domenica 1 marzo 2015

La Capitaneria di Porto denuncia operatori turistici per occupazione abusiva del demanio pubblico


POLICORO – Nelle scorse settimane demmo notizia del blitz dei marinai della Guardia costiera dalla capitaneria di porto di Taranto, ufficio Locamare di Policoro, sulla Duna attrezzata di via Lido dove c’erano chioschi e lidi ancora in piedi nonostante fosse scaduta a fine settembre la concessione loro assegnata. Alcuni titolari della stessa a distanza di molti giorni dal sequestro non hanno ancora provveduto a smontare la struttura e cosi la stessa Capitaneria di Porto, sempre tramite l’ufficio zonale di Policoro, fa sapere che la fascia jonica tutta viene monitorata in una: “Intensa attività di controllo mirata in particolare alla tutela e  difesa dell’ambiente costiero ed alla prevenzione e contrasto di eventuali abusi in materia demaniale marittima. I preliminari controlli sinora condotti, hanno portato all’accertamento a carico di diversi soggetti, in particolare titolari di stabilimenti balneari, di reati di occupazione abusiva di pubblico demanio, connessi ad altri reati di diversa natura con particolare attenzione agli urbanistico-edilizi e paesaggistici. Nonostante i divieti ed i termini imposti dagli atti autorizzativi, laddove rinvenuti esistenti, alcuni titolari di stabilimenti balneari e di altre attività commerciali, hanno omesso di rimuovere, a termine della passata stagione estiva, le proprie strutture impiantate, continuando a farle permanere, contra legem, sugli arenili. Sono sette, fino ad oggi, le strutture rinvenute abusive ed oggetto di sequestro da parte della Guardia Costiera nei Comuni di Pisticci, Policoro e Nova Siri i cui titolari sono stati tutti deferiti all’Autorità Giudiziaria di Matera. Vi è comunque da far registrare che grande maggioranza delle strutture dedicate a servizi turistico-balneri, operanti lungo le spiagge della costa jonico-lucana, provvedono a rimuovere le strutture entro i termini stabiliti dagli atti autorizzativi, in completa osservanza delle prescrizioni di legge. Anche rispetto alle verifiche eseguite negli anni passati, il numero delle strutture non rimosse a termine della stagione balneare ha registrato una considerevole riduzione, testimonianza di una più efficace azione di sensibilizzazione e prevenzione sulla problematica”.

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