sabato 13 settembre 2014

Enel, Castelluccio (Fi): no a piano riorganizzazione

POLICORO - “Convocare un tavolo con la direzione territoriale di Enel Distribuzione ‘intimandole’, nel frattempo, di congelare il piano di riorganizzazione, in attesa di affrontare tutte le questioni sollevate dai sindacati nel corso di una riunione allargata ad una delegazione di sindaci e associazioni di imprese”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Castelluccio, annunciando un’iniziativa politico-istituzionale. Nel sottolineare che “lo scorso 28 agosto la Direzione Territoriale di Enel Distribuzione ha presentato alle OO.SS. Regionali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, un nuovo Progetto di Riorganizzazione della rete elettrica in Basilicata che prevede il superamento della Zona di Matera e delle Unità Operative di Policoro, Baragiano, Viggiano e Senise, in sostanza, il 50 per cento degli attuali presidi territoriali”, il consigliere Castelluccio evidenzia che “tra i presidi da chiudere l’Enel ha inserito anche quello di Policoro che rappresenta una struttura essenziale per le attività produttive di ogni comparto oltre che per i cittadini del comprensorio”. “La questione energetica – sottolinea il consigliere - attraverso il decreto ‘Sblocca Italia’, sarà affrontata a breve in Consiglio  in tutti i suoi aspetti e, quindi, senza limitarla al petrolio e al gas, ma più in generale allargandola a tutte le fonti energetiche e di conseguenza all’organizzazione della rete distributiva di energia. Del resto – continua Castelluccio - è stato lo stesso presidente Pittella a riferirlo oggi ai giornalisti, facendo riferimento a quello che definisce un ‘futuro più verde’ e alle fonti rinnovabili. Dunque – afferma Castelluccio - il primo Polo petrolifero che il premier Renzi vorrebbe realizzare a breve in Basilicata rischia di essere privato di servizi essenziali per l’utenza lucana, specie per le Piccole e medie imprese che, tra l’altro, pagano cara la fornitura elettrica senza che le promesse agevolazioni nella regione del petrolio siano concretizzate. Ma sarebbe un controsenso impensabile – conclude - che nel Polo petrolifero lucano Enel abbandoni alcuni suoi presidi”.


Nessun commento:

Posta un commento