giovedì 12 marzo 2015

Ricettavano gasolio. I Carabinieri denunciano tre cittadini rumeni




POLICORO - I Carabinieri del Comando Stazione Carabinieri di Policoro, al termine di una intensa e rapida attività investigativa, hanno deferito in stato di libertà   D. t. m. (classe 83), bracciante agricolo, censurato, A.i. (classe 94), in attesa di prima occupazione, incensurato  e I.d. (classe 74),  operaio, incensurato, tutti di nazionalità rumena, per il delitto di ricettazione di carburante del tipo gasolio. Il pomeriggio del 09.03.2015, alle ore 18.00 circa, i militari del Comando Stazione Carabinieri di Policoro, nel corso di un servizio automontato di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, procedevano al controllo  sulla via Lido di un’autovettura tipo Suv di proprietà e condotto da I.d. (classe 74),  a bordo della quale viaggiavano  anche  D. t. m. (classe 83) e A.i. (classe 94) . Un accurato controllo del veicolo consentiva il rinvenimento di n. 2 taniche contenenti circa 40 (quaranta) litri di carburante del tipo gasolio di cui i soggetti non fornivano adeguata spiegazione in ordine alla provenienza. A quel punto i militari, dopo aver condotto i soggetti presso gli uffici del  Comando Stazione Carabinieri di Policoro,  avviavano immediati accertamenti finalizzati a stabilire la provenienza del combustibile. Le indagini si concludevano acclarando che D. t. m. (classe 83) e  A.i. (classe 94), in concorso tra loro ed al fine di trarne profitto mediante la vendita, avevano occultato all’interno della pineta sita in zona Lido di n. 8 (otto) taniche contenenti gasolio asportate verosimilmente la notte tra il 08.03.2015 e il 09.03.2015 in Tursi, in danno  di una società edile, direttamente dai serbatoi dei mezzi  custoditi all’interno dell’autorimessa aziendale, mentre I.d. (classe 74)  aveva acquistato le due taniche  contenenti circa 40 (quaranta) litri di carburante previo pagamento di euro 40 (quaranta). Le operazioni venivano ultimate alle ore 22.00 circa, quando tutti i cittadini rumeni, espletate le formalità di rito, venivano deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale  di Matera ed il carburante restituito al legittimo proprietario.

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