martedì 19 agosto 2014

Tenta di uccidere due cittadini albanesi, arrestano un policorese




POLICORO - I Carabinieri del Comando Stazione Carabinieri di Policoro, al termine di una intensa e rapida attività investigativa, hanno tratto in arresto nella flagranza del delitto tentato di omicidio e di lesioni personali  aggravate   C. a. (classe 1971), bracciante agricolo, con precedenti di polizia. Il 16.08.2014, alle ore 21.00 circa, i militari del Comando Stazione Carabinieri di Policoro, venivano allertati dalla Centrale Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Policoro in ordine ad una sospetta rissa nei pressi di un noto Bar ubicato in Viale Siris n. 125 di Policoro. Contestualmente,  presso la sede della Compagnia Carabinieri di Policoro si presentava un cittadino  di nazionalità albanese con ferite sanguinanti alla testa ed in varie parti del corpo, accompagnato dal figlio maggiorenne. Il militare di servizio alla caserma, dopo aver allertato i sanitari del 118 che inviavano tempestivamente un’ambulanza sul posto, ed aver prestato un primo soccorso, informava il Comandante della Stazione che, unitamente al personale dipendente, avviava le indagini per chiarire  le cause del ferimento del cittadino albanese. Gli investigatori, dopo aver sentito la vittima, trasportata all’ospedale civile di Policoro, ove quei sanitari lo giudicavano guaribile in giorni 8 (otto) di prognosi,  ed il figlio, i quali dichiaravano di essere rimasti vittime di un tentativo di omicidio a mezzo investimento da parte di un cittadino italiano che si trovava a bordo di un furgone, procedevano all’escussione di tutti gli astanti del citato Bar, nonché del gestore, al fine di ricostruire la dinamica corretta dei fatti. In poco meno di un’ora, individuato il guidatore di un furgone commerciale del tipo Fiat Ducato, di proprietà di una società agricola di Policoro, procedevano ad un accurato sopralluogo e repertamento sul veicolo e sul luogo dell’investimento, ossia Viale Siris in Policoro, nei pressi del citato Bar, esattamente sul marciapiede ubicato sotto il porticato. Le attività di indagine portavano a chiarire che i due cittadini albanesi, per futili motivi, avevano discusso animatamente, poco prima dell’investimento, con un cittadino policorese che, immediatamente dopo tale diverbio, si metteva alla guida del furgone Fiat Ducato, e dopo essere salito sul marciapiede posto sotto il porticato, sprezzante del pericolo per gli eventuali pedoni, a velocità elevata, tentava con azione diretta in modo non equivoco, di investire i citati albanesi. Uno di questi ultimi, il giovane, che si trovava  a bordo di una bicicletta, riusciva a sottrarsi all’investimento scendendo rapidamente dal veicolo e scansandosi, mentre il padre veniva investito e scampava a lesioni ben più gravi di quelle riportate solo per aver avuto la prontezza di aggrapparsi al paraurti anteriore  del mezzo investitore e di allontanarsi allorquando quest’ultimo arrestava la sua corsa per fare retromarcia, operazione con la quale arrecava anche danni all’ingresso di un esercizio commerciale ivi ubicato con la parte posteriore del Fiat Ducato. Le operazioni venivano ultimate alle ore 03.00 circa del 17.08.2014  quando l’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti su disposizione del  Procuratore Capo della Repubblica presso Tribunale di Matera, Dr.ssa  Celestina GRAVINA.

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