita da un mese con i campi scuola del Circolo velico lucano: giovedì sono partiti i ragazzi dell’istituto De Amicis di Zagarolo (Roma) e dal venerdì Santo a lunedì il camping è stato aperto alle famiglie. Che tra il 20 e 21 ha visto l’arrivo di circa 200 persone più l’aggiunta di una delegazione di giovani svizzeri che fino al 25 saranno impegnati in attività sportive di orienteering. Anche l’oasi del Wwf, località Idrovora, è stata visitata, come ci riferisce Antonio Colucci, rappresentante legale della società che la gestisce, da un centinaio di persone delle quali alcune hanno pranzato dentro la struttura ad altre si sono limitate alla semplice visita. L’idea di un turismo 2.0 è ancora lontana da addivenire.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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