mercoledì 22 ottobre 2014

Comune di Policoro. Debiti fuori bilancio per 267 mila euro

POLICORO – La massima assise comunale del centro jonico è ritornata a radunarsi nel Palazzo di città il 7 ottobre a pochi giorni di distanza da una precedente assise (29 settembre) che aveva approvato solo la surroga per dimissioni della consigliera Veronica Lapadula (Pdl) con l’avv. Antonio Cantasano della stessa lista di maggioranza di Governo. Tra i punti all’ordine del giorno i debiti fuori bilancio che gravano sulle casse comunali. L’assessore al ramo, Massimiliano Scarcia (Trenta centro destra), ha quantificato il debito in 267 mila euro di cui 87 mila circa per sentenze esecutive di cause dalle quali il Comune è uscito soccombente e 180 mila per acquisizioni di beni e servizi. L’assessore ha spiegato che i 180 mila euro saranno coperti utilizzando l’avanzo di amministrazione. A favore hanno votato i consiglieri presenti, 12, mentre i tre della minoranza hanno espresso parere contrario all’ordine del giorno (odg) che non ha visto nessuna discussione. Con la stessa maggioranza è stato approvato anche il secondo odg sulla ricognizione dello stato di attuazione del programma ed equilibri finanziari, che ha visto una discussione animata tra maggioranza e minoranza sul bilancio politico di quasi metà mandato dell’Amministrazione. In particolare Gianluca Marrese (Pd) ha parlato di un Esecutivo che finora si è occupato solo di ordinaria amministrazione citando alcune criticità: il ritardo dell’apertura dell’asilo nido, l’alto livello di tassazione locale che grava sui contribuenti, il degrado urbano e il disservizio della raccolta differenziata che in alcune aree della città, tipo la zona Lido, non viene praticata nonostante i cittadini paghino la Tari (ex Tares) per il servizio di differenziata. Il primo cittadino, Rocco Leone (Pdl), ha replicato che i Comuni sono stretti nella morsa di un Patto di stabilità che non libera risorse e i tagli ai trasferimenti, con il Comune di Policoro che a suo dire non solo non avrebbe ricevuto trasferimenti ma avrebbe dato allo Stato addirittura parecchie centinaia di mila euro. Poi ha sottolineato che ha salvato il finanziamento del Contratto di quartiere II, che si stava perdendo per il mancato inizio delle opere pubbliche, il ritardo nei pagamenti dalla Regione su alcune opere che hanno di fatto bloccato i lavori di alcune imprese e il rimpallo di responsabilità che avviene nella interlocuzione con alcuni Enti sub regionali, primo fra tutti l’Ater. Il vice sindaco, Enrico Bianco (indipendente), ha poi elencato una serie di opere pubbliche, alcune già appaltate, tra cui parchi e marciapiedi, e altre prossime a bando.

Gabriele Elia    

(fonte il Quotidiano del Sud)

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