domenica 21 giugno 2015

Liberate tre tartarughe “Caretta Caretta” al Wwf di Policoro




POLICORO - Il personale del CRAS Centro Tartarughe Marine e Animali Selvatici dell’Oasi WWF di Policoro in questi giorni è impegnato nel salvataggio di tartarughe marine. Quattro esemplari di Caretta Caretta in stabulazione gestite dalla dott.ssa Ottone e negli ultimi giorni il recupero di altre tre testuggini di grandi dimensioni, oltre agli ormai sempre più frequenti recuperi di fauna omeoterma, hanno impegnato con successo i ricercatori dell’Oasi. Grazie all’importante collaborazione in atto con le autorità coinvolte nei diversi territori, martedì 2 giugno il team ambientalista è stato allertato dalla Capitaneria di Porto di Taranto per una segnalazione di soccorso, inviata da “lodevoli” diportisti nel tratto di mare antistante il porto degli Argonauti.
Coordinati dai militari di Marina, i ricercatori dell’Oasi policorese hanno preso in consegna presso il porticciolo degli Argonauti l’esemplare e assicurato alle cure del personale specializzato del Centro Wwf di Policoro. Si tratta di una splendida femmina adulta di 76 cm di carapace e un peso di oltre 60 kg recuperata in mare da pescatori diportisti del luogo e successivamente presa in cura dal personale del Centro Tartarughe che, dopo le prime cure del caso, l’ha destinata alla stabulazione in una delle grandi vasche a loro dedicate all’interno del Centro. La seconda tartaruga, sempre un esemplare adulto di62 cm di carapace, proveniente dalle acque di Maratea, veniva recuperata la sera del 3 giugno grazie ad una staffetta organizzata da personale della Capitaneria della città tirrenica e operatori del Centro policorese in località Lauria nord. Trasferita e stabilizzata dal personale veterinario,in attesa di ulteriori indagini cliniche,l’esemplare“ripulita”da numerosi Balani,presentava una grossa frattura del carapace in fase di avanzata cicatrizzazione. Infine,giovedì 4 giugno,il terzo esemplare di 76 cm,rinvenuto nelle acque antistanti il tratto di costa del Comune di Castellaneta marina, già luogo di numerosi recuperi. Quest’ultima, grazie all’efficace collaborazione tra le autorità competenti e gli operatori del Centro Wwf di Policoro, veniva recuperata da sommozzatori della Guardia di Finanza e poi affidata all’equipaggio dell’unità navale e motovedetta V.2076 che provvedeva alla consegna presso il porticciolo di Marinagri del grosso “Chelone” nelle mani del responsabile del Centro Tartarughe e immediatamente trasferito all’interno della struttura veterinaria. Grande la soddisfazione espressa dal responsabile struttura Antonio Colucci e dai suoi collaboratori per gli ultimi interventi conclusi felicemente,frutto di un coordinamento sempre più efficace tra i diversi organismi che si adoperano nelle importanti fasi di soccorso e recupero,non ultima l’attività sul campo dei veterinari Asm, primo anello di un protocollo operativo indispensabile per la corretta gestione di specie prioritarie e a rischio di estinzione, mirata alla conservazione di ecosistemi marini come le acque del Golfo di Taranto, sempre più fragile e vulnerabile. A conferma del grande lavoro svolto dalle diverse organizzazioni in campo al fine di assicurare determinati servizi, tutti gli esemplari sono stati trasferiti presso la clinica veterinaria dell’università di Bari e ulteriormente monitorati dal Prof. A. Di Bello, riferimento del progetto Policoro e ricercatore di fama internazionale.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

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